Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 88° giorno. La pulizia etnica continua

Gaza-InfoPal. Per l’88° giorno Israele, con il sostegno statunitense ed europeo, prosegue il genocidio della popolazione della Striscia di Gaza: massicci attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire e a radere al suolo interi isolati e case, e a massacrare civili, soprattutto bambini e donne.

Gaza-InfoPal. Per l’88° giorno Israele, con il sostegno statunitense ed europeo, prosegue il genocidio della popolazione della Striscia di Gaza: massicci attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire e a radere al suolo interi isolati e case, e a massacrare civili, soprattutto bambini e donne.

Fonti mediche e mediatiche hanno riferito lunedì che il dottor Mohamed Matar, specialista ortopedico dell’Ospedale Indonesiano, è stato ucciso diversi giorni fa insieme a tre dei suoi figli, mentre sua moglie e due dei suoi figli sono rimasti feriti durante l’attacco israeliano. L’esercito ha sparato proiettili di artiglieria contro la sua casa nel quartiere di al-Saftawi, nel nord di Gaza.

Le fonti hanno aggiunto che l’esercito israeliano ha rapito i figli feriti del dott. Matar – Fatima di 5 anni e Ahmed di 10 anni -, e in seguito li ha consegnati a una squadra della Croce Rossa presso l’Ospedale dei Martiri di al-Aqsa a Deir al-Balah.

Al-Qudra ha rivolto un appello alle istituzioni delle Nazioni Unite affinché si adoperino immediatamente per proteggere il sistema sanitario e il suo personale a Gaza, inviando squadre mediche e allestendo ospedali da campo.

UNRWA: Israele ha preso di mira 180 strutture delle Nazioni Unite a Gaza.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha annunciato che i bombardamenti israeliani hanno preso di mira 180 delle sue strutture nella Striscia di Gaza, uccidendo più di 300 persone. Alcune strutture dell’UNRWA sono state colpite direttamente.

E’ quanto è emerso in un’intervista condotta dalla British Broadcasting Corporation (BBC) con Juliette Touma, direttrice dei media e delle comunicazioni dell’agenzia delle Nazioni Unite, ed è stata pubblicata lunedì sulla piattaforma “X”.

Touma ha affermato che “circa 1,4 milioni di palestinesi, sfollati a causa degli attacchi israeliani, vivono nelle strutture dell’UNRWA in tutta Gaza”.

“Le nostre strutture sono piene, quindi la gente ha iniziato a dormire fuori”, ha sottolineato.

Touma ha detto su X: “1,4 milioni di persone a Gaza si stanno rifugiando nelle strutture dell’UNRWA e molte altre nelle vicinanze, dormono all’aperto”.

In una dichiarazione separata su X, l’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che “mentre il mondo è preso dai festeggiamenti del Capodanno, le strade del sud di Gaza sono piene di sfollati”.

(Una bambina siede fuori dalla tenda della sua famiglia in uno dei campi profughi di Deir Al Balah, Gaza).

(Immagini aeree dei droni catturano centinaia di tende che ospitano sfollati di Gaza in fuga dagli attacchi israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza).

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/

2/1/2023 https://www.infopal.it/

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2024, per un’Asia occidentale (Palestina) libera e decolonizzata

InfoPal. Di Angela Lano. Il 2023 si chiude con un atroce bilancio di morti, feriti e distruzione nella Striscia di Gaza: siamo a oltre 30.000 morti (21.822 riconosciuti, a cui si devono aggiungere diverse migliaia di dispersi, ancora sotto le macerie), tra cui più di 11.000 bambini, e circa 57.000 feriti, oltre alla distruzione di case, ospedali, scuole, università, moschee, chiese e infrastrutture varie. Questo scenario disumano comprende anche le migliaia di civili rapiti dalla soldataglia psicopatica israeliana, torturati e umiliati, gli assassinati con esecuzioni di massa, le madri separate dai figli piccini, le centinaia di medici e giornalisti uccisi a sangue freddo, e quanto di più brutale e perverso la mente coloniale e terrorista di Tel Aviv possa aver prodotto.

Israele, entità coloniale, genocida e terrorista.

