Ospedale di Al-Aqsa: almeno 70 morti e oltre 300 feriti in 24 ore

Gaza-MEMO. Almeno 70 Palestinesi sono morti e oltre 300 sono stati feriti, la maggior parte donne e bambini, e sono stati trasportati ieri all’ospedale di Al-Aqsa in seguito ai pesanti attacchi aerei israeliani nella zona centrale della Striscia di Gaza, ha confermato Medici Senza Frontiere. Le vittime sono dovute a un’escalation dei combattimenti e dei bombardamenti avvenuta nelle ultime 48 ore nell’enclave, e in particolare nell’area centrale, che ha ancora una volta avuto un pesante tributo tra i civili palestinesi.

Mentre il valico di Rafah resta chiuso, questi ripetuti episodi con vittime di massa stanno portando il sistema sanitario al collasso e la situazione sul campo viene descritta come “apocalittica” dalle équipe di MSF.

“L’odore del sangue nel pronto soccorso dell’ospedale questa mattina era insopportabile”, ha detto Karin Huster della ONG a Gaza. “C’erano persone stese ovunque, sul pavimento, fuori… i corpi venivano portati in sacchi di plastica. La situazione è deprimente”.

Le équipe mediche dell’ospedale di Al-Aqsa, una delle poche strutture sanitarie funzionanti nell’area centrale di Gaza, stanno adesso cercando di far fronte a un enorme afflusso di pazienti, molti dei quali arrivano con gravi ustioni, ferite da schegge, fratture e altre lesioni traumatiche.

“Con la folle escalation di violenza in varie località della Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore e mentre il valico di Rafah resta chiuso da un mese, il sistema sanitario è stato teso fino al punto del collasso”, ha aggiunto Huster. “La situazione è apocalittica”.

MSF ha affermato che i ripetuti episodi con vittime di massa sono “inaccettabili” e che il “tremendo pedaggio” pagato dai civili dimostra il totale disprezzo per le vite umane a Gaza. “Questa catastrofe provocata dall’uomo deve finire adesso”.

(Foto: Palestinesi malati e feriti ricevono cure in  strutture limitate presso l’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al Balah, Gaza, il 2 giugno 2024 [Ashraf Amra – Agenzia Anadolu]).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli

6/6/2024 https://www.infopal.it/

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