Il mondo reagisce all’omicidio del leader di Hamas in Iran

Teheran – Quds News. L’assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyah, avvenuto mercoledì mattina in Iran, ha suscitato reazioni a livello regionale e internazionale, tra i timori di un aggravamento delle tensioni nella regione con la guerra di Israele a Gaza.

Iran.

“La Repubblica islamica dell’Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, il suo orgoglio e la sua dignità e farà rimpiangere agli invasori terroristi la loro azione vile”, ha dichiarato in un post su X il presidente Masoud Pezeshkian, per il cui insediamento Haniyah si trovava a Teheran.

“Il regime sionista criminale e terrorista ha martirizzato il nostro caro ospite in casa nostra e ci ha reso tristi, ma ha anche preparato una dura punizione per se stesso”, si legge in una dichiarazione della Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei.

Hezbollah.

“Noi di Hezbollah condividiamo con i nostri cari fratelli del movimento di Hamas tutti i sentimenti di dolore per la perdita di questo grande leader, i sentimenti di rabbia per i crimini del nemico, i sentimenti di orgoglio per il fatto che i leader dei nostri movimenti stanno guidando il loro popolo e i loro mujahidin al martirio”, si legge in una dichiarazione postata su Telegram dal gruppo armato libanese.

Autorità palestinese.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato con forza l’assassinio, definendolo “un atto vile e uno sviluppo pericoloso”, secondo una dichiarazione dell’agenzia di stampa ufficiale WAFA. Il presidente ha anche invitato i palestinesi a unirsi e ad “essere pazienti e fermi di fronte all’occupazione israeliana”.

Jihad islamico palestinese.

“Questo assassinio non è solo diretto alla resistenza palestinese e a Hamas, in particolare, ma è anche diretto all’Iran”, ha dichiarato il vice segretario generale Muhammad al-Hindi. “Israele è sull’orlo del collasso e le sue reazioni riflettono la confusione e l’incapacità di raggiungere i suoi obiettivi. Israele sta affrontando una tale resistenza per la prima volta nella sua storia”.

Cina.

“Siamo molto preoccupati per l’incidente e ci opponiamo e condanniamo fermamente l’assassinio”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. Gaza dovrebbe raggiungere un cessate il fuoco completo e permanente il prima possibile”.

Malesia.

“La Malesia esorta a condurre un’indagine immediata e approfondita su questo assassinio e a consegnare i responsabili alla giustizia. La Malesia esorta inoltre tutte le parti a dare prova di moderazione mentre vengono accertati i fatti relativi all’assassinio”, ha dichiarato il ministero degli Affari esteri della Malesia in un comunicato.

“L’incidente sottolinea l’urgente necessità di una de-escalation e rafforza la necessità che tutte le parti si impegnino in un dialogo costruttivo e perseguano soluzioni pacifiche”.

Qatar.

“Lo Stato del Qatar condanna con la massima fermezza l’assassinio del dottor Ismail Haniyah […] [e] lo considera un crimine atroce, una pericolosa escalation e una flagrante violazione del diritto internazionale e umanitario”.

Il ministero degli Affari esteri afferma che questo assassinio e lo sconsiderato comportamento israeliano di colpire continuamente i civili a Gaza porteranno la regione a scivolare nel caos e a minare le possibilità di pace”.

Russia.

“Si tratta di un omicidio politico assolutamente inaccettabile, che porterà ad un ulteriore peggioramento delle tensioni”, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov.

Turchia.

L’uccisione di Haniyah “dimostra ancora una volta che il governo israeliano di Netanyahu non ha alcuna intenzione di raggiungere la pace”, ha dichiarato il ministero degli Esteri turco in un comunicato. “La regione dovrà affrontare conflitti molto più grandi se [la] comunità internazionale non interverrà per fermare Israele”.

Gli Houthi dello Yemen.

“Prendere di mira Ismail Haniyah è un crimine terroristico atroce ed una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali”, ha dichiarato Mohammed Ali al-Houthi, capo del Comitato rivoluzionario supremo degli Houthi yemeniti.

Iraq.
In una dichiarazione, il ministero degli Esteri ha affermato che “l’operazione aggressiva è una flagrante violazione delle leggi internazionali ed una minaccia” alla sicurezza e alla stabilità regionale.

“[Il Ministero] esprime piena solidarietà al popolo palestinese e alla sua leadership in questi momenti difficili, invitando la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità e a prendere le misure necessarie per fermare i ripetuti attacchi e le violazioni della sovranità degli Stati”, ha aggiunto il Ministero.

Traduzione per InfoPal di F.L.

1/8/2024 https://www.infopal.it

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