L’Autonomia Differenziata è anche contro il mondo del lavoro

Il progetto di sovversione istituzionale chiamato Autonomia differenziata è un grave attacco all’unità del Paese che verrebbe divisa in tanti staterelli autorizzati a sostituire lo stato in materie di rilevanza nazionale esautorando di fatto i governi di gran parte delle competenze oggi gestite dai ministri.

Qualora la Legge n. 86/24 del 26 giugno 2024 non venisse fermata dal referendum su cui un ampio schieramento di forze, tra cui il Prc, sta raccogliendo le firme si realizzerebbe il sogno leghista di divisione del paese tra regioni ricche e regioni private ancor di più di quanto non accada oggi della possibilità di garantire a tutte e tutti diritti quali l’ accesso a cure di qualità, all’istruzione, a un ambiente vivibile, alla casa…L’autonomia differenziata aprirebbe anche la strada a un nuovo attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori già duramente colpiti dalle politiche neoliberiste in quanto le divisioni territoriali e di competenze amministrative gestionali, aggiungendosi a quelle esistenti, indebolirebbero ulteriormente il mondo del lavoro già frammentato da 30 anni di attacchi dei governi e delle imprese. Capire le conseguenze dell’autonomia differenziata sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori , sia del nord che del sud, è importantissimo per fermare il progetto secessionista.

VIDEO 31/7/2024

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