PREMIO LETTERARIO GIUSEPPE DI VITTORIO
Prende il via la prima edizione di un’iniziativa voluta dall’Iress Lazio insieme alla Cgil Roma e Lazio e la FDV. Scadenza del bando di partecipazione il prossimo 1 maggio.
Un’affollata conferenza stampa presso la sede della Filt Cgil Roma e Lazio, per la presentazione della prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio, dedicato a sostenere e valorizzare opere scritte che abbiano a che fare con il mondo di quella che oggi viene definita “working class”, ma che nel Novecento italiano assumeva altre declinazioni, rappresentando le battaglie più importanti della storia democratica del nostro Paese.
L’iniziativa è ideata e promossa dall’Iress Lazio, l’Istituto di ricerche economiche, storiche e sociali, insieme alla Cgil Roma e Lazio e la Fondazione Di Vittorio, con l’obiettivo di dare voce ad autrici e autori che si siano distinti nel raccontare il mondo del lavoro che fu, e le tante sfumature che lo contraddistinguono nella nostra contemporaneità.
Il premio comprende due sezioni, la prima delle quali è il concorso La chiave a stella, dal titolo del libro di Primo Levi, che proprio con questa sua opera vinse il Premio Strega nel 1979. Sarà dedicato a romanzi italiani editi tra il gennaio 2021 e il dicembre 2023, che saranno valutati da una giuria tecnica di esperti composta da scrittrici, scrittori e critici letterari: Simona Baldanzi, Filippo La Porta, Angela Scarparo, Alessandro Pera, Lidia Ravera.
Ed è proprio l’autrice sotto pseudonimo (gli ormai leggendari Rocco e Antonia) dell’indimenticabile Porci con le ali, oltre che di altri numerosi romanzi e sceneggiature, a ricordare durante la conferenza stampa come viviamo tempi in cui “assistiamo alla scomparsa della classe operaia, di un’epoca durante la quale si camminava sulle strade aperte dalla lotta di classe”. Per Ravera l’importanza di questo premio risiede nel tentativo di tornare a raccontare “un noi che non c’è più, segnale sinistro di una società immobile, caratterizzata da un individualismo dirompente”.
Una visione della realtà condivisa anche da Eugenio Ghignoni, Presidente dell’Iress Lazio, che con l’intento di andare alla ricerca di una nuova narrazione collettiva ha illustrato la sezione del Premio dedicato ai racconti inediti, concorso dal titolo Voci dal lavoro, per cercare di coinvolgere lavoratrici e lavoratori “per riconoscere e riconoscersi”, offrendo uno spazio di espressione a chi, per l’appunto, di voce non ne ha quasi più.
Per accompagnare questo specifico percorso, Ghignoni ha annunciato anche la possibilità per coloro che vorranno cimentarsi nell’elaborazione di racconti inediti di poter frequentare un laboratorio di scrittura creativa, articolato in quattro o cinque appuntamenti, ulteriore tassello di una proposta che vuole definirsi come una sorta di “chiamata alle arti”, come lo stesso presidente Ghignoni l’ha definita.
In questa cornice non poteva dunque mancare la presenza di una giuria popolare, composta da dieci membri per quanto concerne i romanzi editi, e di almeno dodici per i racconti inediti, tra i quali ne verranno scelti dieci valutando i vari candidati in base a contenuto, stile e aderenza al tema.
Soddisfazione per il lancio del Premio, che ufficialmente avverrà alla metà del prossimo gennaio, da parte del Segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola, secondo il quale è arrivato il momento di “rompere la rimozione pubblica del lavoro”, convinto che “scriverne contribuisca a ridar voce a chi per vivere ha bisogno di lavorare”. Dichiarazioni in linea con quelle del Presidente della Fondazione Di Vittorio, Francesco Sinopoli: “Dobbiamo restituire voce al lavoro in una prospettiva storica, come ci ha insegnato lo stesso Giuseppe Di Vittorio: analfabeta e autodidatta, che ha sempre guardato alla cultura come strumento di emancipazione”.
La scadenza prevista dal bando di partecipazione è fissata, simbolicamente, per la data del primo maggio 2024, mentre la serata conclusiva di premiazione si svolgerà nel settembre dello stesso anno, alla presenza del Segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Promosso da IRESS Lazio – CGIL Roma e Lazio – Fondazione Giuseppe Di Vittorio BANDO
Concorso nazionale per romanzi editi La chiave a stella
Tema: il lavoro, nelle sue diverse forme, al centro della narrazione.
Ambientazione: Italia, ma sono accettati anche luoghi immaginari o non definiti.
Genere: tutti (drammatico, giallo, noir, comico e via dicendo).
