408° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. 6 massacri contro famiglie in 24 ore: 96 persone uccise. Bilancio: 43.846 morti accertati e 103.740 feriti
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato domenica nel 408° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.
Le forze di occupazione israeliane hanno commesso sei massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, causando l’uccisione di almeno 47 palestinesi e il ferimento di altri 139.
Il ministero della Salute di Gaza ha confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dell’assalto israeliano dal 7 ottobre 2023 è salito a 43.846 morti accertati e a 103.740 feriti. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.
Secondo le stesse fonti, i servizi di emergenza non sono ancora in grado di raggiungere molte vittime e cadaveri intrappolati sotto le macerie o sparsi sulle strade dell’enclave devastata dalla guerra, mentre le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare il movimento delle ambulanze e degli equipaggi della difesa civile.
La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 41° giorno: le forze di occupazione continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili, imponendo al contempo un rigido assedio all’intera area.
Gli attacchi deliberati israeliani contro gli operatori delle ambulanze e della difesa civile hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.
Secondo fonti locali, gli israeliani hanno bombardato i civili la mattina all’ingresso principale del campo profughi di al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendone due e ferendone altri.
Cinque morti non identificati sono arrivati anche all’ospedale europeo di Khan Yunis dopo essere stati presi di mira dagli aerei israeliani vicino a Kaf al-Mashrou a est di Rafah.
Nel frattempo, il GMO ha dichiarato che 96 persone sono state uccise e altre 60 sono rimaste ferite, mentre altre 15 sono state dichiarate disperse in seguito a molteplici massacri avvenuti durante la notte a Beit Lahia, nel nord di Gaza e nelle aree centrali di Gaza di al-Nuseirat e al-Bureij. Il GMO ha sottolineato che 72 di quei martiri provenivano dalla sola Beit Lahia.
Sono state segnalate altre vittime in diverse aree di Gaza in seguito ad attacchi aerei, di artiglieria e con armi da fuoco israeliani ieri sera e oggi.
Le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco e lanciato fumogeni attorno alla scuola Beit Lahia, che ospita famiglie sfollate, nella Striscia di Gaza settentrionale (immagine di copertina e video).
Le forze israeliane hanno condotto un attacco contro gli operatori umanitari a sud di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, uccidendo 5 persone e ferendone diverse altre. Le vittime facevano parte di una squadra che garantiva la consegna di assistenza umanitaria (foto e video).
Panoramica degli attacchi militari israeliani avvenuti durante la notte nel campo profughi di Bureij, nella zona centrale della Striscia di Gaza, che hanno causato ulteriore spargimento di sangue tra i civili innocenti: 26 morti e decine di feriti.
Ismail Thawabteh, capo dell’ufficio stampa del governo di Gaza (GMO), ha dichiarato che migliaia di tonnellate di aiuti e beni sono bloccati da Israele ai valichi di frontiera chiusi di Gaza; 38 camion sono entrati a Gaza due giorni fa; 19 di questi sono stati rubati da bande criminali; i rapporti indicano che queste bande si stanno coordinando con l’occupazione israeliana per tracciare e sequestrare le spedizioni.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
17/11/2024 https://www.infopal.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!