No all’Autonomia Differenziata, in migliaia a Napoli il 16 marzo 2024
Comunicato stampa
Tavolo No Autonomia differenziata
Comitato Nazionale per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’uguaglianza dei diritti e l’unità della
Repubblica
17 marzo 2024
Donne, uomini, giovani con sindaci, associazioni, sindacati e partiti politici: in migliaia si sono ritrovati, a
Napoli, il 16 marzo, in una intensa e partecipata manifestazione contro l’autonomia differenziata.
“Non ci scassate l’Italia”: uno slogan che vuole dire a Meloni e a Salvini ‘non continuate a scassare l’Italia,
già sconquassata dalle enormi disuguaglianze sociali e territoriali’.
‘Non scassate l’Italia’ è stato gridato per esprimere la volontà unitaria – da Nord a Sud – di opporsi al disegno
eversivo di Meloni e Salvini di spezzare l’unità della Repubblica, comprimendo ulteriormente gli spazi di
democrazia e di libertà, con il proposito di dare il via ad ulteriori privatizzazioni cancellando così, su tutto il
territorio nazionale, i servizi pubblici necessari per la fruizione dei diritti sociali e civili, e relegando con nuove
servitù territoriali il Mezzogiorno in una condizione di definitiva marginalità.
A Napoli moltissime le presenze dal Sud, sorprendente la partecipazione del Nord. Un popolo di donne,
uomini e giovani, consapevoli che non esistono produttività, efficienza, ricchezza territoriale che tengano: la
Repubblica è una e indivisibile. L’unità e l’indivisibilità ne sono la forza politica, economica, sociale, culturale.
I Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti
ringraziano:
- i sindaci, che, guidando il corteo, hanno espresso la loro opposizione al disegno di legge Calderoli;
- le associazioni nazionali e locali, laiche e religiose, i movimenti delle donne, i sindacati, le forze
politiche, gli studenti che insieme sono la spina dorsale dell’opposizione ai disegni eversivi del governo; - Alex Zanotelli, Marisa Laurito e Francesca Fornario, che sono stati con noi, comunicandoci la loro
vicinanza - e, soprattutto, i cittadini e le cittadine che a loro spese, e sacrificando un sabato, hanno voluto
segnare con la loro passione civile la manifestazione.
Le centinaia di adesioni alla manifestazione di Napoli rafforzano una lotta che portiamo avanti da 5 anni con
un unico scopo: lottare contro l’autonomia differenziata. Questo è stato, è e continuerà ad essere il fine che
– pur nelle differenze dei diversi soggetti– ci ha tenuti e deve continuare a tenerci uniti. - A Napoli abbiamo tutti/e preso un impegno, quello di fermare il disegno dell’autonomia differenziata
saldamente convinti/e che questo obiettivo darà la forza per fronteggiare il pericolo forse più insidioso –
insieme al premierato assoluto – che la Repubblica abbia mai dovuto affrontare. È l’impegno a costruire un
movimento sempre più ampio di cittadini e cittadine, che, nonostante il silenzio stampa durato anni sulla
questione dell’autonomia differenziata, oggi ha acquistato visibilità e attenzione e che, per vincere, ha
bisogno di includere persone, associazioni forze politiche e sindacale unite dalla volontà di battere i disegni
eversivi di Meloni e Calderoli.
Da Napoli arriva chiaro l’appello ai soggetti organizzati del mondo politico e sindacale affinché esercitino in
modo costante e continuo la responsabilità di un allargamento della mobilitazione, che spetta soprattutto a
loro. Una responsabilità che esercitano anche per la loro funzione costituzionale e per i numeri che sono in
grado di muovere. Solo così quello che oggi è una conoscenza e un contrasto ancora solo parziale
all’autonomia differenziata potrà diventare un fenomeno di massa.
Proponiamo pertanto che essi si impegnino:
- in Parlamento venga esercitata ogni possibile forma di opposizione e ostruzionismo, pur consapevoli
che il collegamento del ddl Calderoli alla legge di bilancio ne limita le possibilità; siamo certi che i deputati
dell’opposizione sapranno utilizzare ogni risorsa politica e regolamentare per bloccarlo; - nella società, per far crescere la protesta capace di far pagare alle forze della maggioranza
governativa un alto prezzo in termini di consenso, promuovendo ogni forma di lotta dalle manifestazioni, ai
sit-in agli scioperi, per creare una frattura tra governo e Paese. E’ necessario porre questa maggioranza
davanti alle proprie contraddizioni, servendosi di tutti gli strumenti che la democrazia offre; - nell’arena politico- culturale per individuare le vie dell’ampliamento della democrazia costituzionale,
dei diritti sociali, dell’uguaglianza di tutti/ i/le cittadini/e ovunque esse vivano.
Per quanto ci riguarda, continueremo a mobilitarci per l’unità e indivisibilità della Repubblica e per il ritiro
del ddl Calderoli!
Esecutivo nazionale NO AD
dei Comitati contro qualunque autonomia differenziata,
per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti.
Web: perilritirodiqualunqueautonomiadifferenziata.home.blog
email: noaogniad@gmail.com
Fb: ControOgniAutonomiaDifferenziata
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