Giorno 23. Intensificati i bombardamenti sulla Striscia. Palestinesi uccisi in Cisgiordania

AGGIORNAMENTI DOMENICA 29 OTTOBRE

ORE 22.15

Continuano anche in queste ore i bombardamenti aerei su Gaza. I palestinesi riferiscono di tre famiglie Al-Khatib, Jumaa e Kurd che oggi hanno visto 23 loro membri uccisi dalle bombe.

ore 21.45

La rivista Mekomit ha pubblicato un documento del Ministero dell’Intelligence israeliano che raccomanda l’occupazione totale di Gaza e l’espulsione dei suoi 2,3 milioni di abitanti palestinesi nella penisola egiziana del Sinai. Il documento prevede che Israele mandi la popolazione via da Gaza durante la guerra, stabilisca tendopoli e nuove città nel nord del Sinai per accogliere la popolazione deportata e poi crei una zona di sicurezza chiusa per diversi chilometri all’interno dell’Egitto. Ai palestinesi deportati non sarebbe permesso di ritornare in nessuna zona vicino al confine israeliano.

ORE 20 

30 organizzazioni israeliane per i diritti umani e la società civile esortano la comunità internazionale ad “agire con urgenza per fermare l’ondata di violenza dei coloni israeliani sostenuta dallo Stato che ha portato, e sta portando, al trasferimento forzato di comunità palestinesi in Cisgiordania”. Secondo le ONG, non meno di 13 comunità di pastori sono già state sfollate e altre rischiano di essere costrette a fuggire nei prossimi giorni senza un’azione immediata.

ORE 19.45 

Il portavoce militare israeliano ha aggiornato a 239 il numero degli ostaggi israeliani e stranieri a Gaza. Restano disperse 40 persone.

ORE 19.40

I media russi riferiscono di manifestazioni anti-israeliane in tutto il Caucaso russo. Nelle ultime ore si sono registrate proteste nella città di Makhachkala, nella regione semiautonoma del Daghestan. Un aereo decollato da Tel Aviv è atterrato in città ed è stato circondato dai manifestanti.

ORE 19.30

L’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan ha invitato la comunità internazionale a cessare di finanziare le Nazioni Unite, accusandole di antisemitismo, pochi giorni dopo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza.

ORE 19.15

La Procura israeliana ha chiesto di processare l’attrice Maisa Abd Elhadi (palestinese con cittadinanza israeliana) per “istigazione al terrorismo” e “identificazione con un’organizzazione terroristica” per aver condiviso un video che mostrava militanti di Hamas che sfondavano il confine lo scorso 7 ottobre con la seguente didascalia: “Andiamo, Stile [del muro] di Berlino.” Il ministro degli Interni israeliano ha chiesto la revoca della cittadinanza.

ORE 18.30

L’organizzazione internazionale “Reporter senza frontiere” (RSF) ha affermato oggi che l’uccisione del giornalista dell’agenzia Reuters Issam Abdallah in Libano il 13 ottobre scorso da parte israeliana è stato il risultato di un attacco mirato intenzionale. “Secondo l’analisi balistica effettuata da RSF, i colpi provenivano da est da dove si trovavano i giornalisti, dalla direzione del confine israeliano”, ha detto RSF. “Due colpi nello stesso punto in un lasso di tempo così breve (poco più di 30 secondi), dalla stessa direzione, indicano chiaramente un bersaglio preciso.”

ORE 18

Si aggrava la situazione nell’ospedale Al Quds a Tel Hawa (Gaza city) dove si sono rifugiati 14mila sfollati credendo di trovarvi protezione dai raid aerei. I responsabili della Mezzaluna Rossa denunciano attacchi israeliani nelle immediate vicinanze della struttura ospedaliera allo scopo, affermano, di spingere il suo personale ad evacuarla.

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17.45

Sono 5 finora i palestinesi uccisi oggi dall’esercito di occupazione in diverse località della Cisgiordania. Gli scontri più gravi sono avvenuti nel campo profughi di Askar (Nablus) e a Tubas. Nel campo profughi di Deheishe (Betlemme) un giovane è stato colpito da un proiettile sparato dall’esercito mentre si trovava sul tetto della propria abitazione.

17.15

In un’ora sono stati 9 i razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo ha riferito l’esercito israeliano secondo cui i primi 6 hanno fatto scattare le sirene di allarme nella città di Kiryat Shmona. Prima erano stati lanciati altri 3 missili, due intercettati e uno caduto in un’area aperta. L’esercito israeliano sta ora colpendo il territorio libanese con fuoco d’artiglieria.

