Lampade fluorescenti, vietate in Europa ma vendute in Africa
Ciò che fa bene all’ambiente e alla salute degli europei non sembra necessariamente esserlo per il resto del pianeta. Dopo i pesticidi vietati in Europa ma venduti ai paesi terzi, adesso è il caso delle lampadine fluorescenti. Vietate dal 2021 perché altamente energivore e pericolose a causa del mercurio, potrebbero continuare ad essere prodotte per i paesi extra Ue.
Secondo una proposta di risoluzione, l’Europa non prevede, infatti, di vietarne la produzione, in modo da poter continuare ad esportarla fuori dai confini del Vecchio Continente.
Il futuro delle lampade fluorescenti sarà segnato dalla prossima sessione della Convenzione di Minamata, in programma dal 21 al 25 marzo a Bali, in Indonesia, sotto gli auspici dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’ambiente. Adottato nel 2013, questo trattato internazionale mira a sradicare gradualmente l’uso del mercurio, in particolare nei prodotti di consumo. Ultratossico, il mercurio è una delle dieci sostanze chimiche considerate “estremamente preoccupanti” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): l’esposizione, anche a dosi molto basse, può avere conseguenze molto gravi sul sistema nervoso, in particolare su quello dei bambini, dallo sviluppo in utero. Tuttavia, a seconda del modello, una lampadina fluorescente contiene dai 3 ai 10 milligrammi di mercurio, che in caso di rottura può liberarsi e rende molto complessa la sua gestione a fine vita.
Trentasei paesi africani hanno presentato una risoluzione per sostenere l’inclusione di tutte le lampade fluorescenti nell’elenco dei prodotti vietati dalla Convenzione di Minamata. Esistono quattro categorie principali di lampade fluorescenti: compatte – le più diffuse -, lineari (tubi o neon) a base di fosforo trifosforo o alofosfato, nonché lampade a catodo freddo ed elettrodi esterni per l’elettronica dei display (schermi piatti). Questi paesi chiedono che la loro produzione, importazione ed esportazione siano vietate dal 2025.
L’UE difende una risoluzione molto meno ambiziosa. Secondo un documento redatto dalla Direzione Generale dell’Ambiente che Le Monde ha potuto consultare, propone di registrare un’unica categoria di lampade nell’ambito della Convenzione di Minamata: vecchi tubi a base di alofosfato fosforo già banditi in Europa dal 2012. L’Europa deve adottare la sua posizione a seguito di una riunione di un gruppo di esperti prevista per domani, mercoledì 23 febbraio. Contattata da Le Monde, la Commissione Europea non ha risposto alle nostre richieste.
Valentina Corvino
23/2/2022 https://ilsalvagente.it
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