80 euro per neomamme, 80 euro per chi capita a tiro, purché si faccia pubblicità alla “bontà” del governo. > Ancora sconfessata l’ipocrisia politica che sta dietro questa elemosina del governo, in ossequio al pietismo dei cattointegralisti ai quali non frega niente della salute e dei diritti della donne. Basta andare nei consultori e negli ospedali dove operano impunemente gli individui del cosiddetto “movimento per la vita”.
Freedom for Birth Rome Action Group ha deciso di rispondere, attraverso un video, all’annuncio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in merito agli “80 Euro alle neomamme”.
Nel video sono le neomamme (ma anche i neopapà e coppie etero e omogenitoriali) a ribadire di cosa hanno realmente bisogno.
La mirabolante proposta degli “80 euro alle neomamme” conferma, ancora una volta, come questo governo, prediliga la miope e propagandistica via dell’assistenzialismo a quella della garanzia dei diritti e dell’approntamento di serie politiche sociali e del lavoro, mostri di concepire le donne quali deputate unicamente alle funzioni riproduttive e genitoriali e, in questo modo, continui ad avallare la loro marginalizzazione sociale ed economica, frutto e nel contempo causa di una cultura che non le rispetta, che non rispetta i loro corpi, le loro persone, le loro scelte, la loro dignità.
La proposta tradisce in modo evidente quale sia la visione di Renzi sulla genitorialità:
La genitorialità è una questione solo femminile, si parla di neomamme e non di neopapà.
Le mamme sono una buona fetta di mercato, usiamole per rilanciare i consumi.
Noi riteniamo che non è di qualche spiccio che i neogenitori (madri e padri single, coppie etero e omo) abbiano bisogno, né di una comunicazione manipolatoria che li etichetti unicamente come consumatori, riprendendo il luogo comune (periodicamente ribadito in articoli allarmistici) che vede la nascita di un figlio o i suoi primi anni di vita unicamente come una spesa ed instilla l’idea che per accudire efficacemente una bambina o un bambino sia indispensabile acquistare una grande quantità di prodotti. Molti dei prodotti proposti come assolutamente necessari non lo sono affatto e le spese possono essere seriamente ridotte ricorrendo ad acquisti più consapevoli e sostenibili, eliminando quelli inutili e incentivando forme di scambio e riuso tra genitori o pratiche innegabilmente salutari come l’allattamento al seno per le donne che lo desiderano, così come regolamentando e limitando il marketing aggressivo e la comunicazione, in merito, solo per fare qualche esempio, ad alimentazione nei primi mesi o anni di vita, prodotti per l’igiene, giocattoli e attrezzature varie.
Rigettiamo totalmente questa narrazione fuorviante e ribadiamo con forza, come madri e come professioniste, che i genitori hanno bisogno di servizi funzionanti, di serie politiche che garantiscano reddito, casa, diritti, cittadinanza e dignità, di investimenti pubblici nell’ambito della promozione della salute e della prevenzione durante percorso nascita e nel periodo perinatale (il primo o i primi tre anni di vita) che, non solo generano un vantaggio per le persone coinvolte in termini di salute e qualità della vita, ma anche un risparmio per le amministrazioni e per la società.
Al video seguirà una lettera aperta che argomenta le proposte avanzate dai genitori nel video illustrandone motivazioni e vantaggi.
Freedom for Birth Rome Action Group
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9/11/2014
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