Ciò che sta accadendo da tre mesi a questa parte nella Striscia di Gaza ha strappato via definitivamente le maschere dietro le quali si nascondeva Israele, entità nata dalle azioni terroristiche delle sue bande, quasi 100 anni fa, dal colonialismo britannico e poi statunitense e da un piano studiato e calcolato, e portato avanti con scientifica precisione dal Sionismo, ideologia razzista e coloniale nata in seno all’Europa colonizzatrice di fine ‘800 e di tutto il ‘900. E’ necessario studiare la Storia con occhi de-coloniali e umanistici, ripuliti dalle ombre della Caverna per poter comprendere i progetti che gruppi, entità e individui hanno creato e sviluppato, tassello dopo tassello, implacabilmente, ai danni di molta parte dell’Umanità e, in questo caso specifico, dell’Asia occidentale (Vicino Oriente, Palestina).

Il genocidio israeliano a Gaza ha aperto portali infernali e forze malvagie agiscono impunite attraverso le truppe e le gang sioniste, nella passività complice del mondo intero. I popoli protestano, quotidianamente, scandalizzati e disgustati da tanto orrore, ma chi potrebbe agire sta fermo e lascia compiere l’olocausto di bambini e civili all’altare di un colonialismo duro a morire e del suo dio degli eserciti e di brutalità biblicamente tramandate. Impossibile non pensare a altri oscuri periodi della Storia dell’Umanità degli ultimi secoli: roghi di donne ed eretici, tratta degli schiavi, genocidio dei popoli nativi americani, feroce colonialismo occidentale in tutto il mondo, nazismo, dittature in America Latina, genocidi nel Vicino Oriente e così via.

Il genocidio a Gaza, per efferatezza e calcolata pulizia etnica, è un insieme e una sintesi di tutto l’orrore precedente. E lo supera, non permettendo paragoni pertinenti, in quanto la perversità di questo Male va oltre ogni altro esempio storico anteriore. E’ il superamento di tutte le linee rosse: è Male e basta. Certamente possiamo individuarne le cause geopolitiche, strategiche ed economiche nel colonialismo, nella sottrazione di risorse energetiche al largo delle coste di Gaza, nel Corridoio Ben Gurion e in tutti i reali e concreti progetti illegali israeliani, ma la folle e sadica violenza attuata da militari e coloni, e dai politici al governo di Tel Aviv, con la indecente e criminale complicità di governanti e media internazionali, e il loro odio disumano, il loro suprematismo e razzismo, vanno oltre ogni analisi che la razionalità possa concepire ed entrano nel campo delle energie dell’Oscurità, delle Tenebre che si sono impossessate dello spazio-tempo sopra tutti noi, creando una potente egregora di dolore e morte.

Il genocidio a Gaza è uno spartiacque tra umani e non umani, empatici e malati di mente, animici e non animici, tra Luce e Tenebre. Gli israeliani credono di essere i “portatori di luce” contro le “tenebre palestinesi” (in una sorta di nuovo Gott mit uns, di traumatica memoria), ingannati dalle loro false credenze, ma è vero esattamente il contrario: la battaglia per la sopravvivenza dei Palestinesi è la lotta contro forze oscure che da tempo immemore governano il mondo attraverso i loro burattini, manovrati con fili tanto sottili quanto potenti. Ora questi fili sono visibili ad occhio nudo, le maschere delle marionette sono cadute e il Male s’è nuovamente rivelato. Stare da una parte o dall’altra non è più una soggettività, una scelta partigiana priva di conseguenze. E’ una scelta metafisica, escatologica: essere qualità vive o gusci vuoti. Con la Luce o con le Tenebre e il riconoscere le une o le altre per la loro manifestazione oggettiva è una Prova ontologica individuale e collettiva. E’ un varcare il Rubicone, è lo scegliere tra le due rive dell’Acheronte, quelle dei vivi e quella dei già morti, è uscire dalla Caverna e riconoscere finalmente la Luce.

Fonti:

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi/

https://www.infopal.it/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza/

Angela Lano, direttrice di InfoPal.it, giornalista, scrittrice, orientalista; dottorato in Studi sull’Africa e il Medio Oriente, post-dottorato in Scienze della religione; post-dottoranda in Studi sul Colonialismo e la Decolonizzazione del Nordafrica e del Medio Oriente.

31/12/2023 https://www.infopal.it/

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