405° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. Bilancio attuale: 147.000 tra morti e feriti a Gaza e 3 massacri in 24 ore
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato giovedì nel 405° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.
Bilancio attuale: 147mila tra morti e feriti a Gaza e 3 massacri in 24 ore.
Il bilancio della guerra di genocidio israeliana in corso nella Striscia di Gaza è salito a oltre 147.000, tra morti e feriti, due terzi dei quali sono donne e bambini.
Oggi, giovedì 14 novembre, nel suo rapporto statistico quotidiano, il ministero della Salute ha affermato che l’esercito di occupazione ha commesso 3 nuovi massacri contro famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore.
Ha spiegato che gli ospedali della Striscia di Gaza hanno ricevuto 24 morti e 112 feriti, “la maggior parte dei quali erano civili – donne e bambini”.
Il Ministero ha riferito che il numero delle vittime della guerra ha raggiunto finora 43.736 morti e i 103.370 feriti. Ha osservato che decine di vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade e che “gli equipaggi delle ambulanze e della protezione civile non possono raggiungerli”.
In un atto di urbicidio, l’occupazione israeliana ha fatto irruzione in due scuole rifugio a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, due giorni fa, uccidendo 24 palestinesi sfollati, bruciando aiuti umanitari e spogliando gli uomini dei loro vestiti, mentre donne e bambini sono stati brutalizzati e costretti a spostarsi a sud.
Ciò è accaduto solo poche ore dopo che le forze militari israeliane avevano permesso ai camion degli aiuti umanitari di entrare nelle scuole.
Secondo un testimone, l’occupazione israeliana ha bruciato i due rifugi, ha incendiato cibo ed effetti personali e ha rovinato l’acqua sul terreno.
Giovedì mattina, quattro palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento israeliano del quartiere di Sheikh Radwan, a ovest della città di Gaza.
Proseguono anche i bombardamenti di artiglieria nel quartiere di Al-Zeitoun, a sud della città.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
14/11/2024 https://www.infopal.it
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