Venezuela: Uno sguardo settimanale

L’aspettativa di questa settimana era relativa ai possibili cambiamenti nelle operazioni politiche del governo statunitense rispetto al Venezuela ma, alla fine, non si sono viste novità; intanto, la dinamica politica continua a essere segnata dalle azioni dell’Assemblea Nazionale. In questa nota commenteremo queste e, brevemente, altre questioni.

La stessa politica e l’attesa per i cambiamenti nel metodo.

Prima di concludere il suo mandato, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che eviterebbe, per diciotto mesi, l’estradizione dei Venezuelani e delle Venezuelane che al 20 gennaio si trovano in una situazione migratoria irregolare in territorio statunitense; in precedenza l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro statunitense ha inserito nella sua lista nera diverse persone e organizzazioni per avere realizzato operazioni commerciali con entità che in Venezuela tentano di aggirare le misure che impediscono di commercializzare petrolio imposte unilateralmente contro il nostro Paese. Con questi gesti è terminata l’amministrazione di Trump che, rispetto a quelle precedenti, è stata più aggressiva.

A oggi non vi sono ragioni né indizi per pensare che la politica dell’esecutivo statunitense verso il Venezuela e il suo governo cambi e, su questo, gli analisti sono concordi ma, come ho già indicato, si attende l’annuncio delle misure che segneranno la sua azione. Vi sono aspettative nell’opposizione al chavismo che si trova in Venezuela e in quella che si gode i suoi “esili” dorati, poiché il loro futuro sarà segnato da queste misure concrete; per ora, non vi sono dichiarazioni precise, ma possiamo segnalare alcuni fatti.

Il Segretario di Stato, Antony Blinken, nominato da Joe Biden, ha dichiarato in un’udienza al Congresso nordamericano che continueranno ad appoggiare Juan Guaidó, i deputati dell’opposizione che hanno concluso la loro legislatura, le “sanzioni” e i Paesi della regione loro alleati per danneggiare la rivoluzione bolivariana. Al giuramento di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti d’America ha assistito Carlo Vecchio, che è stato designato ambasciatore da Juan Guaidó.

Di fronte al nuovo governo statunitense, il presidente Maduro ha aperto la possibilità di dialogo, come già aveva fatto più volte con l’amministrazione Trump, senza risultati pubblici; ha dichiarato di “essere pronto a voltare pagina”.

Intanto, nel Parlamento Europeo, grazie all’appoggio di organizzazioni di destra ed estrema destra, è stata approvata una risoluzione che invita il Consiglio e gli Stati membri a continuare a riconoscere Juan Guaidó come presidente, oltre all’implementazione di altre misure coercitive; al termine della scorsa legislatura, il cancelliere europeo Borrel aveva ratificato la posizione contro le autorità venezuelane, ma da quel momento si è evitato di rivolgersi a Guaidó come presidente e si è invitato il nuovo presidente statunitense ad aprire la via del dialogo rispetto alla situazione venezuelana.

Sulla dinamica parlamentare nell’Assemblea Nazionale.

Questa settimana la piattaforma Twitter ha sospeso l’account dell’Assemblea Nazionale in carica, senza fornire alcuna ragione, mentre l’account gestito dall’assemblea uscente continua a essere attivo: l’ennesima prova delle ingerenze delle corporation nella vita politica dei Paesi.

È stata resa nota la composizione definitiva delle commissioni permanenti e speciali dell’Assemblea Nazionale e alcune di esse hanno già iniziato le loro attività. In particolare ne spiccano due, la prima è quella speciale incaricata di indagare sulle presunte irregolarità commesse dalle giunte dirigenti dell’Assemblea Nazionale nel periodo 2016 – 2021 e sui danni da esse provocati alla Repubblica; a questo proposito, il presidente dell’Assemblea Nazionale ha denunciato che Juan Guaidó è coinvolto in un negoziato su un debito che la Repubblica del Paraguay ha nei confronti del Venezuela, negoziato nel quale, in cambio di una sostanziale riduzione dello stesso, Guaidó e i suoi collaboratori riceveranno una commissione.

