Erdogan continua a massacrare civili nel nord della Siria con complicità di Nato e UE
“Riceviamo e immediatamente diffondiamo la denuncia che arriva dal partito dell’opposizione democratica e di sinistra HDP – dichiara il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo – sul nuovo massacro di civili perpetrato dall’esercito del fascista Erdogan nel nord della Siria. Come segnalano i nostri compagni dell’HDP colpiti da una repressione durissima con migliaia di arresti la Turchia fa parte della Nato e del Consiglio d’Europa ma nei suoi confronti l’alleanza atlantica, il COE, i governi europei e gli USA fanno finta di non vedere e sentire. L’attenzione degli stessi media è ormai lontana dal Rojava ma continua l’illegale invasione turca della Siria settentrionale e la guerra sporca contro il popolo curdo”.
Comunicato dell’HDP su un ennesimo massacro di civili perpetrato dall’Esercito Turco Army a Manbij, Siria settentrionale di Feleknas Uca e Hi?yar Özsoy Co-portavoce di HDP per relazioni internazionali
“30 luglio 2020. Altri sei curdi civili uccisi in un attacco turco transfrontaliero nella Siria settentrionale.
In una precedente dichiarazione del 29 giugno 2020, avevamo attirato
l’attenzione sulle vittime civili curde causate da attacchi aerei turchi
nella Siria settentrionale e nell’Iraq settentrionale.Quindi abbiamo
fornito i dettagli di 11 civili curdi uccisi dagli attacchi
dell’esercito turco nelle ultime due settimane di giugno. Abbiamo anche
sottolineato che la Turchia, in quanto membro della NATO, delle Nazioni
Unite e del Consiglio d’Europa (CoE), aveva sistematicamente messo in
atto i suoi attacchi illegali ai curdi in Iraq e Siria in parallelo con
la sua campagna repressiva sulla questione curda in patria.
Ci sono notizie su altri civili curdi vittime, questa volta dalla città di Manbij, nel nord della Siria.
Secondo vari media curdi, il 28 luglio 2020, attacchi aerei turchi hanno
preso di mira i villaggi di Qort Wêran e Wîlanlî nel nord-ovest di
Manbij. La famiglia Diyab è stata colpita. 6 membri della famiglia sono
stati uccisi e altri 6 feriti. I nomi di cinque civili uccisi sono:
Eliya Diyab (60), Fatime Mexlûf (35), Faris Diyab (13), Xifran Diyab (7)
e Cemîle Diyab (11). Mehmud Diyab (7) e Ehmed Diyab (12) sono stati
gravemente feriti; entrambi hanno subito interventi chirurgici, ma
rimangono in condizioni critiche.
Il governo turco continua a uccidere i civili curdi con impunità e con
il pretesto di “combattere il terrorismo” nelle operazioni
transfrontaliere. Sebbene un paese membro della NATO e del Consiglio
d’Europa abbia l’obbligo di conformarsi al diritto internazionale, la
Turchia non si astiene dal compiere attacchi disumani contro i civili.
Una delle ragioni dell’audacia della Turchia nello sfidare il diritto
internazionale è il silenzio generalizzato di istituzioni internazionali
come la NATO e il COE, di cui la Turchia è uno stato membro. Ancora una
volta, invitiamo la comunità internazionale, in particolare le autorità
della NATO, delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa, ad agire
immediatamente contro i massacri civili perpetrati dall’esercito turco e
dalle sue varie forze per procura in Iraq e Siria”.
More civilian Kurds killed. This time in Manbij
30/7/2020 http://www.rifondazione.it
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