La lezione di Spataro
La ‘ nuova’ legge sulla legittima difesa è inutile; la linea ‘ anti-, migranti’ del governo sostanzialmente incostituzionale e le reazioni alla sentenza Raggi del tutto ingiustificate: sia quelle di chi pensa a leggi “speciali” per limitare la libertà di stampa, sia di chi parla di giudici condizionati dal clima politico.
Parole del procuratore di Torino Armando Spataro, che non solo non si tira indietro ma affronta di petto i nodi più delicati della vita politica del paese. A cominciare proprio dalla questione migranti, vero e proprio cavallo di battaglia della parte leghista del governo e terreno di scontro asprissimo tra Roma e Bruxelles.
Sulla questione migranti, spiega infatti Spataro, «sono in ballo diritti fondamentali, norme internazionali e carte dei diritti che prevedono un dovere di solidarietà». Perché la «solidarietà – spiega ancora Spataro, stavolta citando Rodotà – non è un sentimento ma un diritto da parte di chi la invoca e un dovere da parte di chi deve riconoscerla».
«Il problema che sembra emergere – continua Spataro sembra quello di impedire quanto più possibile gli ingressi dei migranti che cercano una vita dignitosa o sbarazzarsi di quelli che già ci sono». Una linea che è agli antipodi con i nostri valori perché, spiega il magistrato torinese, «abolire la protezione umanitaria è incostituzionale».
Poi Spataro affronta la vicenda della sindaca di Roma Raggi. Ovviamente non entra nel merito: «Del processo non conosco neanche una riga», ammette; però ha molto da dire sulle polemiche successive l’assoluzione: «Dopo la sentenza di assoluzione della sindaca di Roma, ho notato due tipi di reazioni. Entrambe anomale. La prima basata su insulti nei confronti dei giornalisti e ipotesi di interventi legislativi punitivi, e questo mi pare francamente incredibilie in una democrazia in cui la stampa ha un ruolo fondamentale». Ma la seconda critica Spataro la riserva a chi, dall’altra parte della barricata, ha mosso perplessità nei confronti dei giudici, arrivandone a mettere in dubbio la terzietà: «Qualche commentatore ha provato a insinuare dubbi sulla sua terzietà del giudice. Ma scherziamo? Se qualcuno ha fatti specifici da addurre lo dica, altrimenti si taccia».
La preoccupazione di Spataro è quella che il Paese si trovi impantanato in un nuovo scontro tra politica e magistratura: «Non si rappresenti la giustizia a orologeria, abbiamo visto già tutto questo…. ». E poi: «Ci vorrebbe più calma e freddezza». L’ultimo punto affrontato da Armando Spataro riguarda la legittima difesa. Anche qui il procuratore non si tira indietro e boccia senza appello la legge presentata dalla maggioranza: «É assolutamente inutile, impraticabile», dice. «La giurisdizione vigente già prevede di vagliare e considerare tutto, anche lo stato d’animo di chi subisce un delitto a cui, poi, reagisce. E se con un intervento innovativo si vuole evitare l’indagine per cui mai può essere punita la reazione di chi reagisce solo perché il suo stato d’animo è agitato, ecco, questo è veramente grave». In effetti l’articolo 2 delle legge passata qualche settimana fa al Senato, fa proprio riferimento al principio del «grave turbamento» come causa di non punibilità per chi si difende in casa. Un punto sul quale si sono concentrate le critiche di numerosi giuristi.
13/11/2018 http://ildubbio.news
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