Blockupy Frankfurt, la marea antagonista fa tremare i vetri della nuova sede della Bce

Auto della polizia incendiate e decine di feriti. Le immagini che hanno fatto il giro dei mass media internazionali, accompagnate dalla notizia delle centinaia di fermi, tra cui anche un bel gruppo di italiani (poi rilasciati), non raccontano per bene il risultato politico che Blockupy Frankfurt ha ottenuto oggi in Germania. Cinque cortei contro l’austerità arrivati a lambire la nuova sede della Bce, per la quale si sono spesi la bellezza di un miliardo e trecento milioni, hanno trasformato l’ordinatissimo centro finanziario tedesco nella piazza della rivolta europea dei popoli.
Mario Draghi, il presidente della Bce, arrivato in elicottero, ad un certo punto del suo discorso inaugurale è addirittura costretto dagli eventi a rivolgersi direttamente alla “richiesta di cambiamento” espressa dai manifestanti.

“E’ giunto il tempo di agire”, recitava da alcuni giorni il sito di Blockupy, una rete europea di movimenti sociali che promette “resistenza nel cuore del regime della crisi europea”. 90 organizzazioni della società civile, la sinistra di Syriza, Podemos, Die Linke e per l’Italia Sel e Rifondazione, la Brigata Kalimera e anche la Fiom, riescono a mobilitare decine di migliaia di persone. C’è anche l’icona no-global Naomi Klein, che rimprovera il “vandalismo planetario” della Bce e i danni ambientali del capitalismo. Gli attivisti riescono anche a scalare e appendere lo slogan ‘Il capitalismo uccide’ sul grattacielo della nuovissima Skyper Tower, avvicinandosi alla sede, protetta dalle barricate, di Deutsche Bank.La reazione della polizia è stata molto dura. Non solo hanno usato pesantemente gli idranti e risposto con lacrimogeni e spray al peperoncino ma anche effettuato 350 fermi e procurato diverse centinaia di feriti. La protesta è arrivata fino al lato opposto all’enorme piazzale degli ex mercati generali che ora ospitano il nuovissimo grattacielo della Bce, praticamente a 10 metri dal cancello più esterno.

«Oggi straordinaria giornata di mobilitazione a Francoforte: migliaia di attivisti e militanti da tutta Europa hanno fatto sentire le ragioni del NO all’austerità e della necessità di cambiare radicalmente il ruolo della BCE, manifestando in città e nei pressi della Eurotower – dice la deputata Eleonora Forenza in una nota -. Le forze dell’ordine hanno identificato, senza alcuna reale motivazione, molti manifestanti italiani, che infatti sono stati tutti rilasciati>.
Impossibile, per Draghi, non tener conto delle proteste: pur rivendicando l’attivismo della Bce contro la crisi, il presidente della Bce promette di “ascoltare molto attentamente” e chiede che l’efficienza economica sia accompagnata da equità e maggiore solidarietà “Non c’è Paese al mondo che riesca a prosperare isolato dalla globalizzazione”, ribatte Draghi, rinviando al mittente l’idea di ri-nazionalizzare le economie e spingendo invece per più completare il progetto dell’euro con più integrazione economica e istituzionale: e chissà che non si stia rivolgendo a molti governanti, prima ancora che agli attivisti di Blockupy.
“L’ondata repressiva alla quale abbiamo assistito stamattina – afferma Guido Cioni, membro dell’Esecutivo Nazionale della Rete della Conoscenza, che ha partecipato con Link e Unione degli studenti – e componente della delegazione partita in Germania – e’ stata impressionante: centinaia di arresti preventivi hanno sostanzialmente negato il diritto di manifestazione di molti cittadini europei. Questa condotta e’ particolarmente odiosa soprattutto se consideriamo l’ipocrisia di Mario Draghi, che proprio stamattina ha dichiarato che l’istituzione della quale e’ a capo ‘ascoltera’ i cittadini’. Non e’ certo avvallando la repressione che si colma il gap di democrazia a livello europeo, gap del quale la BCE e’ una delle massime espressioni”.

Fabrizio Salvatori

18/3(2015 www.controlacrisi.org

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