Le prossime mobilitazioni sindacali e politiche per disinnescare le governative e padronali bombe mortali per il lavoro e lo stato sociale. La manifestazione nazionale dell’Altra Europa il 29 novembre a Roma, per un’Altra Italia, quella che vive onestamente, cammina a testa alta e lotta contro la barbarie di questo stato di cose presenti
Care compagne e cari compagni,
la fase in cui ci troviamo è assolutamente straordinaria e richiede a tutte e tutti noi il massimo impegno affinchè le potenzialità esistenti sul piano sociale e politico, possano svilupparsi e concretizzarsi.
Sul terreno sociale si è aperta una fase di mobilitazioni e lotte, tutt’altro che scontata fino a pochi mesi fa. All’attacco di Renzi al lavoro, al welfare, ai beni comuni, alla democrazia, che punta a portare a compimento il disegno neoliberista e neoautoritario, si contrappone la ripresa di iniziativa e una pluralità eccezionale di appuntamenti di mobilitazione.
Le mobilitazioni degli studenti, gli scioperi articolati della Fiom, lo sciopero dei sindacati di base e poi la riuscita oltre ogni aspettativa della manifestazione del 25 ottobre della Cgil hanno mostrato una reale disponibilità alla ripresa di una fase di conflitto sociale, ed aperto una crepa significativa nel consenso a Renzi.
Le mobilitazioni in corso non rappresentano, diversamente da alcune letture politiciste che ne sono state date, un’alternativa compiuta sul terreno politico e vogliono una risposta innanzitutto sul terreno sociale, ma rappresentano indubbiamente la possibile rottura del consenso di cui ha fin qui goduto il PD ed il riconoscimento a livello di massa di una mutazione che ha rotto ogni residuo legame con la storia della sinistra, dentro un governo che fa politiche esplicitamente di destra. Se la Lega e la destra radicale giocano su questo la propria partita come è dimostrato dai consensi crescenti di cui purtroppo godono, è necessaria oggi più che mai che sia in campo una sinistra antiliberista forte e capace di rappresentare un’alternativa strategica al renzismo e al PD in Italia, come a Merkel e Draghi in Europa.
Per questo è molto importante la nostra capacità di dare un contributo alle diverse iniziative delle prossime settimane, sia rispetto agli appuntamenti di mobilitazione promossi dai sindacati e da altri soggetti sociali e di movimento, sia rispetto ai prossimi impegni della Lista L’Altra Europa che terrà la propria manifestazione nazionale il 29 novembre a Roma con l’avvio agli inizi di gennaio del percorso di costruzione del soggetto politico e dell’adesione ad esso.
Dal punto di vista politico ed organizzativo si tratta di:
1) organizzare come PRC o come Lista iniziative contro il Jobs Act, la Legge di Stabilità e i diversi provvedimenti del governo (dal cosiddetto Piano Scuola allo “Sblocca Italia” alla volontà di accellerare su TTIP, alle controriforme costituzionali) che coinvolgano in più possibile le lavoratrici e lavoratori, i sindacati, i diversi movimenti. Vi ricordiamo il calendario delle principali mobilitazioni che vede:
-l’8 novembre la manifestazione nazionale del pubblico impiego
-il 14 novembre lo sciopero sociale e di genere delle reti precarie, lo sciopero generale di Cobas, Cub ed altri sindacati di base, lo sciopero del centro-nord della Fiom con manifestazione a Milano.
-il 21 novembre lo sciopero del centro-sud della della Fiom con manifestazione a Napoli.
E’ dato per certo come è noto, sebbene non ancora convocato, lo sciopero generale da parte della CGIL.
Si tratta di contribuire alla riuscita delle diverse mobilitazioni, ad uno sciopero generale che sia il più possibile il reale blocco del paese. In ognuna delle iniziative va comunque presentata la mobilitazione del 29, anche registrando adesioni e iscrizioni per i pulmann.
2) organizzare come Lista o come PRC inziative specifiche per lanciare sui territori la manifestazione del 29 novembre a cui invitare anche in questo caso i diversi soggetti in lotta. La manifestazione vuole essere un contributo alla stagione dei conflitti e al tempo stesso la presentazione pubblica del processo in atto di trasformazione dell’Altra Europa da lista a soggetto politico della sinistra antiliberista nel nostro paese. Un soggetto politico che finalmente realizzi anche in Italia quello che è avvenuto in Europa, e che senza chiedere a nessuno dei soggetti organizzati di sciogliersi, unisca e dia forza alla sinistra di alternativa e ad una prospettiva di uscita dal capitalismo in crisi. Si connoterà quindi sia per la presenza di rappresentanti dei partiti e dei movimenti europei antiliberisti e che fanno riferimento al GUE, sia per esponenti dei movimenti italiani oltre che ovviamente per la presenza dei parlamentari e di esponenti della Lista L’Altra Europa.
3) proponiamo che sabato 22 novembre come Rifondazione si organizzino volantinaggi in tutti i territori per raccogliere adesioni per il 29, sostenere lo sciopero generale (di cui sarà nota la data), presentare le nostre proposte rilanciando in particolare i contenuti del Piano per il Lavoro.
Verranno a breve inviati i diversi materiali a partire da volantini, banner e quant’altro e discuteremo di tutto questo alle riunioni dei/delle segretari/e di circolo previsti per questo fine settimana.
Vi chiediamo però di attivarvi da subito in particolare per sollecitare nei comitati territoriali dell’Altra Europa l’organizzazione di pulmann e presenze per il 29 perché si costruisca un appuntamento realmente partecipato e di massa.
E’ inoltre evidente che essendo Rifondazione Comunista la forza maggiormante organizzata, a noi tutte/i spetta l’impegno maggiore e l’attivazione immediata, in particolare laddove i comitati non esistono, affinchè si proceda tempestivamente.
Nei prossimi giorni invieremo obiettivi di partecipazione per le diverse regioni.
Vi chiediamo inoltre di comunicare a partire da lunedì 10 i pulmann organizzati, specificando se sono organizzati come Altra Europa o come Rifondazione (per evitare di contarli due volte) a Silvia Di Giacomo (3356118446 organizzazione.prc@rifondazione.it)
Buon lavoro a tutte e tutti
Roberta Fantozzi e Giovanna Capelli
5/11/2014 www.rifondazione.it
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