Condizioni: saranno accettati i romanzi scritti in italiano, editi fra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. Gli autori, le autrici e le case editrici potranno proporre la propria candidatura che verrà esaminata da una commissione, escludendo tutto ciò che esula dal tema del Premio.
Scadenza del bando: 1°maggio 2024
Giuria Popolare: sarà costituita da almeno dieci componenti – lavoratrici, lavoratori, delegate e delegati – che leggeranno i libri, selezionati dalla Giuria tecnica, in autonomia per poi eventualmente riunirsi e discuterne. Alla fine la Giuria Popolare sceglierà il libro vincitore del concorso La chiave a stella. Gli altri partecipanti saranno considerati secondi classificati. Sarà accettato l’ex aequo.
Giuria Scientifica: il compito della Giuria Scientifica (costituita da scrittori e scrittrici, esperti ed esperte, e intellettuali), che costituisce a tutti gli effetti il Comitato Scientifico del Premio, sarà quello di selezionare i libri che saranno sottoposti alla Giuria Popolare; tra queste opere, corrispondenti per qualità e argomento ai criteri del concorso, la Giuria Popolare sceglierà il vincitore. La Giuria Scientifica selezionerà a sua volta un libro, che può essere lo stesso premiato dalla Giuria Popolare o un altro, a cui verrà attribuita, per la sua qualità letteraria, la Menzione Speciale Giuria/Comitato Scientifico.
Premio: verranno acquistate cento copie del libro/i vincitore/i da destinare alle biblioteche delle scuole, dei posti di lavoro, delle carceri. È previsto per il vincitore un premio di 2500 euro. Tutti i libri selezionati saranno adeguatamente promossi. Il libro vincitore godrà di una promozione speciale.
Evento finale: la premiazione è prevista per il settembre del 2024. Nella stessa occasione saranno premiati anche i racconti inediti in presenza degli autori e delle autrici. I premi saranno consegnati dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Concorso nazionale per racconti inediti Voci dal lavoro
Tema: il lavoro, nelle sue diverse forme, al centro della narrazione.
Ambientazione: Italia, ma sono accettati anche luoghi immaginari o non definiti. Genere: tutti (drammatico, giallo, noir, comico e via dicendo).
Condizioni: la partecipazione è gratuita. Sono accettati racconti brevi (massimo 12mila caratteri, spazi inclusi), di autori/ici maggiorenni, scritti in italiano e inediti (anche sul web). Ogni autore può partecipare con un solo racconto. Sono accettati racconti firmati da due o più autori/autrici che saranno esaminati preliminarmente da una commissione, escludendo tutto ciò che esula dal tema del Premio o che non ha le caratteristiche di un racconto breve. I componenti della giuria non conoscono i nomi degli autori e delle autrici, votano il racconto. Il giudizio della giuria è insindacabile.
Scadenza del bando: 1°maggio 2024
Giuria Popolare: sarà costituita da almeno dodici componenti. L’assegnazione dei racconti ai singoli componenti sarà casuale e a ogni componente sarà attribuita la stessa quantità di racconti. Le opere in concorso saranno valutate secondo il contenuto, lo stile e l’aderenza al tema, assegnando un voto complessivo, da esprimere anche in decimi o centesimi. Ogni racconto verrà valutato da almeno quattro componenti della giuria. Alla fine saranno scelti dieci racconti.
Premio: l’autore o l’autrice che otterrà la votazione più alta, riceverà un premio di natura artistica. Il primo racconto classificato e i successivi nove saranno pubblicati online e, in un numero limitato di copie, su carta. Gli autori e le autrici cederanno i diritti del proprio racconto fino alla pubblicazione dei dieci racconti selezionati.
Menzione Speciale Giuria Scientifica: la Giuria Scientifica del concorso per romanzi editi selezionerà un racconto tra i dieci individuati a cui verrà attribuita, per la sua qualità letteraria, una menzione speciale.
Evento finale: la premiazione è prevista per il settembre del 2024. Nella stessa occasione saranno premiati anche il/i romanzo/i edito/i in presenza degli autori.
Modalità di spedizione dei materiali e degli elaborati:
– i romanzi editi dovranno essere recapitati presso la sede della Cgil di Roma e del Lazio, via Buonarroti 12, 00185 Roma. Nell’intestazione si dovrà specificare Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio – IRESS Lazio. Dovrà inoltre essere recapitata una copia online in formato PDF all’indirizzo info@iresslazio.it.
– i racconti inediti dovranno essere spediti online, all’indirizzo info@iresslazio.it unitariamente a una scheda di iscrizione dove saranno riportati il nome e i dati dell’autore/autrice, il titolo dell’opera, la dichiarazione del possesso dei diritti, una brevissima biografia.
https://www.fondazionedivittorio.it
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