422° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. 100 civili uccisi nell’arco di 24 ore. Bilancio: 44.429 morti accertati e 105.250 feriti

InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato domenica nel 422° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.

Massacri di intere famiglie.

Le forze di occupazione israeliane hanno commesso tre massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, causando l’uccisione di 47 palestinesi e il ferimento di altri 108, secondo i rapporti medici.

Il Servizio di difesa civile di Gaza ha dichiarato che un totale di circa 100 civili sono stati uccisi in diverse aree della Striscia, nell’arco di 24 ore, a seguito degli attacchi israeliani contro case, rifugi e persone.

Sette palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti, all’inizio di domenica 1 dicembre, in attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza centrale e meridionale, secondo fonti locali e mediche.

Due bambini della famiglia al-Qadi sono stati uccisi, e la madre, il fratellino e altri sono rimasti feriti, quando gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira una tenda che ospitava gli sfollati a sud-ovest della regione di al-Mawasi, l’area designata come zona sicura dall’esercito israeliano a sud-ovest di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

Diversi civili sono stati uccisi in un bombardamento israeliano che ha preso di mira un gruppo di civili a Khan Yunis.

Fonti mediche hanno dichiarato che quattro civili, tra cui un bambino, sono stati uccisi in un bombardamento che ha preso di mira un gruppo di civili vicino all’incrocio di Jouret al-Lout, a Khan Yunis.

Quattro palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha colpito il campo profughi di al-Shabura, nel centro di Rafah. Molte delle vittime erano persone costrette a fuggire dalle loro case dopo che i veicoli militari israeliani avevano invaso la città.

Questi residenti stavano cercando di tornare tra le macerie delle loro case in cerca di cibo o vestiti invernali. Mentre alcuni sono riusciti a tornare nelle tende alla periferia della città, altri sono rimasti vittime della continua distruzione causata dalle forze israeliane.

Secondo fonti locali, due civili sono stati uccisi in un attacco israeliano contro la zona del porto, a ovest della città di Gaza, mentre altri quattro sono stati uccisi in un altro attacco contro il campo profughi di Ash-Shabura, nel sud.

Un altro cittadino è stato ucciso a seguito di un attacco israeliano contro una casa nel nord del campo profughi di an-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Un palestinese è stato ucciso in un attacco aereo israeliano su una casa nell’area di al-Mufti, a nord del campo profughi di Nuseirat.

Morte di prigionieri gazawi nelle carceri israeliane.

Le organizzazioni palestinesi che difendono i diritti dei prigionieri hanno annunciato domenica di aver ricevuto informazioni sulla morte di due prigionieri nelle carceri israeliane, identificati come Mohamed Idris, 35 anni, e Muaad Rayan, 31 anni.

Il nord della Striscia sotto sterminio sistematico.

La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 58° giorno: le sue forze continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili, imponendo uno stretto assedio sull’intera area.

Gli attacchi deliberati israeliani contro gli operatori delle ambulanze e della protezione civile hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.

Bilancio attuale dell’olocausto gazawi.

Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dell’assalto israeliano dal 7 ottobre 2023 è salito a 44.429 morti segnalati, con altri 105.250 feriti. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.

Questo bilancio rimane incompleto, poiché migliaia di vittime rimangono intrappolate sotto le macerie o disperse lungo le strade, inaccessibili alle ambulanze e alle squadre di soccorso a causa dell’incessante bombardamento israeliano e dell’enorme quantità di detriti.

Secondo le stesse fonti, i servizi di emergenza non sono ancora in grado di raggiungere molti feriti e cadaveri intrappolati sotto le macerie o sparsi sulle strade dell’enclave devastata dalla guerra, poiché le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare il movimento delle ambulanze e degli equipaggi della protezione civile.

L’assalto genocida di Israele continua senza sosta, nonostante gli appelli del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte Internazionale di Giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.

Video.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, Al-Mayadeen, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, The Cradle, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

1/12/2024 https://www.infopal.it

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