No Mous, No Tav. Lo stesso copione repressivo contro le lotte dei cittadini in difesa dell’ambiente, della salute, contro insediamenti funzionali agli affari sporchi e alle guerre contro i popoli in lotta per la liberazione dal colonialismo liberista
No Muos in corteo a Niscemi, cariche della polizia
E’ tornato in piazza ieri il popolo dei No Muos ed ha dovuto fare i conti con la polizia che durante il corteo, organizzato “sfidando” i divieti, ha manganellato in abbondanza. Negli scontri decine di manifestanti – ma anche un agente – sono rimasti feriti
Il corteo è partito questo pomeriggio da Niscemi, dove sono confluiti attivisti provenienti da tutta la Sicilia per marciare verso la base militare del Muos situata in contrada Ulmo. Nei giorni scorsi la Questura aveva vietato la manifestazione ma successivamente aveva chiesto una modifica del percorso del corteo, vietando che la manifestazione sfilasse all’interno della Sughereta per ragioni di sicurezza.
La decisione decisamente poco credibile avanzata dalla Questura era dovuta al fatto che “in occasione della precedente manifestazione del 9 agosto scorso l’Ispettorato delle Foreste rappresentò una serie di problematiche relative alla sicurezza del sito per i manifestanti. In particolare, che il tracciato del corteo si era snodato lungo sentieri angusti e totalmente circondati da invalicabile vegetazione arborea e cespugliosa di varia altezza, che un innesco incendiario, anche di piccole dimensioni, avrebbe gettato nel panico centinaia di persone”. (?!)
Gli attivisti del movimento No Muos avevano proposto un percorso alternativo per raggiungere il cancello 4. Una modifica in parte non accolta dalla Questura che ha chiesto ai manifestanti di fermarsi in contrada Polo senza proseguire oltre. La reazione del movimento No Muos non si è fatta arrendere: “Non arretriamo – hanno spiegato gli attivisti – , anzi rilanciamo al mittente il divieto e torniamo a ribadire che il corteo parte dalla Sughereta. Perchè il territorio è di chi lo vive e il principio di autodeterminazione dei popoli è un valore che non ha bisogno di permessi e autorizzazioni. Non ci permettono di arrivare ad un punto in cui le parabole sono visibili e ci obbligano a lasciare le auto a sette chilometri dal luogo del concentramento, dando vita in sostanza ad un altro corteo”.
da contropiano
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