La seconda commissione speciale che ha avuto rilievo sui media è quella incaricata di sviluppare il processo di designazione dei nuovi membri del Consiglio Nazionale Elettorale; ricordiamo che i rettori attuali sono stati designati dal Tribunale Supremo di Giustizia quando si è constatata l’omissione legislativa nel periodo appena concluso. A questo proposito sono stati pubblicati i requisiti richiesti ai cittadini che si candidano per diventare uno dei dieci membri della società civile che devono comporre la Commissione ed è anche iniziato il processo per le candidature.

Infine, è utile segnalare che l’Assemblea Nazionale martedì scorso ha approvato all’unanimità un accordo per la liberazione di risorse finanziarie illegalmente sottratte, le quali permetteranno al Paese di effettuare le vaccinazioni contro il Covid-19.

La situazione del Covid in Venezuela.

Abbiamo concluso la settimana di quarantena radicale nel quadro dello schema che il governo bolivariano denomina 7 x 7, nella quale operano solo i settori essenziali; nella città nella quale abito, Maracaibo, si è notato un maggiore controllo delle autorità per fare rispettare le restrizioni, dopo un periodo di ampia tolleranza rispetto alle violazioni.

In questo quadro, il governo bolivariano ha annunciato che nelle settimane di flessibilizzazione sarà autorizzato lo svolgimento di attività culturali e ricreative come i cinema, purché siano implementate le misure di biosicurezza indicate dalle autorità sanitarie.

Questa settimana ha fatto notizia anche la donazione di 140 tonnellate di ossigeno realizzata dal governo bolivariano per aiutare ad affrontare la crisi sanitaria che si vive a Manaus, generata dall’incremento di pazienti affetti da Covid-19 che hanno bisogno di respirazione assistita. L’operazione è stata coordinata dalla cancelleria venezuelana e condotta dal Governatorato dello Stato di Bolívar, confinante con questa zona del Brasile; la risposta dell’esecutivo brasiliano guidato da Bolsonaro è stata ridicolizzare questo gesto di solidarietà del governo venezuelano, mentre l’ex presidente Lula Da Silva ha pubblicamente ringraziato il presidente Maduro a nome del popolo brasiliano.

Quanto agli indicatori, al 23 del mese corrente, nel nostro Paese le autorità riportano 6.667 casi attivi e che il tasso di guarigione è del 94%, pertanto il numero di positivi sale a 123.245. I decessi sono stati 1.142. È importante specificare che nell’ultima settimana la media giornaliera di diagnosi positive ha superato i 500 casi e che è aumentato anche numero giornaliero di decessi; a questo proposito, preoccupa il fatto che in questa parte iniziale dell’anno sono morte a causa del Covid 110 persone, quasi il 10% del totale registrato nell’intero 2020.

Brevi:

  • Il tribunale di Capo Verde presso il quale è in corso la causa per la richiesta di estradizione di Alex Saab, uno degli alleati del governo bolivariano del settore privato, gli ha concesso gli arresti domiciliari a causa dello stato di salute del detenuto. Il governo bolivariano porta avanti un’intensa attività diplomatica per ottenere la liberazione di Saab, che è stato riconosciuto come inviato speciale.
  • In campo economico, continua la rapida svalutazione della moneta venezuelana, il bolívar, che questa settimana ha raggiunto l’80% da inizio anno; questa dinamica continua a polverizzare i salari dei lavoratori.
  • Riguardo la controversia di confine con la Guyana, la vicepresidente esecutiva della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Delcy Rodríguez, giovedì scorso ha comunicato l’inizio della consultazione popolare con tutti i settori del Paese al fine di articolare congiuntamente azioni legali sul diritto del Venezuela sul territorio dell’Esequibo; inoltre, la funzionaria ha comunicato che la Corte di Giustizia Internazionale ha accettato la richiesta del Venezuela di posticipare la prossima udienza alla fine di febbraio.

Jesús A. Rondón
Traduzione per Lavoro e Salute a cura di Gorri

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