Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 264° giorno. Famiglie sterminate dai bombardamenti. Carestia: raggiunta la fase 5

Gaza-InfoPal. Le forze di occupazione israeliane continuano la loro guerra coloniale genocida nella Striscia di Gaza per il 264° giorno consecutivo, aggiungendo crimini su crimini, tra cui l’induzione della carestia, lo sfollamento forzato, l’infanticidio, il femminicidio, la prigionia e la tortura di migliaia di civili e la dispersione (e la possibile sparizione e traffico) di minori. Il tutto, con la complicità attiva di Stati Uniti, Europa e Occidente in generale.

Oggi, diversi civili sono stati uccisi e altri feriti nei bombardamenti israeliani su varie aree della Striscia di Gaza.

Fonti mediche hanno riferito che 15 civili sono stati uccisi e altri feriti da un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito la casa alla famiglia Abu Awwad a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.

La città di Gaza devastata dai bombardamenti israeliani.

Un civile è stato ucciso e altri sono rimasti feriti a seguito del lancio di proiettili da parte dell’esercito di occupazione israeliano contro vari quartieri della città di Gaza, tra cui al-Zaytun, al-Sabra e Tal al-Hawa.

Gli aerei da guerra di occupazione hanno preso di mira l’area orientale del campo profughi di al-Bureij e un terreno agricolo situato a ovest del campo profughi di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

L’artiglieria dell’esercito d’occupazione ha sparato decine di proiettili anche verso le zone nord-orientali della città di Khan Yunis.

Ha anche fatto saltare in aria edifici residenziali nelle vicinanze della rotatoria di Zorub, a ovest di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in concomitanza con violenti bombardamenti di artiglieria nel centro e ad ovest della città.

I residenti di Gaza corrono il rischio imminente di morire di fame.

La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha affermato che migliaia di residenti della Striscia di Gaza corrono il rischio di morire di fame, e decine, soprattutto bambini, sono già deceduti a causa della mancanza di cibo e acqua.

La PRCS ha evidenziato la necessità di portare aiuti umanitari nelle aree settentrionali della Striscia di Gaza e di revocare l’assedio, sottolineando che gli aiuti umanitari aerei non soddisfano le esigenze necessarie per ridurre il tasso di fame.

Ha inoltre chiesto l’apertura dei valichi e l’arrivo degli aiuti in tutte le aree della Striscia di Gaza, sottolineando che l’occupazione prende di mira deliberatamente e continuamente le squadre di soccorso.

Un rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification, pubblicato ieri, mette in guardia dal continuo ed elevato rischio di carestia in tutta la Striscia di Gaza, alla luce della guerra in corso e delle restrizioni all’accesso umanitario, rilevando che circa il 96% della popolazione di Gaza deve affrontare alti livelli di grave insicurezza alimentare.

Il rapporto “Integrated Food Security Phase Classification” afferma che l’intera Striscia di Gaza è classificata come “quinta fase” (vedere Gaza sulla mappa qui sotto).

Bambini nel nord di Gaza raccolgono foglie da usare come cibo a causa della continua carestia.

Video: https://t.me/QudsNen/111230

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

26/6/2024 https://www.infopal.it

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