Ora tocca agli impiegati….spettatori della guerra agli operai

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Il mondo del lavoro sta cambiando e con esso anche la giurispudenza giuslavoristica. Inutile ripeterlo ma il diritto del lavoro dipende dai rapporti di forza, non a caso le conquiste sono arrivate dopo cicli di lotte e di alta conflittualità mentre nei periodi di stasi , e di concertazione, le sentenze sfavorevoli ai lavoratori non si contano piu’.

Alcune recenti sentenze fanno rabbrividire, si va dalla facoltà di licenziamento, in caso di esuberi e ristrutturazione, del personale ormai vicino alla pensione, all’obbligo di fedeltà alla azienda che sta colpendo con licenziamenti le avanguardie nei luoghi di lavoro, fino ai licenziamenti di chi avendo gravi patologie viene privato dell’elementare diritto alla conservazione del posto. Perfino la tutela della maternità e della paternità sono diventate una variabile dipendente dalla volontà dell’impresa, a forza di considerare i diritti in termini astratti o solo afferenti alla sfera civile si sono perse per strada le caratteristiche sociali e le loro ricadute sulla vita di tanti uomini e donne.

Gli avvocati del lavoro, dalla fine dell’art 18 al jobs act, hanno subito un attacco feroce da cui non si sono ripresi, la Giurisprudenza si muove ormai sempre piu’ in linea con gli interessi padronali, quanto rimaneva del vecchio diritto del lavoro è stato seppellito dalle clasuole risarcitorie e dall’onere del lavoratore di dovere dimostrare la sua innocenza in sede di tribunale dove chi ha delle colpe, i padroni, vestono i panni delle vittime.

Pensiamo ad esempio agli autisti per i quali i tempi di attesa delle operazioni di carico e scarico vengono sovente considerati non tempo di lavoro, ricordiamoci del lavoro a casa che impone disponibilità e connessione quasi 24 H al giorno.

Nel frattempo le mutazioni del lavoro sono in continua evoluzione, recentemente Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo su impiegati e quadri nell’era del lavoro 4.0. A parlarne è la Fim Cisl che sappiamo essere il cavallo di troia dentro il sindacato confederale per imporre le posizioni padronali. L’inchiesta è nata dalla collaborazione della Cisl con l’area dei quadri del gruppo Fca e ha come scopo l’affermazione di una nuova tipologia contrattuale: il contratto ibrido, formato da una parte decisa a livello collettivo e un’altra invece frutto della contrattazione individuale con azienda che sappiamo essere una contrattazione sfavorevole perchè nasce dalla debolezza del singolo rispetto al datore di lavoro.

Con la scusa delle trasformazioni nel mondo del lavoro si vuole imporre il nuovo modello contrattuale per indebolire, anzi riscrivere, il contratto nazionale ma soprattutto colpire il potere di contrattazione . Non ci sembra casuale la scelta della Fca, una azienda modello per i padroni tra reparti confino (innumerevoli volantini sindacali ne parlano) , delocalizzazioni e ampio ricorso alla cassa integrazione. Dopo il wcm e la metrica del lavoro cosa ancora dobbiamo attenderci? L’idea è quella del lavoratore connesso con l’azienda ad ogni ora del giorno, con un salario collegato alla misurazione dei risultati ottenuti, il salario si trasforma cosi’ nella variabile dipendente dai profitti.

Si va imponendo un nuovo sistema aziendale: l’impiegato responsabile è quello che si porta il lavoro a casa e non cessa ogni attività con la uscita dalla fabbrica o dall’azienda che sia . In questa ottica occorre incentivare, anche se con le briciole, la disponibilità, accrescere l’orgoglio di appartenenza ad una azienda (e chi non è fedele, anzi succube, o non rispetta i codice etici viene cacciato via)

Il sistema identitario si avvarrà degli strumenti informatici attraverso i quali sarà piu’ facile controllare il singolo lavoratore e piegarlo ai voleri aziendali.

E’ in corso una feroce fase di ristrutturazione con l’impiegato che nei prossimi anni subirà, in parte, lo stesso trattamento già riservato agli operai. La ristrutturazione aziendal\capitalista ora investe i quadri dopo avere distrutto migliaia di posti di lavoro tra gli operai. La scelta dirimente da compiere è quella di assecondare i processi di ristrutturazione , per farlo serve costruire un modello nuovo di quadro e di impiegato, disponibile e servile, con parte del salario dipendente dal grado di servitu’

E questa servitu’ si chiama contratto ibrido e, a proporlo sulle pagine de Il sole 24 ore, è la Fim Cisl.

Federico Giusti

14/10/2018 www.controlacrisi.org

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