Venezuela: uno sguardo settimanale

Lo Stato venezuelano dichiara di aver il controllo assoluto della zona di frontiera con la Colombia, dove alcune settimane fa gruppi irregolari di quest’ultimo Paese hanno intrapreso azioni vilente contro strutture civili e hanno provocato lo sfollamento di parte della popolazione; parallelamente, la cancelleria venezuelana denuncia gli interessi ai quali risponde il governo colombiano con la sua inazione. Sul piano sanitario, il governo bolivariano sta rivelando le iniziative e i risultati ottenuti affinché la popolazione venezuelana acceda ai vaccini contro il Covid-19, tra i quali vi sono l’accesso al Fondo Globale di Accesso per i Vaccini Covid-19 e la produzione del vaccino cubano Abdala, mentre si allentano le restrizioni sanitarie per la settimana in corso.

Il Venezuela accede al Fondo di Accesso Globale per i Vaccini Covid-19 e vuole produrre il vaccino cubano Abdala.

Finalmente il Venezuela avrà accesso al Fondo di Accesso Globale per i Vaccini Covid-19, il Covax, come annunciato dal presidente Nicolás Maduro alla vigilia della settimana appena iniziata, nella quale sono state autorizzate attività diverse da quelle essenziali, dopo una quarantena radicale di tre settimane. Dopo un periodo di negoziati che ha riguardato il governo bolivariano, l’opposizione venezuelana guidata da Juan Guaido, l’Organizzazione Panamericana della Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il presidente Maduro comunica che il Venezuela potrà accedere al Fondo, poiché è stato pagato il 50% della somma che permetterà l’arrivo di undici milioni di dosi, che rappresentano circa il 20% di quelle necessarie alla popolazione venezuelana. Maduro ha comunicato che il pagamento è stato realizzato con risorse che si trovavano sequestrate dall’opposizione venezuelana guidata da Juan Guaido, mentre questi, poco prima, aveva riconosciuto di avere fatto la sua parte per accedere al Fondo.

Il Venezuela ha intrapreso una strategia per acquisire vaccini che si caratterizza per la diversificazione dei fornitori, oltre ad avere concluso negoziati con la Repubblica Popolare Cinese, con la Federazione Russa e, ora con il Fondo.  Questa settimana, la vicepresidente esecutiva Delcy Rodríguez ha comunicato che, dopo un lavoro congiunto con una delegazione cubana, si è stabilito che nel Paese vi sono le condizioni per la produzione del vaccino Abdala che, in questo momento, si trova nella fase tre della sperimentazione.

Settori imprenditoriali venezuelani hanno insistito con il governo bolivariano affinché sia permesso ai privati di importare vaccini, presumibilmente per distribuirli tra lavoratori e lavoratrici; questa iniziativa, avallata da Guaido, è un meccanismo occulto per la privatizzazione di questo bene, essenziale in tempi di pandemia.

In quest’ultima settimana è iniziata la vaccinazione delle persone della terza età; la convocazione presso i centri vaccinali è trasmessa attraverso il sistema Patria, che è il meccanismo utilizzato dal governo bolivariano per realizzare gran parte della sua politica sociale. Diversi media hanno riferito di vaccinazioni in città come Caracas e Maracaibo.

Il ministro della salute venezuelano comunica che nel Paese vi sono ottocentomila dosi di vaccino, provenienti dai laboratori di Cina e Russia; con queste dosi è stato vaccinato personale sanitario di prima linea (si stima circa duecentomila persone), personale strategico governativo, insegnanti e, ora, persone della terza età.

Sul piano economico, il presidente Maduro ha annunciato, per alleviare gli effetti della pandemia sulla popolazione e sulle piccole imprese, una serie di misure tra le quali un bonus per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore privato dell’economia e per i lavoratori in proprio: si stima che questa misura favorirà sei milioni di lavoratori e lavoratrici; inoltre, è prevista l’implementazione di altre misure per le imprese, come la proroga del divieto di eseguire pignoramenti a fronte di debiti non saldati o sfratti forzosi da immobili abitati da famiglie o che ospitano piccole o medie imprese. È prevista anche l’esenzione per quest’anno da tasse notarili e imposte sul reddito per nuove piccole imprese; infine, il presidente Maduro ha prorogato il decreto che blocca i licenziamenti fino al 31 dicembre 2022, il che tende a garantire la stabilità dei salariati e delle salariate.  .

