FINE EMERGENZA COVID, MA I MORTI DI TROPPO CHIEDONO ANCORA GIUSTIZIA
COMUNICATO STAMPA
Vittorio Agnoletto, già coordinatore Campagna Europea Diritto alla Cura. Nessun Profitto sulla
pandemia:”Per evitare che la Storia si ripeta non possiamo dimenticare i 190.000 morti in Italia,
troppi dovuti a errori e a gravi inadempienze, né i profitti stratosferici ottenuti dalla aziende
farmaceutiche con il mantenimento dei brevetti su vaccini e farmaci, che hanno impedito cure
efficaci nei Paesi poveri. Mai più in futuro”.
Milano, 6 maggio 2023. “Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai
nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori”, suonano come un monito
inappellabile per tutti le parole del direttore dell’OMS Ghebreyesus. “Un avvertimento
particolarmente pesante proprio per il nostro Paese – ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico e già
coordinatore della Campagna Europea Diritto alla Cura. Nessun Profitto sulla pandemia –
190.000 morti in Italia, di cui quasi un quarto in Lombardia, che se fosse stata una nazione
sarebbe stata al 6° posto nel mondo! Tutto questo non può essere rimosso, vanno individuate le
responsabilità e devono essere celebrati i processi. Non possiamo dimenticare i tanti medici e
infermieri morti sul lavoro per la mancanza di dispositivi di protezione individuale, i tantissimi
decessi nelle RSA che potevano essere evitati con una differente gestione, la mancata
proclamazione della zona rossa nel bergamasco, la mancanza di piani pandemici, di mascherine,
tamponi e reagenti; con i medici di famiglia e i servizi territoriali abbandonati a sé stessi, dopo
decenni di tagli al personale e alle risorse economiche”.
La proclamazione della fine pandemia non può essere utilizzata come un escamotage per passare un
colpo di spugna sulla mala gestione della tragedia immane che ha colpito il nostro Paese e per
oscurare le responsabilità dei morti di troppo che si potevano evitare: è necessario individuare le
cause che hanno favorito l’azione del virus per evitare che possano ripetersi; non bastano le lacrime
e la condivisione, per quanto sincera, di tanti lutti e sofferenze: è doveroso chiedere e ottenere
giustizia.
“Ma soprattutto – ha aggiunto Vittorio Agnoletto – non possiamo dimenticare il danno più
grave e cioè la mancata sospensione temporanea dei brevetti su vaccini e farmaci per
abbassarne il costo, chiesta da oltre 100 Paesi e da migliaia di personalità a livello mondiale,
secondo quanto previsto dai trattati commerciali internazionali in caso di emergenze globali:
invece un pugno di aziende farmaceutiche multinazionali ha ricattato l’umanità con la compiacenza
anche della Commissione Europea. E ora Big Pharma ha dichiarato che con la fine dell’emergenza i
prezzi potrebbero aumentare in modo significativo. Per evitare, nel prossimo futuro, di ritrovarci di
fronte alla medesima situazione è necessario mettere in discussione i brevetti, costruire un’azienda
farmaceutica pubblica europea e nell’immediato avere a disposizione dati precisi sugli effetti
collaterali dei vaccini, sulla loro efficacia ma anche sui loro limiti. La prossima volta non potremo
dire noi non sapevamo, se ci faremo trovare ancora impreparati avremo la piena responsabilità delle
future vittime”.
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