Si scrive acqua, si legge democrazia
Il Partito Democratico, infatti, da sempre osteggia l’attuazione della volontà popolare espressa con i referendum del 2011 e attraverso la sua azione ha reiteratamente contribuito a bloccare l’approvazione della legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico, depositata con oltre 400.000 firme nel lontano 2007.
Sono anni che il PD si è reso responsabile di un vero e proprio vulnus democratico svilendo strumenti di partecipazione garantiti dalla Costituzione come il referendum e la legge d’iniziativa popolare.
Ancora oggi la legge per l’acqua pubblica rimane sepolta in un cassetto della Commissione Ambiente della Camera. Contro l’acqua pubblica si è formato un unico grande fronte, su ispirazione delle multinazionali dell’acqua, a partire dal Partito Democratico e che mette insieme Lega, Forza Italia, Italia Viva e Fratelli d’Italia.
Questa mattina abbiamo voluto denunciare le gravi colpe del PD andando a cantare al Nazareno la celebre canzone “Lella” leggermente rimodulata: Te l’aricordi la democrazia / 9 anni fa te l’amo fatta vede / Quann’è che l’acqua pubblica amo scelto / te la ricordi poi che era sparita / quanno che da ‘na legge popolare / avete fatto impicci a non finire / ’che ve piaceva più quella privata / e te lo voglio di’ che sei stato te / e so’ 15 anni che / chiedemo l’acqua pubblica … #PDsveglia, st’acqua pubblica ce l’hai fatta evaporà
Consapevoli che, almeno in questa legislatura, le responsabilità sono comuni a tutte le forze politiche di maggioranza, domani, sabato 22 febbraio, alle 11.00 saremo a Genova dove in quel di S. Ilario restituiremo a Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, la prima stella dell’acqua pubblica che i grillini hanno colpevolmente lasciato alla deriva delle logiche politiche e speculative senza aver dimostrato, in questi due anni, la reale volontà di imporre la legge per la ripubblicizzazione come priorità dell’azione di governo.
Oggi ci ritroviamo in una situazione che rischia di precipitare nel vuoto.
Infatti la mancanza di investimenti sulla rete, la carenza idrica, i grandi interessi economici, l’accaparramento delle fonti da parte delle grandi multinazionali, impediscono, di fatto, a centinaia di migliaia di persone di avere un servizio idrico regolare.
Per noi nessuno deve restare indietro, l’approvazione della legge d’iniziativa popolare permetterebbe una gestione pubblica e partecipativa (mediante azienda speciale e azienda speciale consortile), attraverso la concretizzazione di un modello innovativo, efficace, efficiente, industriale, ma allo stesso tempo pienamente democratico, rispettoso dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, con tariffe eque per tutti, senza sprechi né profitti per le multinazionali.
Basta rinvii e tatticismi, le forze politiche e il Parlamento si assumano le proprie responsabilità e procedano celermente alla discussione della nostra proposta di legge fino all’approvazione senza stravolgimenti.
#PDsveglia: si scrive acqua, si legge democrazia
Roma, 21 Febbraio 2020.
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