13 OTTOBRE “CASUALMENTE” GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DEI MORTI SUL LAVORO

Pieno (e ovvio) appoggio allo sciopero dei ferrovieri del 12/13 ottobre

Consapevoli del significato solo simbolico del nostro appoggio lo esprimiamo comunque con un contributo alla valutazione della situazione in atto.

E’ uno sciopero per il rinnovo del contratto ma non si stratta di rivendicazioni che tendono ad un miglioramento a partire da una situazione sostanzialmente già accettabile; la lotta per il rinnovo è supportata anche dalla volontà di sciogliere nodi antichi in materia di salute e sicurezza, nodi che ci vengono ricordati dal ripetersi di stragi e di eventi acuti mortali nel mondo del lavoro , questi ultimi a scadenza (se consideriamo tutti i comparti) pluriquotidiana;

la lotta per il nuovo contratto è supportata dalla consapevolezza delle lacune e dalle tragedie del passato a partire da quella dell’amianto che non è ancora “chiusa” neanche dal punto di vista dei riconscimenti e dei risarcimenti;

da anni i lavoratori delle ferrovie scioperano contro una organizzazione del lavoro che impone ritmi e turni antifisiologici ed antisociali <FORIERI DI DI STRESS LAVORATIVO E QUINDI DI MALATTIA, che, SE E QUANTO STRETTAMENTE INEVITABILI , devono essere ricompensati con congrui riposi e adeguati riconoscimenti economici ;

ABBIAMO ASSISTITO IN QUESI ANNI A LOTTE DI RESISTENZA DEI LAVORATORI ORGANIZZATE PER RIVENDICARE IL RISPETTO DI DIRITTI GIA’ ACQUISITI

La organizzazione del lavoro oggi imposta con la forza e col rifiuto del dialogo sarebbe superata ed abolita se fosse effettuata una concreta valutazione del distress ai sensi dell’art.28 del DL 81/2008 !

E’ DUNQUE ASSURDO CHE I LAVORATORI DEBBANO SCIOPERARE E QUINDI RINUNCIARE A PARTE DEL LORO SALARIO PER SOPPERIRE ALLA ASSENZA DI UNA VERA STRATEGIA DI PREVENZIONE.

Per tornare ai CCNNLL, i contratti collettivi nazionali di lavoro: riteniamo che una sentenza del 2023 (a cui ci pare che i media abbiano dato scarso spazio) meriti di essere più conosciuta ; questa sentenza del Tribunale di Roma (9384/2023) rigetta l’infame licenziamento di una lavoratrice malata di tumore (!) per il cosiddetto superamento del comporto; il giudice sostiene che nonostante la formale coerenza con il CCNNLL il licenziamento è iniquo e la persona va riassunta; questa sentenza , che commenteremo a parte per la sua grande importanza, conferma che i “vertici sindacali” firmano a volte CCNNLL sfasati, difformi rispetto ai bisogni dei lavoratori e , a volte, persino socialmente iniqui visto che pretendono di legittimare il licenziamento di una persona malata!

Col pensiero ai diritti di lavoratori/lavoratrici compreso il diritto alla salute occupazionale e a un salario che se troppo basso è anche esso fattore di distress, col pensiero alle vittime dell’amianto e tra queste anche a quelle che non sono mai state neanche risarcite (non che esista un risarcimento davvero “sufficiente”) , col pensiero a Viareggio, Brandizzo, S.Giorgio di Piano e ai tanti altri eventi luttuosi che sarebbero stati evitabili con adeguate misure di prevenzione, EPRIMIANO ANCORA PIENO SOSTEGNO ALLO SCIOPERO DEL 12 E 13 OTTOBRE.

Buono sciopero.

Vito Totire, medico del lavoro, RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

12/10/2024

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