449° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. Le forze di occupazione hanno arrestato il direttore dell’ospedale Kamal Adwan

InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato sabato 28 dicembre nel 449° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.

Le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell’ospedale Kamal Adwan.

Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato il direttore dell’ospedale Kamal Adwan, il dott. Hussam Abu Safia, la notte dopo aver preso d’assalto l’ospedale, averlo bruciato e averne distrutto la maggior parte dei reparti.

Le forze di occupazione hanno invaso l’ospedale Kamal Adwan ieri, ore dopo averlo assediato, averne bruciato le strutture e abusato di chi si trovava all’interno, compresi pazienti, feriti e personale medico, prima di arrestarne alcuni e costringerne altri a spogliarsi nel freddo pungente e a evacuare con la forza, in concomitanza con spari e bombardamenti tutt’intorno.

Fonti mediche hanno riferito che i pazienti e i feriti evacuati con la forza dal Kamal Adwan all’Ospedale Indonesiano hanno vissuto una “notte dura” in una situazione molto difficile e miserabile, senza acqua, elettricità, coperte, cibo o provviste.

Hanno affermato che il conto alla rovescia per la perdita delle loro vite è iniziato, alla luce della detenzione, da parte dell’occupazione, della maggior parte del personale medico in modo che non si unisca ai pazienti nell’ospedale indonesiano. L’occupazione aveva precedentemente distrutto l’infrastruttura dell’Indonesiano prima di evacuarne forzatamente i pazienti.

Nove persone, tra cui tre bambini, sono state uccise sabato mattina presto a causa di attacchi aerei israeliani in varie aree della Striscia di Gaza. Molte altre sono rimaste ferite.

Secondo fonti locali, le squadre di soccorso hanno recuperato i corpi di nove vittime e hanno estratto diversi feriti dalle macerie di una casa di proprietà della famiglia Al-Naami, nel campo profughi di Al-Maghazi, situato nella parte centrale di Gaza. Le vittime sono state trasportate all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella vicina città di Deir Al-Balah.

Inoltre, le squadre mediche della Mezzaluna Rossa palestinese hanno evacuato diversi feriti all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.

Bombardamenti di artiglieria e colpi di arma da fuoco si sono abbattuti contro le tende delle famiglie sfollate nell’area di al-Mawasi, a Rafah.

Venerdì sera due civili sono stati uccisi in attacchi di droni israeliani che hanno preso di mira i civili nella città di Gaza.

Gli attacchi di droni israeliani hanno preso di mira i civili nell’area di al-Jundi al-Majhul del quartiere Rimal, a ovest di Gaza, causando l’uccisione di una donna sfollata.

In un attacco separato, un palestinese è stato ucciso dopo che un drone israeliano ha aperto il fuoco sui civili vicino all’Ospedale da campo giordano, nel quartiere di al-Sabra, a sud di Gaza.

Inoltre, le forze israeliane hanno assediato circa 300 famiglie nella città di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Fonti hanno indicato che Beit Hanoun sta subendo una violenta aggressione israeliana, con attacchi sistematici alle aree residenziali.

I residenti di Beit Hanoun hanno chiesto assistenza urgente per salvare diverse persone ferite nei bombardamenti israeliani in corso nelle aree in cui si sono radunati i civili.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, Al-Mayadeen, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, The Cradle, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

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