Pfizer: vaccini, profitti, licenziamenti
L’azienda farmaceutica Pfizer ha dichiarato che nel terzo trimestre del 2021 ha generato 14 miliardi di profitti in dollari (con un fatturato di 80 miliardi di dollari) dalla vendita dei vaccini contro il COVID-19 e stima di raggiungere i 36 miliardi complessivi entro la fine dell’anno.
Nonostante questi dati così eclatanti, annuncia 130 “esuberi”, e dunque prossimi licenziamenti, presso lo stabilimento Pfizer di Catania.
Il vaccino anti Covid è l’affare più redditizio della storia. Pfizer conquista il mercato, abbatte la concorrenza e accumula fortune mai viste prima. Il governo italiano, davvero prono, si piega ai suoi voleri e alle sue strategie. Per la Pfizer (e le altre multinazionali del farmaco) costruisce interi e nuovi ordinamenti sociali e restrizioni della democrazia. Poi cosa accade? Che come “occhio di riguardo” la multinazionale americana annuncia via Whatsapp, a 130 lavoratori italiani dello stabilimento di Catania, che ogni loro garanzia è finita e possono andare direttamente sul lastrico.
Lo stabilimento di Catania ha avuto in questo periodo “il torto” di produrre farmaci meno richiesti fra il 2020 e il 2019 proprio a causa del Covid che ha fatto esplodere i profitti della multinazionale.
Ricordiamoci che Pfizer ha rifiutato sia di cedere temporaneamente i brevetti sui suoi vaccini che di condividere la tecnologia per la loro produzione.
E’ la brutalità della logica del profitto a tutti i costi.
Ovviamente bisogna dare risposte immediate
Occorre denunciare l’uso assurdo di tipo geo-politico dei vaccini che nulla ha a che spartire con l’applicazione di una scienza medica realmente sociale e non mercantile.
A conferma di ciò ricordiamo che l’EMA (l’Agenzia dell’Unione Europea per la valutazione dei medicinali) continua a non riconoscere in Italia una serie di vaccini prodotti in altre nazioni.
Cosa dicono riguardo a questa strana situazione in essere i vari “Solone”, siano essi ministri, tecnici dell’ITS. o i cento virologi battitori liberi?
Noi siamo convinti che tutto ciò accada per la concentrazione monopolistica che tutto vuole per sé, senza lasciare alcunché agli altri, alla faccia della libera concorrenza tanto decantata dai vecchi e nuovi liberisti.
Si è voluto fare cartello per strozzare qualsiasi concorrenza, in particolar modo se questa viene da Paesi che rifiutano la logica portata avanti delle multinazionali.
Occorre:
– bloccare immediatamente i licenziamenti nello stabilimento di Catania;
– obbligare le grandi aziende farmaceutiche a concedere l’utilizzo dei brevetti dei vaccini in quanto questione di grande impatto sociale;
– porre fine all’ostracismo nei confronti di vaccini prodotti in altri Paesi e già largamente utilizzati;
– denunciare a tutti i livelli la falsità dell’assioma “più produzione uguale a più occupazione”, come dimostrato dagli eclatanti fatti di questi giorni.
Ovviamente stiamo parlando di un programma minimo, ma fondamentale per rilanciare le lotte e creare le condizioni per una medicina realmente sociale e pubblica che garantisca realmente tutti, e in particolar modo le classi più disagiate. Stiamo parlando del diritto sacrosanto alla salute.
Salvatore Fedele
12/2/2022 https://www.labottegadelbarbieri.org
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