In termini epidemiologici, la media giornaliera di nuovi casi positivi al Covid-19 si è stabilizzata, non così il numero dei decessi che, questa settimana, ha toccato il massimo dall’inizio della pandemia, con venti morti in un giorno. A domenica 12 aprile, le autorità governative comunicano di avere diagnosticato 174.887 casi, dei quali 15.623 sono attivi, il che indica che il 10% del totale si mantiene attivo. I decessi sono in totale 1.778.

Infine, riportiamo che il Venezuela ha continuato a fornire ossigeno a diversi Stati del Brasile e ora, secondo quanto comunicato dal cancelliere Jorge Arreaza, è giunta una richiesta dai governatori peruviani delle province di Junín, Tumbes e Lambayeque per un sostegno logistico che consenta di rafforzare la lotta contro il virus nei loro territori, mentre la cancelleria peruviana ha rifiutato l’offerta del governo venezuelano di vaccinare il personale diplomatico di questo Paese che si trova in Venezuela.

Controllo assoluto della frontiera meridionale con la Colombia e denuncia del governo colombiano alle istanze internazionali.

Le autorità venezuelane riferiscono di avere il controllo della zona di frontiera con la Colombia, nello Stato di Apure; questa settimana, la Forza Armata Nazionale Bolivariana continua a dare conto dello smantellamento della logistica e di infrastrutture per il traffico di droga nella zona, tra le quali sono vi sono anche velivoli e, inoltre, si sta sminando la zona per garantire la sicurezza degli abitanti.

Una delle precisazioni fondamentali presentate dalle autorità venezuelane riguarda il numero degli sfollati che, secondo il governo colombiano, ammonta a seimila persone, ma queste cifre sono incerte perché all’Istituto Nazionale di Statistica ne risultano registrate nella zona non più di quattromila; in merito, il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza ha denunciato che il governo colombiano tenta di gonfiare le cifre per ottenere più fondi, con il pretesto dell’aiuto umanitario.

Pertanto, negli ultimi giorni è stata avvita un’offensiva sul terreno diplomatico per disvelare il ruolo del governo colombiano nelle azioni di destabilizzazione del Venezuela.

Una delle iniziative è stata la richiesta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di indagare sulle attività dei gruppi armati che dalla Colombia intraprendono azioni violente contro il Venezuela; in particolare, la cancelleria venezuelana ha sottolineato di avere denunciato la criminalità in Colombia fin dal 2008, senza che tale Stato abbia agito di conseguenza. Altra iniziativa è stata la presentazione al presidente del Messico, in qualità di presidente della Comunità degli Stati Latinoamericani e del Caribe (CELAC), di una lettera nella quale lo si invita ad agire per l’apertura di un canale di comunicazione con il governo della Colombia al fine di coordinare azioni per garantire la pace nella regione.

Nel quadro del rafforzamento della presenza dello Stato venezuelano nella zona di frontiera, il Difensore Civico insieme al Pubblico Ministero ha stabilito una Commissione Speciale per l’accoglimento di denunce in materia di Diritti Umani da parte della popolazione di La Victoria, nello Stato di Apure, e per realizzare le indagini sulla presenza di gruppi armati colombiani nella regione.

Brevi:

  • La direzione dell’Assemblea Nazionale venezuelana ha comunicato che non si sono tenute sessioni della plenaria, né delle commissioni permanenti o speciali, salvo in quelle situazioni che, per la loro natura, lo hanno richiesto; tra queste ultime si trova la commissione speciale per la formazione del nuovo Consiglio Nazionale Elettorale, la cui nomina è prevista per la fine di questo mese.
  • Il governo cileno ha avviato la gara d’appalto per diversi voli allo scopo di deportare centinaia di Venezuelani entrati irregolarmente in tale Paese.

Di Jesús A. Rondón

Traduzione per Lavoro e Salute a cura di Gorri

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13/4/2021

N.D.R. L’invio del diario settimanale ha subito un ritardo causa gli impegni dell’autore come Osservatore nello svolgimento delle elezioni in Ecuador e Perù

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