424° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. GMO: 4.000 morti e 10.000 feriti nel nord di Gaza in 60 giorni. Bilancio: oltre 149.000 tra morti e feriti, e 10.000 dispersi
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato martedì nel 424° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.
Nelle ultime 24 ore, l’esercito di occupazione israeliano ha effettuato attacchi a case, obiettivi civili e centri di accoglienza in diverse aree di Gaza, uccidendo e ferendo decine di cittadini.
70.000 palestinesi intrappolati nel nord di Gaza esposti al più grande genocidio della storia moderna.
La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 60° giorno: le sue forze continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili, imponendo al contempo un rigido assedio all’intera area.
L’Ufficio Media del governo di Gaza (GMO) ha dichiarato lunedì che circa 4.000 palestinesi sono stati uccisi o dispersi da quando l’esercito di occupazione israeliano ha lanciato un’offensiva mortale nel nord di Gaza, due mesi fa.
“Oltre 3.700 persone sono state uccise e 10.000 ferite, mentre altre 1.750 sono state arrestate, nell’aggressione israeliana in corso nel nord di Gaza”, ha affermato il GMO in una dichiarazione.
Ha spiegato che l’esercito di occupazione israeliano sta intensificando la sua aggressione nel nord di Gaza, in particolare a Jabalia, Beit Lahia, Beit Hanun e nelle loro vicinanze.
“Tutti gli ospedali nel nord di Gaza sono stati distrutti e messi fuori servizio. Anche le squadre della difesa civile sono state prese di mira, con alcuni di loro arrestati”, ha aggiunto il GMO, notando che l’aggressione in corso nel nord ha portato anche alla distruzione di infrastrutture, reti idriche e fognarie, strade e vie, trasformando il nord di Gaza in una vera e propria area di catastrofe”.
Il GMO ha sottolineato che l’esercito di occupazione israeliano ha provveduto a sfollare migliaia di cittadini di Gaza residenti nel nord, costringendoli a evacuare le loro case prima di bombardare i quartieri residenziali.
Gli attacchi deliberati israeliani contro gli operatori delle ambulanze e della difesa civile hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.
Secondo fonti locali, martedì 3 dicembre, otto civili sono stati uccisi e oltre 20 altri sono rimasti feriti in diversi attacchi aerei israeliani intorno alle scuole di Beita Lahia.
Un aereo da guerra israeliano ha preso di mira un gruppo di cittadini vicino all’incrocio di Kanaan, a Beit Lahia, uccidendone tre.
Fonti mediche hanno riferito che tre membri della famiglia al-Masry sono stati uccisi nel bombardamento di strada Beit Lahia, mentre si recavano a ispezionare le loro case.
Testimoni: a Beit Lahia e Jabalia non c’è copertura mediatica. Non ci sono equipaggi medici. Non c’è sovraffollamento, dopo l’espulsione forzata dei cittadini. Non c’è cibo. Le persone muoiono di fame, vengono bombardate e lasciate morire dissanguate; inascoltate, non sentite, non riconosciute.
Decine di persone sono state uccise e altre ferite quando l’occupazione ha bombardato un edificio residenziale di quattro piani a sud della città di Gaza.
Ieri sera, un aereo da guerra ha preso di mira un appartamento di proprietà della famiglia di Abu Qasimiya, vicino al panificio al-Banna a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, ferendo cinque persone.
Un cittadino è rimasto gravemente ferito quando un quadrirotore israeliano ha sganciato una bomba vicino alla scuola al-Aqqad, nel nord di Rafah, nella parte meridionale di Gaza.
Un civile è stato ucciso nel bombardamento di Al-Nasr, a nord-est di Rafah, nel sud.
Sono state segnalate altre vittime in diverse aree di Gaza a seguito di attacchi aerei, di artiglieria e di fuoco israeliani, ieri sera e oggi.
Ieri sera, l’occupazione ha emesso ordini di evacuazione per le aree di Al-Qarara, a nord di Khan Yunis: Abu Al-Ajeen, Abu Holi, Al-Matahen e Nord Al-Qarara.
Il genocidio commesso dall’occupazione israeliana nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 ha causato la morte e il ferimento di oltre 149.000 civili, la maggior parte dei quali bambini e donne, e oltre 10.000 dispersi, in mezzo a massicce distruzioni e carestie.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, Al-Mayadeen, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, The Cradle, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
3/12/2024 https://www.infopal.it
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