“L’alternanza Scuola Lavoro” L’ evoluzione della Scuola
L’alternanza Scuola Lavoro dovrebbe avvenire per alcune ore curriculari di Indirizzo nei laboratori allestiti all’ interno delle scuole di “Simulazione di Impresa” e per almeno 400 h. negli Istituti Tecnici e Professionali e per almeno 200 nei Licei, da svolgere dal 3° al 5° anno presso Aziende, Artigiani, Ristoranti, Agenzie Turistiche, Villaggi Turistici, Servizi Socio Sanitari, Enti Pubblici, Terzo Settore, Multinazionali, Assicurazioni, Grande Distribuzione e altro, quindi milioni di ore di lavoro gratuito.
Uno studente di Liceo dovrà effettuare circa 70 ore all’anno, mentre gli studenti dei Tecnici e Professionali dovranno svolgere circa 135 ore all’anno per 3 anni. Sono coinvolti circa 27.000 studenti ogni anno e 35.000 docenti tutor scolastici. A 16/17 anni gli studenti iniziano il percorso di alternanza in base alla disponibilità sul territorio delle Aziende, Servizi, Enti pubblici e privati e può essere svolta o nelle ore pomeridiane, oppure come avviene nella quasi totalità delle scuole durante l’ anno scolastico per un periodo di 4/5 settimane durante l’ anno scolastico facendo 36/40 ore settimanali come prevede il contratto di lavoro per i Dipendenti dell’ Azienda Ospitante. McDonald’s è stato definito dal Miur “Campione dell’alternanza” insieme ad altre 15 aziende, ordini professionali e associazioni del terzo settore che apriranno le porte a 27mila esperienze in tutte le regioni d’ Italia.
Bosch: in questo anno impiegherà 1000 studenti, il progetto ha il titolo” Allenarsi per il futuro” tale progetto si propone di orientare i giovani al loro futuro, mediante la passione, impegno, responsabilità e soprattutto “allenamento”; Consiglio Nazionale Forense: impiegherà 30 studenti per ciascuno dei 139 ordini; McDonald’s: impiegherà 10000 studenti, il progetto ha il titolo “Benvenuti Studenti”, il cui obiettivo è di sviluppare le soft skill; FCA for Education: impiegherà 1000 studenti, i quali tra le altre cose seguiranno delle lezione tenute da professional e manager aziendali, che offriranno loro la possibilità di vivere alcuni momenti tipici di un’azienda presenziando a meeting di avanzamento, riunioni, brainstorming; FAI – Fondo Ambiente Italiano: impiegherà 5000 studenti; Poste Italiane: gli oltre 1000 studenti saranno impiegati in 8 percorsi formativi differenziati delle attività logistiche e della catena di distribuzione agli aspetti legati alla relazione con il cliente ed alla progettazione e proposizione di un’offerta commerciale. Un focus è anche garantito alle conoscenze di base in campo finanziario ed all’educazione al risparmio. Nessuna retribuzione, ma un aggravio di compiti per gli studenti che (tra)scorreranno buona parte del loro tempo ad acquisire “competenze di carattere relazionale e di comunicazione interpersonale” nelle sedi dei grandi colossi come FCA, ENI e McDonald’s e tantissimi altri. Quest’ ultimo marchio, già al centro di numerose proteste a causa dell’enorme turn-over offerto ai propri dipendenti, potrà giovare di una riserva di “futuri dipendenti” pari a circa 10.000 unità.
E’ tale l’interesse della società americana per questo progetto offertogli dallo stato italiano che, sul proprio sito, ha realizzato una pagina di accoglienza intitolata “Benvenuti studenti” che, a detta degli interessati, suona un pò come una beffa. Si legge nella pagina in questione: “Il nostro obiettivo è quello di contribuire a facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Con il Ministero abbiamo definito un progetto formativo che si pone l’obiettivo di sviluppare quelle competenze di carattere relazionale e di comunicazione interpersonale che sono fondamentali per approcciare al meglio il mondo del lavoro e che sono riconosciute oggi come una delle mancanze principali nei giovani. Gli studenti svolgeranno infatti attività di accoglienza e relazione con il pubblico alternate a momenti di formazione in aula e di training on the job. In questo percorso saranno sempre supportati da tutor aziendale, personale McDonald’s formato e competente, a cui potranno rivolgersi in ogni momento. I nostri ristoranti, già luogo conosciuto e frequentato dai ragazzi durante il loro tempo libero, diventeranno grazie al progetto di “Benvenuti Studenti”, anche un luogo dove sviluppare un’esperienza utile per il loro futuro, qualunque sia il loro indirizzo di studi. McDonald’s non sa che l’articolo 4 della Costituzione afferma: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società “. Come la riforma della Costituzione voleva distrugge la Carta costituzionale, la riforma del lavoro denominata Jobs Act distrugge i diritti del lavoro, così la riforma della scuola, la “Buona Scuola” annienta definitivamente la scuola. La scuola grandiosamente pensata da Giovanni Gentile dove formarsi ed istruirsi era un diritto è diventata una azienda.
L’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro art. 4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77. Ma quali sono le ricadute in termini di tutela della salute e sicurezza degli studenti (lavoratori)?
L’ampia formulazione dell’art. 2 comma 1 lett. a) del D.lgs. n. 81/2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, secondo il quale deve essere considerato “lavoratore” ogni “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere”, viene ulteriormente specificata in relazione all’allievo “degli istituti di istruzione ed universitari (…) nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione”.
Nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro, la rete di tutela è peraltro destinata a doversi allargare, costringendo ad interfacciarsi, con auspicabile effetto positivo, figure che, funzionalmente, afferiscono a realtà organizzative autonome e separate, rispettivamente rappresentate dal soggetto proponente (istituto scolastico/formativo) e dal soggetto ospitante (azienda): i due datori di lavoro (Dirigente scolastico e titolare dell’azienda ), i due tutor, i due R.S.P.P. Nell’intento di favorire i meccanismi di interazione fra questi attori, il gruppo di lavoro dovrà innanzitutto definire l’attribuzione delle rispettive competenze. Assieme alla cooperazione sinergica di tutte le figure coinvolte, l’altro elemento imprescindibile per il buon esito del progetto è l’approccio propositivo dello studente-lavoratore, figura centrale dell’iniziativa, che deve interpretare al meglio l’opportunità che gli viene offerta, investendo energie in termini di disponibilità e volontà di apprendimento. Per mettere lo studente-lavoratore nelle condizioni di maturare “in sicurezza” questa esperienza di crescita formativa-professionale, non è sufficiente che le attrezzature, i locali, gli impianti e quant’altro siano a norma di legge, ma è indispensabile che egli sia preliminarmente coinvolto in un percorso educativo tale da garantirgli un’adeguata formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro, rendendolo contestualmente consapevole di essere parte attiva del sistema di tutela.
Quali sono gli obblighi previsti? Il Dirigente Scolastico (datore di lavoro dello studente) dovrà valutare i rischi legati alla realizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, e programmare le relative misure di prevenzione e di gestione affinché gli studenti siano il più possibile tutelati. In questa prospettiva risulta necessario incentivare la collaborazione tra il referente d’Istituto e il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’istituto. Nel selezionare aziende idonee ad ospitare allievi in alternanza è obbligatorio considerare la sicurezza come requisito vincolante. Ciò richiede conoscenze anche in materia di sicurezza da parte del referente d’istituto ma anche la definizione di procedure per acquisire informazioni da parte dell’azienda. Nella convenzione fra scuola e singole aziende che ospitano gli allievi dovranno essere espressi gli impegni delle parti.
Per quanto concerne quelli relativi alla sicurezza, l’azienda dovrà garantire:
l’osservanza degli obblighi di legge
la valutazione dei rischi riferita all’esperienza di stage
la fornitura dei DPI, allorché la mansione svolta dall’allievo lo preveda
la sorveglianza sanitaria dell’allievo, se prevista dalla valutazione dei rischi per le attività alle quali potrà essere adibito
l’informazione dell’allievo sui rischi dell’azienda e della mansione a cui sarà adibito
l’informazione dell’allievo sulle misure di prevenzione ed emergenza in atto
l’integrazione della formazione già erogata dalla scuola e assicurando quanto previsto dall’art. 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
un tutor aziendale
L’impegno per l’istituto scolastico riguarderà:
le garanzie assicurative dell’allievo
la formazione generale.
un tutor scolastico.
