LA QUARANTENA SI PAGA. GOVERNO RIFINANZI COPERTURA
Al Presidente del Consiglio Mario Draghi
Al ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando
Al ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco
L’INPS non potrà erogare l’indennità di malattia ai lavoratori e alle lavoratrici costretti alla quarantena da covid dal primo gennaio del 2021 perché non sono stati stanziati i fondi necessari. Chi viene a contatto con un positivo ed è costretto a osservare un periodo di quarantena non potrà contare sulla copertura previdenziale da parte dell’Istituto. Stessa sorte per lavoratori fragili – immunodepressi, malati oncologici, sottoposti a terapie salvavita, disabili gravi.
È vergognosa questa dimenticanza da parte del governo che non ha rifinanziato la misura che consente di riconoscere a tutte le persone coinvolte la copertura retributiva e previdenziale per l’anno in corso.
Se si impone la quarantena per motivi di salute pubblica, costringendo una lavoratrice o un lavoratore a rimanere in isolamento, non si può farlo a spese di chi è tenuto a rimanere a casa.
Sono passate settimane dal 6 agosto quando l’Inps ha reso pubblico il mancato rifinanziamento da parte del Governo per il 2021. Draghi e i suoi ministri non hanno ritenuto di dover rassicurare milioni di lavoratrici e lavoratori.
È una scelta ingiusta perché sarebbero tantissime/i le lavoratrici e i lavoratori che rischierebbero senza colpa alcuna di trovarsi dimezzata la busta paga; è pericolosa dal punto di vista sanitario perché spingerebbe le persone a non denunciare i contatti con positivi e andare comunque al lavoro per non perdere salario diventando veicoli di diffusione dei contagi.
Noi sottoscrittori chiediamo con forza al Presidente del Consiglio e ai ministri in indirizzo il rifinanziamento immediato dell’indennità per la quarantena da covid anche per il 2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria.
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