12.43

Le forze armate israeliane hanno dichiarato che un importante numero di razzi è partito dal Libano verso l’area di Har Dov, cadendo in una zona aperta senza causare danni.

12.30

Il dott. Ghassan Abu Sittah, medico inglese di origini palestinesi che lavora a Gaza come volontario di Medici Senza Frontiere, ha denunciato oggi sul social X, meglio conosciuto come Twitter, l’utilizzo sempre maggiore, da parte dell’esercito israeliano, del fosforo bianco, arma vietata: “Gli israeliani usano sempre più bombe al fosforo. Ieri ho curato un bambino di 13 anni con caratteristiche ustioni da fosforo su entrambe le gambe e sulle cosce”.

11.40

Il Ministero della Sanità palestinese ha comunicato che il numero delle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza è salito a 8.005, di cui 3.342 bambini, 2.062 donne e 460 anziani. Sono tra le 1.800 e le 2.000 le persone rimaste sotto le macerie.

11.30

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “La situazione a Gaza diventa ora dopo ora più disperata. Mi rincresce che Israele, invece di una pausa umanitaria, necessaria e sostenuta internazionalmente, abbia intensificato le sue operazioni militari”.

10.30

“La Mezzaluna rossa palestinese ha appena ricevuto moniti seri” dalle autorità israeliane di “evacuare immediatamente l’ospedale Al-Quds nella Striscia di Gaza, poiché verrà bombardato – si legge in un post sul social X dell’organizzazione sanitaria – Da questa mattina ci sono stati raid a 50 metri dall’ospedale”. L’ospedale si trova nella zona di Tel al-Hawa a Gaza City.

09.30

L’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi palestinesi (UNRWA) ha fatto sapere che migliaia di persone hanno fatto irruzione nei magazzini che a Gaza contengono aiuti umanitari, per prendere cibo e altri beni essenziali per la sopravvivenza. “Migliaia di persone hanno fatto irruzione in diversi magazzini e centri di distribuzione dell’Unrwa nelle aree centrali e meridionali della Striscia di Gaza, portando via farina di grano e altri beni di prima necessità, come forniture igieniche”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito dell’agenzia.


della redazione –

Pagine Esteri, 29 ottobre 2023. Sono state parzialmente ripristinate le comunicazioni nella Striscia di Gaza: dopo più di 24 ore di blackout totale, i residenti possono tornare a comunicare con l’esterno e con i propri familiari e amici dentro la Striscia.

Le organizzazioni umanitarie hanno potuto raggiungere telefonicamente i rappresentanti a Gaza e le ambulanze possono ora nuovamente usufruire del servizio della centrale operativa per lo smistamento dei feriti e delle emergenze.

Nella notte nuovi e molto pesanti bombardamenti si sono abbattuti sulla Striscia, alcuni di copertura per l’avanzata delle truppe israeliane di terra che hanno ingaggiato scontri a fuoco con gruppi armati palestinesi, durante i quali sono stati feriti due soldati.Beit Hanoun, nel nord di Gaza, è stata colpita con l’artiglieria. Nella mattinata di oggi sono almeno 13  le persone uccise dal bombardamento israeliano di un edificio residenziale a Khan Younis, completamente raso al suolo.



Le forze armate israeliane hanno comunicato di aver colpito, nella giornata di ieri, 450 “target militari di Hamas. Inclusi centri di comando operativo” e hanno nuovamente ordinato alla popolazione del nord della Striscia di abbandonare le proprie case e dirigersi a Sud. Allo stesso tempo, però, molte zone del Sud della Striscia sono state colpite in questi giorni e la distruzione di edifici civili ha causato, anche lì, numerose vittime.

Tre persone sono state uccise nei raid israeliani che proseguono numerosi in varie città palestinesi della Cisgiordania occupata e altre quattro sono state ferite nel campo profughi di Balata, vicino Nablus. Il bilancio dei morti palestinesi in Cisgiordania è salito a 114.

Ieri il Ministro degli Esteri egiziano ha denunciato ritardi nell’ingresso degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah causati dalle ispezioni israeliane. L’esercito israeliano ha annunciato un aumento dell’ingresso degli aiuti umanitari nella giornata di oggi.

Il Ministero della Sanità palestinese ha fatto sapere che sono almeno 30 gli ospedali e le strutture sanitarie di Gaza che hanno smesso di funzionare a causa della mancanza di farmaci, carburante e attrezzature.

Nella giornata di ieri numerose manifestazioni si sono tenute nel mondo in supporto alla popolazione di Gaza e per chiedere la fine dell’assedio e dell’occupazione israeliana.

29/10/2023 https://pagineesteri.it

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