L’ impegno per lo sutudente:
Sottoscrivere un Patto Formativo fra Scuola e Azienda ed essere a conoscenza degli impegni assunti dalle parti.
Per tutto ciò quindi, l’istituzione scolastica è tenuta a verificare le condizioni di sicurezza connesse all’organizzazione dell’alternanza scuola lavoro, garantendo i presupposti perché gli studenti siano il più possibile tutelati, sul versante oggettivo, attraverso la selezione di strutture ospitanti “sicure”, e sul versante “soggettivo”, tramite l’informazione degli allievi. Il Dirigente Scolastico, avrà cura di verificare che l’ambiente di apprendimento sia consono al numero degli alunni ammessi in una struttura e adeguato alle effettive capacità tecnologiche, organizzative e didattiche della stessa.
• garantire la sorveglianza sanitaria, qualora necessaria, di cui all’articolo 41 del decreto legislativo 81/2008 e s.m.i.; • assicurare presso l’INAIL contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali gli studenti impegnati, • stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi; le coperture assicurative devono riguardare anche attività eventualmente svolte dagli studenti al di fuori della sede operativa della struttura ospitante, purché ricomprese nel progetto formativo dell’alternanza; • ricevere preventivamente dall’istituzione scolastica o formativa un’adeguata formazione generale in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
È evidente che uno dei maggiori sforzi su cui le parti dovranno concentrare la propria attenzione consiste nella pianificazione della informazione e formazione da garantire allo studente lavoratore: in particolare è necessario dare evidenza delle informazioni date da parte dell’Istituto e del tipo: formazione fornita; ciò al fine permettere alla struttura ospitante (Azienda) di integrare idoneamente la formazione anche sulla base della propria esperienza (organizzativa e produttiva). Le informazioni di base “attività produttive in generale” dovranno essere illustrate dall’Istituto scolastico, le particolarità (condizioni specifiche, procedure, ambienti di lavoro, misure di prevenzione collettive, DPI) del lavoro dovranno essere erogate con maggiore efficacia dall’Azienda.
Appare chiaro il ruolo determinante oltre che dei soggetti coinvolti, nel novero delle responsabilità, soprattutto della ditta ospitante per quanto riguarda tutti gli aspetti di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro conseguenti all’applicazione del D.Lgs 81/08 e s.m.i. Al termine dell’ esperienza ogni anno lo studente avrà una valutazione sull’ attività svolta che dovrà fornire non indicazioni generiche, ma ben dettagliate sul comportamento convenzionale dell’ ambiente di lavoro, su ciò che ha acquisito e sulla sua autonomia operativa con certificazione delle competenze.
Dal prossimo anno scolastico, 2017/18 la valutazione dell’ Alternanza sarà parte consistente dell’ Esame di Stato. Nelle Scuole la macchina organizzativa lavora a pieno ritmo con Docenti Coordinatori dell’ Organizzazione di diverse classi che si sono formati ed impegnano ore ed ore per incontri con Legali Rappresentanti, Dirigenti, Coordinatori, Tutor Aziendali, Tutor Scolastici, preparazione e consegna di Convenzioni, Patto Formativo, Visite col Medico Competente, Corsi Base sulla Sicurezza, Tutoraggio degli Studenti, invio di mail, telefonate e che dovranno essere disponibili e reperibili ad ogni eventualità. Il tutto viene svolto dopo le ore di insegnamento, preparazione delle lezioni, correzione dei compiti, consigli di classe, riunioni di dipartimenti disciplinari e per materia, collegi docenti, corsi di aggiornamento per il quale ogni mese l’ insegnante percepisce lo stipendio.
Marilena Pallareti
Docente Forlì
18/3/2017 Pubblicato sul numero di marzo di Lavoro e Salute www.lavoroesalute.org
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