“Injustice”: i bambini palestinesi nell’inferno delle carceri militari israeliane
“Injustice” la ricerca di Save The Children pubblicata a luglio, rivelava che ogni anno ci sono tra i 500 e i 1.000 bambini palestinesi trattenuti nel sistema di detenzione militare israeliano. La maggior parte di loro è stata picchiata, ammanettata e bendata durante l’arresto. Inoltre, sono stati interrogati in luoghi sconosciuti e spesso privati di cibo, acqua e sonno, o dell’accesso all’assistenza legale.
Injustice: i bambini palestinesi nel sistema di detenzione militare israeliano
Nella trattativa in corso tra Hamas e il governo di Tel Aviv sugli ostaggi abbiamo saputo che nelle carceri di Israele attualmente ci sono oltre 700 minori e bambini palestinesi. Ma questa situazione era ben nota agli organismi internazionali, meno ai grandi media che tengono sotto al tappeto come polvere i crimini commessi dal governo israeliano.
A fare chiarezza su questo orrore, numeri alla mano, è “Injustice” una ricerca di Save The Children pubblicata a Luglio ma che ha avuto scarsa eco mediatica. Si stima che ogni anno ci siano tra i 500 e i 1.000 minori trattenuti nel sistema di detenzione militare israeliano.
L’organizzazione ha lanciato un accorato appello alla comunità internazionale in merito agli abusi fisici e psichici cui sono sottoposti i minori palestinesi nel sistema di detenzione militare israeliano. I risultati della ricerca sono aberranti.
Quattro minori su cinque (esattamente l’86%) sono picchiati e il 69% è sottoposto a perquisizioni. Quasi la metà (42%) è ferita al momento dell’arresto, e tra le ferite ci sono quelle da arma da fuoco e fratture ossee. Alcuni ragazzi denunciano violenze di natura sessuale, altri vengono trasferiti in tribunale o in centri di detenzione in piccole gabbie.
Save the Children ha poi scritto in una nota che “queste pratiche sono fonte notevole di preoccupazione per i diritti umani da lunga data e chiede al governo di Israele di porre fine alla detenzione dei minorenni palestinesi ai sensi della legge militare e al loro processo nei tribunali militari”.
Il principale crimine presunto per queste detenzioni è il lancio di pietre, che può comportare una condanna a 20 anni di carcere per i minori palestinesi.
Questa ricerca non è isolata e segue il rapporto 2020 di Save the Children “Defenceless” che rilevava come l’impatto degli abusi fisici ed emotivi durante la detenzione è aumentato vertiginosamente, con profonde conseguenze sulla capacità di recupero dei bambini.
Alcuni minori riferiscono di ritenere che diversi tipi di abuso avessero lo scopo di spingerli ad ammettere cose non vere per incriminare gli altri, compresi i membri della famiglia.
Save the Children ha mostrato che durante l’arresto il 42% dei minori è rimasto ferito, riportando ferite da arma da fuoco e ossa rotte, e il 65% è stato arrestato durante la notte, per lo più tra mezzanotte e l’alba. La metà di tutti gli arresti è avvenuta in orfanotrofio. La maggior parte dei minori ha subito livelli spaventosi di abusi fisici ed emotivi, inclusi percosse (86%), minacce (70%) e colpi con bastoni o pistole (60%).
Alcuni minori hanno denunciato violenze e abusi di natura sessuale, tra cui essere stati colpiti o toccati sui genitali e il 69% ha riferito di essere stato perquisito. Il 60% ha sperimentato l’isolamento per un periodo di tempo che varia da uno a 48 giorni.
Ai minori è stato negato l’accesso ai servizi di base, il 70% ha dichiarato di aver sofferto la fame e il 68% ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna assistenza sanitaria. Al 58% dei minori sono state negate le visite o la comunicazione con la propria famiglia durante la detenzione. La maggior parte dei minori detenuti è di genere maschile, i ragazzi rappresentano il 97% degli intervistati.
I minori sono sempre più incapaci di tornare completamente alla loro vita normale dopo essere stati rilasciati dalla detenzione, è aumentato dal 39% al 53% il numero di coloro che hanno frequenti incubi e dal 47% al 73% di coloro che soffrono di insonnia o hanno difficoltà a dormire, rispetto agli intervistati nel 2020.
La ricerca di Save the Children ha anche mostrato come la cura e la speranza per il futuro dei bambini siano diminuite dal 96% nel 2020 al 68% nel 2023, un aumento allarmante in un contesto con limitato supporto psicosociale disponibile.
Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati ha così commentato i risultati della ricerca: “Ogni anno circa 500-700 minori palestinesi entrano in contatto con il sistema giudiziario militare israeliano. Sono gli unici minori al mondo a subire processi sistematici nei tribunali militari. La nostra ricerca mostra, ancora una volta, che sono soggetti a gravi e diffusi abusi da parte di coloro che dovrebbero prendersi cura di loro. Semplicemente, non c’è giustificazione per picchiare e spogliare i bambini, trattarli come animali o privarli del loro futuro. Questa è una crisi della protezione dell’infanzia che non può più essere ignorata. Deve finire questo sistema di detenzione militare abusivo”.
A questo link potete consultare e scaricare “Injustice, l’esperienza dei bambini palestinesi nel sistema di detenzione militare israeliano”.
22/1/2023 https://www.kulturjam.it/Immagine: Foto di hosny salah da Pixabay
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