Contro Renzi che porta a compimento il lavoro sporco di Berlusconi e Monti, dell’Europa della Merkel e Draghi per tagliare ancora i diritti, ridurre il lavoro, l’ambiente, i beni comuni a merce, costruiamo le mobilitazioni. Con chi si batte per la scuola pubblica, per il diritto alla casa, contro il TTIP. Con lo sciopero e le manifestazioni dell’USB il 24 ottobre. Con la manifestazione nazionale della CGIL il 25 ottobre. Con la Lista Tsipras il 29 novembre, per l’Altra Europa e l’Altra Italia!
Il primo atto del governo Renzi sul lavoro è stato il decreto che generalizza la precarietà: ogni impresa può assumere una persona a termine per tre anni, anche con più contratti brevissimi, senza dover giustificare perché assume a termine e non a tempo indeterminato. Alla fine dei 3 anni sarà sufficiente non rinnovare il contratto, assumere un altro lavoratore, e via con un nuovo giro di giostra! Tutti precari per sempre.
Il governo Renzi ora vuole cancellare definitivamente l’articolo 18, portando a compimento la controriforma di Fornero e Monti, per rendere tutti ricattabii. Vuole cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori che proibiscono il demansionamento, per abbassare i salari. Vuole cancellare le norme che proibiscono la videosorveglianza dei lavoratori. Vuole generalizzare i “voucher”, cioè la forma massima di lavoro “usa e getta”. Vuole il lavoro povero e senza diritti. Che cosa significa il TFR in busta paga se non che soldi che sono già dei lavoratori vengono dati oggi riducendo il reddito di domani, per “compensare” salari che si faranno sempre più miseri perchè il ricatto della precarietà ed il taglio dei diritti, continuerà ad erodere la capacità di contrattazione?
Accanto all’attacco al lavoro, Renzi sta manomettendo la Costituzione, aggredendo l’ambiente con lo Sblocca Italia, attaccando la scuola pubblica.. Mentre si prepara una legge di stabilità di nuovi tagli e privatizzazione di quel che resta del patrimonio e dei servizi pubblici.
Non ci stiamo!
Vogliamo ripristinare l’articolo 18 ed estenderlo a tutte e tutti, cancellare il decreto Poletti e il supermarket di contratti precari.
Vogliamo un vero salario orario minimo che estenda a tutte le lavoratrici e i lavoratori i minimi fissati dai contratti nazionali, ed il reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati.
Vogliamo impedire nuove privatizzazioni, un piano pubblico per creare 1 milione e mezzo di posti di lavoro riportando la disoccupazione almeno alla situazione pre-crisi, politiche industriali per la riconversione ecologica dell’economia, l’abrogazione della controriforma Fornero delle pensioni che impedisce ai giovani di trovare un’occupazione perché obbliga gli adulti a lavorare fino a a oltre 67 anni.
Si può fare?
Si può fare: dicendo no e disobbedendo al Fiscal Compact, smettendo di regalare risorse alla speculazione, facendo una patrimoniale sulle grandi ricchezze, tagliando tutti gli F35 e le spese militari, tagliando la TAV in Val Susa e le grandi opere inutili.
Contro Renzi che porta a compimento il lavoro sporco di Berlusconi e Monti, dell’Europa della Merkel e Draghi per tagliare ancora i diritti, ridurre il lavoro, l’ambiente, i beni comuni a merce, costruiamo le mobilitazioni.
Con chi si batte per la scuola pubblica, per il diritto alla casa, contro il TTIP. Con lo sciopero e le manifestazioni dell’USB il 24 ottobre. Con la manifestazione nazionale della CGIL il 25 ottobre.
Con la Lista Tsipras il 29 novembre, per l’Altra Europa e l’Altra Italia!
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