“Il Muos fa male. Non lo installate”. Parola di scienziati.
Il rischio Muos è ”rilevante” per gli abitanti di Niscemi ”dal punto di vista dei campi elettromagnetici. Ne sconsigliamo l’installazione”. E’ questa la posizione espressa in un Rapporto di oltre 170 pagine elaborato da un gruppo di scienziati tra i quali Massimo Zucchetti, professore di protezione delle radiazioni del Politecnico di Torino. Il Rapporto è stato presentato in commissione Sanità al Senato a marzo dello scorso anno e va nella stessa direzione del giudizio espresso oggi dal Tar di Palermo, che ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi (Caltanissetta) contro la realizzazione del Muos, poiché il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini.
Il Muos, il nuovo sistema di comunicazione satellitare globale del dipartimento della Difesa Usa, (Mobile User Objective System) è costituito da cinque satelliti e quattro stazioni terrestri (Chesapeake in Virginia, Wahiawa alle Hawaii, Geraldton, nell’ovest dell’Australia, e Niscemi in provincia di Caltanissetta). I primi tre siti sono già operativi, quello siciliano invece è in fase di completamento.
Il Rapporto fa riferimento a quattromila studi sperimentali che riportano effetti a medio e a lungo termine dei campi elettromagnetici. Per questo, come già sottolineato da Zucchelli, ”e’ necessaria una valutazione predittiva per il Muos secondo le norme Cei previste dalla legge italiana, mentre non vale fare riferimento alla legge Usa che e’ meno restrittiva”.
Netta la conclusione del gruppo di scienziati che ha redatto il Rapporto, secondo i quali il Muos ricade in un contesto di ”grave inquinamento ambientale, che non può essere ulteriormente inquinato con altre installazioni”. Di parere opposto, invece, sono gli esperti dell’Istituto superiore di sanità che, come quelli dell’Istituto superiore per per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), ritengono invece che non ci siano pericoli per la salute poiché le emissioni elettromagnetiche non superano i limiti di legge.
Fabrizio Salvatori
13/2/2015 www.controlacrisi.org
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