Favorevole a costruire una centrale nucleare in Emilia, anche dopo Fukushima. Contrario al referendum sull’acqua. Ora Galletti è ministro dell’Ambiente
Con Galletti un Ambiente col nucleare e senza l’acqua pubblica
Nuclearista e favorevole alla privatizzazione dell’acqua. È il pensiero del neo ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Ecco che cosa dichiarò a Radio Città del Capo: «Quando ci sarà un piano che dimostrerà che ci sono siti più sicuri e più convenienti di altri, a quel punto se uno di questi siti fosse in Emilia-Romagna io mi assumo la mia responsabilità: dico sì. Altrimenti questo Paese è destinato alla serie C. Vale per il nucleare, come per le infrastrutture».
Commercialista fidatissimo di Pierferdinando Casini, Galletti si dichiarò in favore della costruzione di una centrale nucleare nella sua Emilia Romagna anche dopo il disastro di Fukushima.
Netta anche la sua posizione a favore della privatizzazione dell’acqua. Ecco che cosa disse al Tg5 dopo la vittoria dei “sì” al referendum: «I partiti che hanno sostenuto il referendum sull’acqua e le Regioni che hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale si devono ora assumere la responsabilità di aver causato un danno enorme al Paese nel suo momento più difficile. L’annullamento della normativa sui servizi pubblici locali provocherà un danno gravissimo in termini di crescita. La concorrenza in questi settori strategici è azzerata, e si ritorna all’affidamento diretto a società totalmente partecipate dai Comuni. Si moltiplicheranno ancora proprio quelle società inefficienti che sono l’emblema della lottizzazione politica. L’Udc, con responsabilità, aveva denunciato questo pericolo ai tempi del referendum con una posizione poco conveniente da un punto di vista elettorale, ma giusta per il Paese».
Franco Fracassi
25/2/2014 www.popoff.globalist.it
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