410° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. 76 morti e 158 feriti in 24 ore. Bilancio: 43.922 morti accertati e 103.898 feriti

InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato martedì nel 410° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.

Nelle ultime 24 ore, i bombardamenti israeliani hanno provocato 76 morti e 158 feriti.

Un civile palestinese è stato ucciso a seguito del bombardamento aereo israeliano di un gruppo di cittadini a ovest del campo di al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.

Aerei da guerra israeliani hanno bombardato l’area di Touba nel campo di Jabalia nel nord.

Le forze di occupazione hanno fatto saltare in aria diversi edifici residenziali nei pressi del campo e l’artiglieria ha preso di mira le case dei cittadini a Beit Lahia, nel nord della Striscia.

Le squadre della Protezione civile hanno annunciato che le tende degli sfollati nella Striscia di Gaza sono state allagate a causa delle forti piogge, aggravando le sofferenze di migliaia di famiglie.

Secondo il ministero della Salute, il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana in corso sulla Striscia di Gaza è salito a 43.922 morti accertati e a 103.898 feriti.

(Nelle foto di copertina: l’ospedale Abu Yousef al-Najjar, il più grande di Rafah, è stato completamente distrutto dopo essere stato abbandonato da diversi mesi a causa del massiccio attacco militare israeliano alla città).

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

19/11/2024 https://www.infopal.it/

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