«LA STORIA DI MATTIA»: IL PIÙ GRANDE PROCESSO PER MALTRATTAMENTI AI DISABILI
Un’indagine sulla morte di Mattia Giordani e sui maltrattamenti avvenuti nel 2016 nella struttura per disabili di Montalto di Fauglia in provincia di Pisa gestita dalla fondazione della Stella Maris
QUI il link per vedere il reportage andato in onda il 25 luglio su Rainews24 dal titolo “La STORIA DI MATTIA – Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” a cura di Maria Elena Scandaliato.
IL DIRITTO FRAGILE, ospiti Diego del Collettivo Artaud di Pisa e Sondra madre di Mattia
La storia non insegna: inaugurato un altro istituto
Ieri, 05/07/22, a Marina di Pisa, è stato inaugurato e aperto un nuovo istituto della Stella Maris. Questo istituto va a “sostituire” quello di Montalto di Fauglia, chiuso dopo l’accertamento di molestie e maltrattamenti ai danni degli ospiti. Nonostante questa tragedia consumata ai danni delle famiglie e delle persone con disabilità si pensa di riaprire, in altro luogo, come se nulla fosse. Senza considerare i processi in corso, senza considerare le condanne già avvenute in primo grado.
Autismo Toscana è con le famiglie di Montalto di Fauglia e si schiera da sempre contro la realizzazione di strutture, definite e descritte nelle maniere più fantasiose, ma che altro non sono che manicomi mascherati.
La famiglia di Mattia Giordani, giovane ospite all’istituto di Montalto di Fauglia della Stella Maris, deceduto in circostanze sospette al vaglio di ulteriori approfondimenti giudiziari, ha scritto una lettera alle autorità regionali ed ecclesiastiche della Toscana, per manifestare il proprio sconcerto, il proprio dolore e la propria sorpresa.
Pubblichiamo in questo articolo la lettera e la facciamo nostra sostenendola.
Al Presidente della Regione toscana Eugenio Giani
Al Presidente del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo Al Sindaco di Pisa Michele Conti
Al Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro Al Vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca Al Vescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto
Cari rispettabili e autorevoli rappresentanti, a vario titolo, della nazione e delle istituzioni ecclesiastiche,
siamo i genitori di un ragazzo autistico, Mattia Giordani, vittima dei maltrattamenti perpetrati nella struttura di Montalto Stella Maris adesso traslocata a Marina di Pisa, maltrattamenti per i quali è in corso un processo (il più grande processo sulla disabilità in Italia). Le telecamere installate dai carabinieri, dopo varie segnalazioni e una circostanziata denuncia, hanno ripreso nell’estate del 2016 ben 208 episodi di violenza in meno di quattro mesi di registrazioni. Da cinque anni stanno andando avanti le varie fasi processuali complicate dal grande numero di imputati e da problematiche di varia natura tanto che è intervenuta pubblicamente anche l’associazione nazionale Telefono Viola per denunciarne la lentezza. Nostro figlio Mattia è poi morto in circostanze sospette al vaglio di ulteriori approfondimenti giudiziari.
E’ dunque con grande tristezza che vi scriviamo per dirvi che abbiamo trovato offensivo vedervi presenziare, tutti insieme appassionatamente, all’inaugurazione della nuova sede della Stella Maris di Marina di Pisa condividendo il lieto evento con chi, già condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione, mai ha pensato di dimettersi dal suo incarico (anche semplicemente per una scelta etica) e anzi ha trovato una sponda al suo agire nella piena comprensione delle istituzioni che non si sono minimamente poste il problema se fosse giusto continuare a finanziare lautamente una struttura sanitaria privata che non è stata in grado di fare pulizia ai suoi vertici.
E mentre i genitori si consumano nel tentativo di sapere se mai riusciranno ad avere giustizia, se mai ci sarà una sentenza e si chiedono come mai la Regione Toscana non abbia sentito il DOVERE di costituirsi parte civile in quel processo, la stessa Regione (tramite il suo Consiglio Regionale) lo scorso anno ha pensato bene di offrire alla Stella Maris la massima onorificenza regionale: il gonfalone d’argento; fatto a cui è seguita la presentazione di un’interrogazione parlamentare a firma dell’on. Francesco Berti.
Ed oggi la stessa Regione, insieme all’amministrazione comunale pisana e alla prefettura, continua a far finta che niente sia successo, che le giovani vittime dei maltrattamenti non valgano nulla, che le famiglie non meritino rispetto, così come i processi in corso che, forse, avrebbero bisogno di un pudico silenzio da parte delle istituzioni in modo tale da non dare l’impressione di aver già scelto da quale parte stare.
In questo contesto sorprende negativamente la presenza di ben due vescovi, quello di Pisa e quello di San Miniato, che non possono non sapere ciò che si è consumato all’interno di una struttura che continua a definirsi di eccellenza.
Sondra Cerrai, Andrea Giordani
Calci, 5 luglio 2022
29/7/2023 https://www.labottegadelbarbieri.org/
Vogliamo chiarezze sui fatti di Montalto di Fauglia e ci dissociamo da ogni progetto che preveda nuovi istituti per persone con disabilità. da qui
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