Rapporto: crisi sanitaria a Gaza può uccidere decine di migliaia di persone anche se l’aggressione dovesse finire
Londra – PIC. Un rapporto di ricercatori indipendenti statunitensi e britannici ha avvertito che decine di migliaia di persone potrebbero morire nella Striscia di Gaza entro pochi mesi, anche se l’aggressione israeliana dovesse cessare, a causa della crisi sanitaria dovuta alla guerra.
Il rapporto, redatto da accademici della Scuola londinese di Igiene e Medicina Tropicale e del Centro Johns Hopkins per la Salute umanitaria negli Stati Uniti, afferma: “Se i combattimenti si intensificano e si verificano epidemie significative, circa 85.570 persone potrebbero morire entro i primi di agosto, con 68.650 decessi legati a lesioni traumatiche“.
Il rapporto stima che “anche con un cessate il fuoco, circa 11.580 persone potrebbero morire nello stesso periodo se un’epidemia aggrava le sfide della ricostruzione del sistema igienico-sanitario a Gaza. Circa 3.250 di questi decessi sarebbero attribuiti a complicazioni a lungo termine dovute a traumi e 8.330 ad altre cause”.
I ricercatori hanno previsto che “se i combattimenti continuano o si intensificano, le lesioni traumatiche costituiranno la maggior parte dei decessi in eccesso a Gaza. Ma anche i decessi dovuti alla malnutrizione, alle malattie infettive come il colera e alla mancanza di accesso alle cure per patologie come il diabete faranno migliaia di vittime”.
Dal 7 ottobre, l’esercito israeliano conduce una guerra genocida contro la Striscia di Gaza, con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa, che ha portato alla morte di 29.692 persone e al ferimento di altre 69.879, oltre allo sfollamento di circa l’85% (approssimativamente 1,9 milioni di persone) della popolazione della Striscia, secondo le autorità ufficiali e gli organismi internazionali.
27/2/2024 https://www.infopal.it/
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