Ormai dappertutto si odono appelli, si sfornano ricette per salvare il SSN …

Se non fosse che … tutti battono su un unico chiodo, quello della carenza di risorse finanziarie …, tutti utilizzano un unico argomento, quello dei costi economici …

E’ il linguaggio del management, la pretesa scienza economica che ha affossato il SSN …

Ma perché o, meglio, per chi chiedere più finanziamenti?

Certo. Per una politica che ha la testa sempre e solo nell’urna elettorale non può che essere conveniente avere una maggiore disponibilità economica, in modo da fare entrare subito più soldi negli stipendi degli operatori sanitari; sicuramente una cosa buona e giusta, anche per sindacati e associazioni professionali …

Però, in mancanza di interventi strutturali sul SSN volti alla gestione diretta delle attività preventive e assistenziali fondamentali, più finanziamenti consentirebbero di dare ossigeno alle asfittiche convenzioni e di stipularne ancora, di acquistare farmaci sempre più “miracolosi” e costosi, una cosa necessaria solo a proseguire sulla strada di un SSN condannato ad essere committente e cliente del privato. 

Come è simile questa richiesta alla attuale contingenza degli assistiti …

La richiesta di soldi, sempre più soldi, è infatti anche la risposta che si ottiene quando si chiede l’accesso alle cliniche per specifici interventi chirurgici, sia in regime privato che in intramoenia …

Stesse domande e risposte, identiche parole e argomenti che, non dimentichiamolo, hanno funzionato per depauperare di risorse e di funzioni il SSN. 

Questo andamento reiterato invalida il senso, falsifica l’intenzione, mortifica il fondamento dei principi di universalità, uguaglianza e GRATUITA’, imprescindibili per difendere il SSN, per come l’abbiamo pensato, realizzato e utilizzato.  

Molti segnali ci dicono che … la volontà di difendere il SSN non c’è …!

E’ invece palpabile la opposta volontà: cos’altro è il progetto di autonomia differenziata che viene portato avanti dalle regioni più ricche ed influenti e dalla maggioranza di governo a discapito di quelle più povere e afflitte?

Cos’altro sono i piccoli trabocchetti che vengono disseminati in ogni provvedimento legislativo, come la possibilità di svolgere la libera professione anche per gli infermieri dipendenti del SSN …, in aggiunta a quella già concessa ai medici, ampiamente rivelatasi nefasta …?  

Ma altri segnali ci raccontano la stessa intenzione!

Provengono dal costante inquinamento del dibattito politico in atto nel Paese, ricca di fattori di rischio per la salute civile e morale dei cittadini, base del SSN …

Pare che siamo (quasi) tutti concordi con una politica estera che persegue la fornitura di armi per Paesi belligeranti e la negazione del soccorso ai migranti in mare, scelte certamente non compatibili con il benessere, la pace e la salute collettiva, ma evidentemente capaci di provocare morte, sofferenza, disagio e malattie … 

Anche solo il buon senso ci farebbe sospettare che quei soldi che chiediamo per il SSN li ritroviamo in gran parte negli armamenti e negli aiuti ai Paesi che “trattengono” i migranti …; e ci sarebbe da chiedersi se non sia più logico ed efficace mettere in campo una chiara opposizione alle politiche a favore della guerra e dei campi di concentramento …, piuttosto che limitarsi a chiede più finanziamenti.

E si. Perché i governi di questi ultimi anni ci hanno dimostrato, a più riprese, che preferiscono recuperare le risorse economiche necessarie alle campagne elettorali … da altri capitoli di spesa pubblica, le pensioni, la casa, l’istruzione, i trasporti che … sono invece i determinanti primari della salute!

Oltre che inventarsi politiche fiscali che sono veri e propri agenti tossici per la salute pubblica.

La flat tax e gli sgravi fiscali per le imprese porteranno sicuramente ad una diminuzione delle entrate per lo Stato, e ad ulteriori tagli lineari alla spesa pubblica e al SSN …, condannando le politiche della salute ad essere sempre più economicamente insostenibili … 

L’eliminazione del reddito di cittadinanza porterà ad un impoverimento economico e un indebolimento organico ulteriori delle classi sociali svantaggiate, sia amplificandone le necessità assistenziale sia condannandole a laboratorio della nocività e a serbatoio di agenti patogeni …, una scelta sempre più moralmente insostenibile … 

Insomma, limitarsi a chiedere soldi per il SSN è … come un cane che si morde la coda.

La privatizzazione della sanità ormai selvaggia, solo medicalizzante e non preventiva, solo rivolta a produzione e consumo di prestazioni e non socialmente utile, solo terapeutica e non curativa, sempre più personale e meno collettiva, programmata sulla base dei costi e non sulle necessità epidemiologiche, solo orientata ad un profitto facile e comodo e senza rischiosi e impegnativi vincoli e obblighi sociali …, si rivelerà un meccanismo perfetto per generare malattie e profitti.  

L’indebolimento continuo della prevenzione pubblica e primaria, sottoposta al freno della necessità produttiva, falsamente spacciata per occupazionale, e al sempre più parziale, intenzionale e gravoso impedimento “scientifico” di una dimostrazione di nocività lavorativa e ambientale che è sempre tardiva rispetto alla manifestazione del danno, alla adozione di cautele e alla riscossione degli utili …, si rivelerà il lubrificante di tale meccanismo. 

Se non si bonifica il dibattito politico in atto nel Paese, l’individuazione dei rimedi per la salvezza del SSN sarà solo un esercizio retorico, un occasione di visibilità per ricercatori e società scientifiche, un pretesto per acquisire potere contrattuale per le corporazioni sanitarie.

E ci allontaneremo sempre più da quella innovativa idea di salute che pure sta nascendo, che puntando sull’adattamento della società e degli individui ai continui e complessi cambiamenti che incombono, riuscirebbe finalmente a utilizzare la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche come momento fondante del modello di salute che dobbiamo costruire.

Stanislao Loria

Medicina Democratica Napoli

14/4/2023

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