Quella contro i NO TAV è una condanna ingiusta
Siamo in presenza di una sentenza politica. Pure in presenza, in taluni casi, di una riduzione complessiva delle pene -rispetto a quelle chieste dal P.M – quelle comminate dal Tribunale di Torino al maggior parte dei 53 NoTav imputati per gli scontri scoppiati nell’estate del 2011 al cantiere di Chiomonte sono una ingiustizia.
Soprattutto sono il frutto di una operazione politica di criminalizzazione della protesta rivolta contro la distruzione di una Valle. La verità è che in tutti questi anni con il brusco irrigidimento delle risposte politiche, la militarizzazione del territorio, l’istituzione delle zone rosse si è voluto scientemente ridurre il conflitto a pura questione di ordine pubblico, a uso della forza, a esercizio dell’azione penale a senso unico. La Val Susa è stata trasformata in un laboratorio di repressione. Una strategia irresponsabile che ha inasprito i problemi anziché risolverli. Non è giusto che a pagare questa linea di condotta siano i No Tav che hanno protestato.
Ai No Tav condannati va la nostra solidarietà. Con la repressione e anni di carcere non si ferma una protesta giusta e sacrosanta che va avanti da 25 anni. La lotta contro lo scempio e lo spreco di un’opera inutile e devastante andrà avanti più che mai in forme partecipate e popolari.
Ezio Locatelli
segretario Rifondazione Comunista Torino
Torino, 27 gennaio 2015
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