Secessione e premariato = neofascismo istituzionale

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-febbraio-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

Il binomio pattizio tra Lega Nord e Fratelli d’Italia – Autonomia Differenziata (secessione del nord dal resto d’Italia) e Premariato (potere decisionale nelle mani di uno/a solo/a) – non è, come si vuol far credere, uno scambio di favori tra due compagini al governo ma la trasformazione per decreto, quindi con la violenza dell’imposizione, della politica senza la partecipazione dei cittadini e dello stesso Parlamento, nonostante oggi la maggioranza del Senato e della Camera dei Deputati sia dipendenze dei Partiti al governo e quindi senza libertà di parola ed atti liberi.E altra anomalia istituzionale è l’opposizione parlamentare che vive in una sorta di sudditanza politica. Ad esempio, su tutti gli atti governativi e la loro conseguenza nella vita sociale ed economica del Paese, PD e M5S elemosinano (sarà bon ton istituzionale?) sempre una parola dalla premier, a dimostrare la totale assenza di volontà politica, fosse solo di progetto di alternanza pur negli stessi comuni meccanismi liberisti (Nota in fondo). Invocano la Meloni a parlare, «Dica qualcosa!», come se loro stessero su un’altro pianeta lontano anni luce e non sentano gli editti della nera signora e dei suoi bravi. Almeno le quotidiane brutalità anticostituzionali dovrebbe ascoltarle e, per lo meno, indignarsi. Lasciamo perdere gli strafalcioni programmatici che danno immane fanno alla vita della popolazione meno abbiente (eufemismo, per dire malconcia e sofferente). Il dramma è che sono strafalcioni che riducono drasticamente il diritto a una vita, per lo meno, decente alla stragrande maggioranza dei cittadini ma non, (questo spiega il loro silenzio?) dei deputati e senatori delle opposizioni nel Parlamento e nelle istituzioni locali. L’unica spiegazione possibile è che hanno perso la memoria da dove arrivano, sia ex comunisti ma anche socialisti e democristiani di lungo corso, e da chi hanno avuto il regalo il voto per una vita agiata.
Una memoria rinnegata da tanti!

La storia relativamente recente racconta, rinfrescando la memoria ai tanti politici smomorati, che la data di inizio di questa smemorizzazione risale ai primi anni 80, a partire dalla scoperta, di Pulcinella, della lista degli appartenenti alla Loggia massonica P2 di Licio Leggi, con tanti nomi di industriali, speculatori della finanza e neonati politici come Berlusconi.

Ora, basta rileggere quel programma della P2 per trovare la matrice delle attuali misure, vedi il Premeriato, comprese i vaneggiamenti della sub cultura del Ventennio fascista applicata in ogni ambito, dalla scuola alla libertà di parola e di espressione artistica, dalla venerazione delle imprese e della loro totale discrezionalità sulle “maestranze” alla protezione delle produzioni di morte come fortino armato per difendersi dagli ultimi, un sempre più nutrito esercito senza armi ma sempre più disperato.

Meloni e il suo governo fanno il loro mestiere di nostalgici dell’epoca mussoliniana, ma ricordiamo sempre, questi eredi sono cresciuti sulla regressione culturale e politica del centro-sinistra con gli atti dei suoi governi, a volte chiamati ipocritamente “tecnici” e con i referendun della truffaldina Legge maggioritaria, della deforma dell’impianto Costituzionale e della debilitazione del fondamentale – per la giustizia sociale e il decentramento atta a affermare l’unitarietà delle politiche sociali uguali per tutte e tutti – Articolo V della Costituzione, hanno dato via libera, coadiuvato dalla firma del Governo Gentiloni (PD e soci), alla disarticolazione della Repubblica in 20 staterelli mettendo alle sue fondamenta una bomba ad alto potenziale che nel tempo acuirà le già grandi differenze territoriali e sociali, facendo precipitare altri milioni di persone verso il dirupo della povertà, della paura e depressione.

L’hanno chiamata, con la lingua biforcuta dei politicanti mestieranti, “Autonomia Differenziata”, sono troppo chiari gli effetti per chiarire ai cittadini le loro vere intenzioni chiamandola per quella che è: una secessione, cioè diritti differenti tra nord e sud Italia e tra già ricchi e già poveri e nuovi poveri al nord.

Una rottura della Repubblica nata della Resistenza antifascio-nazista! Una prospettiva che piace al governo, perchè credono che il bastone del comando in mano alle manine della signora, e dopo alle già previste (a prescindere dal voto degli italiani) manoni dei suoi sostituti porterà a un modernizzato ventennio nero.

Franco Cilenti

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-febbraio-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *