Persone senza fissa dimora rilevate dall’Istat
La newsletter ‘Percorsi di Secondo Welfare’ (www.secondowelfare.it) ha informato che l’ISTAT ha pubblicato i dati del Censimento permanente della Popolazione al 31 dicembre 2021 e che per la prima volta la rilevazione ha reso disponibili dati su alcuni gruppi specifici di popolazione, tra cui le persone che vivono nelle convivenze anagrafiche, quelle che risiedono in campi autorizzati o insediamenti tollerati e spontanei, e le persone “senza tetto” e “senza fissa dimora“.
Secondo i dati dell’ISTAT sono 96.197 le persone senza tetto e senza fissa dimora iscritte in anagrafe.
La maggioranza è composta da uomini e il 38% è rappresentato da cittadini stranieri, provenienti in oltre la metà dei casi dal continente africano.
Le persone senza tetto e senza fissa dimora censite sono residenti in 2.198 comuni italiani, ma si concentrano per il 50% in 6 comuni: Roma con il 23% delle iscrizioni anagrafiche, Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%).
Secondo fio.PSD, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, la rilevazione pubblicata dall’ISTAT rappresenta un’importante novità, in quanto permette finalmente di dare visibilità e riconoscimento anche a segmenti di popolazione che tendono a essere difficilmente tracciabili da un punto di vista statistico e a essere percepiti come invisibili.
L’Osservatorio di fio.PSD specifica però che i dati pubblicati presentano una fotografia parziale dell’estensione e dalla caratterizzazione del fenomeno della grave marginalità nel nostro Paese.
La rilevazione si basa infatti su criteri esclusivamente amministrativi.
Come sottolinea la Federazione in un comunicato stampa “l’’utilizzo della locuzione “senza fissa dimora” è giustificato dall’intenzione di Istat di censire un gruppo di popolazione connotata esclusivamente in termini di possesso del requisito giuridico della residenza”.
La definizione di persone “senza dimora“, però, sarebbe più adeguata perché indica tutte “le persone che si trovano in una condizione di fragilità che intreccia il disagio abitativo con il disagio sociale”.
16/1/2023 https://www.pressenza.com
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