Lavoro e diritti. Mobilitazione dell’Altra Europa con Tsipras. Renzi non ha la nostra fiducia! Con la libertà di licenziamento da garantire ad ogni datore di lavoro, Renzi vuole introdurre la precarietà a vita, la precarietà come unica forma di lavoro e nello stesso tempo vuole distruggere il sindacato, cioè la possibilità dei lavoratori di organizzarsi. Di fronte a queste proposte si capisce bene il consenso di Berlusconi visto che gli obiettivi che Renzi ha annunciato coincidono con quelli di Berlusconi e della P2. Il PD ha adottato il programma di Berlusconi e della P2?
No al colpo di mano contro i diritti
La decisione di mettere la fiducia sul Jobs Act è un fatto di gravità estrema: si tratta di un gesto di rottura violenta delle prerogative del Parlamento e del dibattito politico e sociale.
Si vogliono spazzar via con un diktat elementi fondanti della nostra civiltà. Chiamiamo tutte e tutti a mobilitarsi contro l’arroganza renziana, contro questa inaudita prevaricazione, per difendere la democrazia e i diritti.
Saremo domani mercoledì 8 ottobre, in occasione del voto di fiducia, davanti al Senato a Roma, in tutta Italia e con i lavoratori della FIOM in piazza a Milano (alle 9.30 da piazzale Lotto)
L’altra Europa con Tsipras
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La Causa Giusta
Articolo 18 e Reddito per tutti e tutte
L’Altra Europa aderisce alla manifestazione indetta dalla CGIL e dalla FIOM per il 25 ottobre a Roma.
LAVORO, DIGNITA’ UGUAGLIANZA per cambiare l’Italia
Proprio mentre è presidente di turno della UE, in complicità con le politiche europee che sanno proporre solo austerità, tagli e privatizzazioni, il governo di Matteo Renzi ha sferrato l’attacco finale ai diritti del lavoro, ricorrendo addirittura al voto di fiducia.
- Il Jobs Act demolisce quello che resta dell’art.18 e rende definitivamente precarie le nostre vite. Non crea lavoro, ma la libertà di licenziamento.
- Non assicura maggiore uguaglianza, ma anzi determina più precarietà per tutti.
- Demolisce la cassa integrazione e non garantisce un reddito di cittadinanza – che ci avvicinerebbe, questo si, a molti paesi europei – ma nega alle persone la possibilità di vivere in modo dignitoso.
- Mette i lavoratori sotto controllo con l’uso delle videocamere.
- Estende la precarietà estrema con l’uso generalizzato dei vaucher.
Il Jobs Act ci fa tornare indietro di 50 anni. Nel semestre di presidenza dell’UE, il governo Renzi fa da battistrada dunque ai falchi di un’Unione Europea che mira a smantellare una delle maggiori conquiste dell’Europa stessa, il welfare state.
NOI VOGLIAMO UN ALTRO LAVORO, UN’ALTRA EUROPA
Siamo in piazza e partecipiamo a tutte le iniziative, come lo sciopero dei sindacati di base del 24 ottobre e quello dei Precari, le manifestazioni dei lavoratori del Pubblico Impiego e della Conoscenza, per chiedere che venga ripristinato l’art. 18 così come era scritto nello Statuto dei Lavoratori, ed esteso a tutti. Siamo in piazza perché invece che speculare sulla divisione tra lavoratori e generazioni si combatta la precarietà CANCELLANDO TUTTE LE LEGGI CHE LA CONSENTONO e creando un REDDITO DI CITTADINANZA per tutti.
Siamo in piazza perché – invece della libertà di licenziare – venga attuato un New Deal Europeo che crei posti di lavoro e realizzi la riconversione ecologica dell’economia, una nuova economia sociale e la giustizia climatica.
Siamo in piazza per liberare questa Europa dalle politiche di Austerità e dal dominio della Merkel.
Siamo in piazza perché insieme al lavoro vogliamo la PACE e un’Europa che smetta di animare le guerre e predisponga corridoi umanitari e sistemi di accoglienza dignitosi per gli immigrati.
Siamo in piazza perché il lavoro è un diritto scritto sulla nostra Costituzione e non una gentile concessione.
E i lavoratori non sono una merce di cui le aziende possono disporre liberamente se, quando, come e dove vogliono.
PRIMA LE PERSONE, E LA DIGNITA’ DEL LAVORO
Il 29 novembre manifestiamo a Roma
Già da oggi, vi proponiamo di darci appuntamento per una grande manifestazione unitaria e plurale,per un radicale cambiamento di rotta in Italia e in Europa, contro il governo Renzi e l’Europa dell’austerità di Juncker e della nuova Commissione Europea che continua la politica di obbedienza alla Merkel, il 29 novembre, a Roma.
PDF VOLANTINO causa_giusta_art18
7 ott 2014 www.rifondazione.it
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