LA NATURA DI QUESTE ELEZIONI

Sono più che mai convinto che la cultura della pace si costruisca con una prolungata lotta sociale che coinvolga appieno i settori popolari. Si costruisca organizzando un movimento sociale la cui forza sia tale da contrastare la cultura dominante della guerra.

Questa è la sfida (irrisolta) che abbiamo davanti affinché l’esigenza della pace non rimanga un fatto virtuale, una postulazione di principio. In ogni caso è bene che i segnali di pace si esprimano anche con il voto tenuto conto delle alternative che sono in campo. Per questo alle europee, come deliberato dal mio partito, voterò e voteremo “Pace Terra e Dignità”.

A livello di amministrative invito a dare il voto a quelle liste che si presentano in alternativa alle forze e/o a schieramenti liberisti e della guerra, siano essi schieramenti di centrodestra o di centrosinistra. Alle regionali del Piemonte il sostegno va a “Piemonte Popolare”, l’unica voce fuori dalle logiche di sistema.

Sapendo che all’indomani del voto si deve ricominciare.

Da dove? Da ciò che ribolle nella realtà sociale, dalla materialità della vita concreta delle persone, dalle lotte sociali, dai movimenti di critica e contestazione per il riconoscimento di diritti fondamentali di giustizia sociale e di pace, dal contrasto alle controriforme istituzionali di segno autoritario e/o destinate ad aumentare le disuguaglianze sociali, da ciò che può essere costruito politicamente attorno a queste istanze. Il vero cambiamento riparte da qui.

Ezio Locatelli

Segreteria nazionale PRC – Reponsabile Organizzazione

2/6/2024

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