No Muos, No Tav.

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MANIFESTAZIONE   8 DICEMBRE   2018    A   NISCEMI

ORE 15  A  MARINUZZA (LARGO SPASIMO)

La gestione della crisi economica e sociale continua a produrre effetti  devastanti: gli ultimi dati dell’Istat ci parlano di aumento della disoccupazione e della precarietà; la povertà resta uno dei problemi centrali da affrontare seriamente.

Le scelte neoliberiste portate avanti in questi anni di privatizzazioni, liberalizzazioni e esternalizzazioni hanno aggravato la situazione.

Al malessere sociale le classi dirigenti rispondono con l’appoggio a regimi neo-autoritari che favoriscono il diffondersi di nuove forme di fascismo e nazismo, e con la realizzazione di grandi inutili opere pubbliche, dalla Tav Torino-Lione alla Tap, funzionali solo all’arricchimento delle oligarchie imprenditoriali nazionali ed europee.

Contro questo stato di cose, l’8 Dicembre saremo in piazza, a Niscemi, come a Torino e in Puglia.

Contro il liberismo antisociale del governo Conte e della UE, contro il razzismo di Salvini, per contrastare la tendenza alla guerra, voluta dalla potenza USA.

La Sicilia è un punto logistico militare strategico per gli USA che gestiscono direttamente e indirettamente, tramite la NATO, le basi militari presenti nella nostra regione, per controllare e ricattare i paesi dell’area, indifferenti ai danni ambientali, sociali ed economici che arrecano alla nostra popolazione.

Il governo del “cambiamento” dei M5S invece di essere conseguente con i propositi espressi nel passato e in campagna elettorale non mette in discussione  il MUOS, non riduce le spese militari, non rivede il programma di acquisto dei cacciabombardieri F35.

Nello stesso tempo il M5S vota una legge sulla sicurezza e immigrazione voluta dalla Lega di Salvini che è disumana, razzista, repressiva delle lotte sociali, odiosa verso i ceti più poveri, anti costituzionale e il Presidente della Repubblica la ratifica senza neanche un sussulto.

La chiusura dei porti ai naufraghi e ai profughi, il loro sequestro legittimato da alcuni settori conservatori della magistratura, la decisione  di non partecipare al Global Compact, indicano il nemico  negli ultimi, nelle vittime della fame e delle guerre, costretti alla clandestinità e al lavoro schiavistico, invece che nei grandi gruppi economici e nelle banche che, tra speculazioni finanziarie e privatizzazioni, si stanno arricchendo a danno dei lavoratori.

Smantellare il MUOS è una necessità: perchè va tutelata la salute dei cittadini e dei territori, va salvaguardato l’ambiente naturale, va rispettato l’art. 11 della costituzione, va garantita la legalità contro le illegittimità amministrative e contro gli interessi delle cricche affaristico-mafiose, vanno investite le risorse per i servizi sociali pubblici e gratuiti, per lavoro pulito e reddito giusto.

Il MUOS non è un semplice radar, apparecchio di difesa, ma uno strumento di morte e di militarizzazione del Mediterraneo.

L’8 dicembre  Rifondazione comunista sarà a Niscemi, anche nel ricordo del compagno Salvatore Cilio, recentemente scomparso, uno dei promotori della decennale  lotta contro il MUOS, iniziata nel lontano 1990 e continuata con coerenza contro la complicità delle forze politiche di centrodestra e di centrosinistra.

4/12/2018 www.rifondazione.it

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