L’ Italia è il più bel paese per gli impuniti di ogni crimine politico funzionale ai poteri dominanti. Oggi, 4 agosto, i quarant’anni della strage dell’Italicus, un’altro dei misteri d’Italia mai risolti
Il 4 agosto 1974 sul treno “Italicus”, che collegava Roma con il Brennero, esplose una bomba provocando la morte di 12 persone e ferendone 48. La deflagrazione avvenne poco prima della galleria di San Benedetto Val di Sambro, sulla linea Firenze-Bologna, a circa 40 Km da Bologna. L’attentato fu rivendicato dagli estremisti di “Ordine nero”. L’attentato fu programmato per provocare una strage, che solo il ritardo del convoglio nell’imboccare la galleria riuscì fatalmente ad evitare.
L’Italicus è un’altra delle “stragi dimenticate”- Il processo si concluse con l’assoluzione generale di tutti gli imputati, tutti appartenenti all’estrema destra, e con numerose circostanze che riportavano alla P2 di Licio Gelli. Ostacoli all’accertamento della verità anche gli omissis e ben due apposizioni di segreto di Stato.
Per l’anniversario di quei 40 anni di quel tragico attentato, Rai Storia trasmetterà un filmato in cui, attraverso materiale di repertorio e Tg dell’epoca, si ricostruisce quella giornata e il procedimento giudiziario nei confronti di Ordine Nuovo che rivendicò la strage. In una commovente intervista, registrata durante la Mostra “Una quotidianità interrotta. Ritratti di vittime del terrorismo”, Franco Sirotti ci parla del fratello Silver che nella notte del 4 agosto 1974 è in servizio presso la stazione di San Benedetto Val di Sambro. Quando sente il boato, Silver si introduce tra le lamiere roventi del treno, cercando disperatamente di salvare i passeggeri rimasti incastrati, e diventando lui stesso l’ultima vittima di quella orribile carneficina.
Fabio Sebastiani
4/8/2014 www.controlacrirsi.org
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