Manuale critico di Sanità Pubblica
Il manuale, che costituisce lo sguardo collettivo più ampio ad oggi disponibile sulla Sanità Pubblica italiana, realizza un originale allargamento di visione, rispetto ai consueti “libri di testo”: dalla semplice illustrazione dei fenomeni alla ricerca del loro senso e individua nodi critici da segnalare agli operatori e decisori che li affrontano nella pratica professionale quotidiana, ma anche agli studenti che a quella pratica vanno preparandosi.
Dall’alimentazione alla sessualità, dall’individualismo alle guerre, dall’energia alle calamità naturali – senza tralasciare le questioni dell’ambiente, delle vaccinazioni, dei comportamenti a rischio, delle politiche sanitarie e generali – la lettura del manuale fornisce anche ad un pubblico più generale spunti di grande interesse e riflessione.
Il senso dell’operazione che ha riunito ben 179 co-autori tra operatori e studiosi della Sanità Pubblica italiana è di fornire – più e oltre che strumenti di intervento tecnico-operativo – lo stimolo e gli strumenti per applicare uno sguardo critico, che non vuol dire preconcettualmente negativo ma di certo profondamente analitico, alla Sanità Pubblica italiana.
Il manuale può essere considerato una piccola esperienza di concretizzazione dell’esigenza di integrazione che percorre tutta la Sanità Pubblica e anzi ne costituisce un senso fondante.
Contro la logica della frammentazione dei saperi e della parcellizzazione degli interventi, è sempre più necessaria una reale integrazione, una concettualizzazione conoscitiva e operativa nuova e originale, una mediazione ed un impegno fortemente sinergico nella creazione di un repertorio scientifico e ideale comune. E’ necessario un lavoro comune che faccia passare ingegneri e medici, avvocati e infermieri, psicologi e chimici, antropologi e geologi, dall’io professionale e disciplinare al noi metadisciplinare ed organizzativo e operativo.
Questo manuale è critico perché è scritto nella piena consapevolezza che ci si trovi ad un punto critico per la Sanità Pubblica e il diritto alla salute in Italia. E nella consapevolezza che occorra rilanciare fortemente la cultura e la pratica della Sanità Pubblica italiana intorno al valore etico non rinunciabile, inevitabile, del diritto alla salute, ed intorno ad un mandato organizzativo, istituzionale, politico chiaro e senza eccezioni: produrre salute prima di tutto.
Questo manuale si presenta dunque, più che col taglio assertivo del libro di testo, con l’intento riflessivo di una raccolta di saggi. Libro di testo lo diviene comunque pienamente, se si considera la formazione come sollecitazione/sviluppo di capacità critiche più che come trasmissione/acquisizione di conoscenze; come induzione nei discenti di autonomia di giudizio jaspersiana, più che solo di abilità pratica del fare.
Allo stesso modo, sul versante degli operatori e dei decisori, il manuale non è pensato come una classica guida per tecnici, ma come un testo per professionisti. E’ concepito come un libro per qualunque operatore, tecnico o meno, che voglia compiere il gesto davvero fondante ogni professionalità – al di là della connotazione formale e gerarchica del proprio ruolo – ossia sfidare la propria capacità di comprendere senso, finalizzazione e conseguenze del proprio agire, e decidere di conseguenza. È pensato insomma come un libro per operatori e decisori che la propria capacità di fare vogliano viverla pienamente, promuovendola e potenziandola con la capacità di scegliere perché e come applicarla.
La presentazione del libro con il curatore e alcuni co-autori si concentrerà in modo particolare su quale formazione, universitaria e permanente, puntare per rispondere alle nuove sfide e priorità di salute, così come indicato nel documento Salute 2020.
Durante la presentazione verrà ricordato il Prof. Giovanni Renga, recentemente scomparso. Un innovatore che sapeva prevedere i cambiamenti della Sanità e indirizzare la formazione verso nuiovi modelli attenti alla cura e alla salute.
Elisa Ferro
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