Italia: una Repubblica fondata sulle stragi e sullo schiavismo? Da Marcinelle alla iniziativa di protesta nelle carceri italiane
L’otto agosto 2024 coincidono due eventi stragisti : quello della miniera di carbone di Marcinelle in Belgio e quello delle morti nelle carceri italiane ; il sessantottesimo anniversario della strage operaia di Marcinelle cade dunque nello steso giorno in cui molti detenuti italiani protesteranno con la “battitura delle sbarre” contro la deriva sociale , sanitaria , morale e politica di in sistema penitenziario in cui ormai le carceri non sono più carceri ma camere mortuarie.
A Marcinelle l’8 agosto 1956 sono morti 262 operai di cui 136 italiani; ma non si stratta di un evento tragico appartenente al passato ; lo stragismo di operai è tuttora in corso: Ravenna, Tyssenkrupp, Modugno, Casalbordino, Bologna, Mineo, Brandizzo, Firenze, lago di Suviana, Casteldaccia, senza tacere la sequenza quotidiana di morti “solitari” dalle campagne alle officine ai centri logistici, che continua ininterrottamente; senza tacere neppure di tante altre stragi silenziose o meglio silenziate nelle aree più povere del pianeta; il segretario generale dell’Onu Gutierres ha di recente ricordato che 2.4 miliardi di lavoratori (il 70% della forza lavoro mondiale) lavorano in condizioni di “caldo estremo” particolarmente nocivo per la salute umana e che il 90% di questi lavoratori vivono in Africa e nelle regioni arabe; in questo quadro già drammatico, dunque una ”politica del lavoro fondata sulle stragi” il governo attualmente in carica (raccogliendo il testimone dal governo Draghi e dalla sua maggioranza parlamentare ) assesta un nuovo micidiale colpo agli organi di vigilanza : questi devono avvisare il “padrone “ 10 giorni prima della eventuale ispezione; è una grave provocazione, tuttavia non sorprendente visto che il governo aveva già chiaramente sostenuto la linea e il programma di “far fare alle imprese”; non scomodare dunque i “padroni del vapore”; una politica inevitabilmente foriera di nuove stragi; faremo nei prossimi giorni una disamina dettagliata di questo infame decreto noto come legge 103/2024 e siamo sicuri che domani qualche esponente del governo elogerà il “sacrificio” dei lavoratori italiani all’estero, un sacrificio commemorato come se il problema non fosse in verità il “sacrificio” di tutti i lavoratori a prescindere dal paese dove esso si consuma e a prescindere dalla nazionalità della vittima; per questo abbiamo sempre ritenuto “penoso” che l’8 agosto fosse dedicato alla memoria degli italiani all’estero; un laspus che non ha bisogno di particolari indagini psicoanalitiche per essere svelato; un modo grottesco di tentare di simulare un nazionalismo che non si ha il coraggio di rivendicare esplicitamente; IL BRACCIANTE AMPUTATO DI BRACCIO E POI LASCIATO MORIRE DISSANGUATO A LATINA NON ERA “ITALIANO” DUNQUE L’8 AGOSTO NON E’ DEDICATO ANCHE AL SUO RICORDO…
l’otto agosto deve piuttosto essere dedicato a tutti i lavoratori autoctoni o migranti italiani e non; ma dal governo in carica-vista la formazione politica dei suoi rappresentanti- non ci possiamo certo aspettare pulsioni egualitarie e internazionaliste; lo stesso programma dei CCPPRR in Albania tradisce esplicitamente un rigurgito neo-colonialista e ipocrita ( occhio non vede , cuore non duole, ammesso che il centro destra abbia un cuore…); dopo Marcinelle (che peraltro fu preceduta dalla strage di Ribolla , località del comune di Roccastrada, il 4 maggio 1954 verificatasi in condizioni analoghe in Toscana) la dinamica nei luoghi di lavoro in Italia e nel mondo è rimasta sempre la stessa: il profitto economico a tutti i costi associato Arre l disprezzo assoluto della salute psicofisica e del diritto alla vita dei lavoratori; A QUESTE CONDIZIONI DISUMANE DI LAVORO DOBBIAMO OPPORCI SOPRATTUTTO RAFFORZANDO I LAVORATORI ANCHE ATTRAVERSO LA NASCITA E LA DIFFUSIONE OVUNQUE DEI GRUPPI OPERAI OMOGENEI.
VENIAMO ALLA QUESTIONE CARCERARIA ITALIANA: L’8 AGOSTO E’ CONVOCATA UNA MANIFESTAZIONE DI “BATTITURA” DELLE SBARRE; LA INIZIATIVA PARTE OVVIAMENTE DALLE CARCERI ED HA REGISTRATO MOLTISSIME ADESIONI DI PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA’ E DI ASSOCIAZIONI ESTERNE AI PENITENZIARI
LA SITUAZIONE E’ INSOSTENIBILE: nel 2024 siamo già a 64 persone “suicidatesi” tra le persone detenute e 7 tra gli agenti penitenziari; come associazioni politiche di volontariato abbiamo fatto proposte di “bonifica” della situazione carceraria italiana in particolare attraverso critiche e controproposte rispetto ai rapporti semestrali della Ausl che prendiamo in esame ininterrottamente (salvo quando non sono stati redatti) dal 2004; di recente abbiamo inviato una proposta al Sindaco di Bologna per la demolizione del carcere di Bologna o in alternativa la sua bonifica e riconversione radicale con criteri di bioedilizia; nessuna risposta; la Ausl , il ceto politico pressoché unanimemente oscillano tra negazione , rimozione, indifferenza e cinismo rendendo concretamente possibili condizioni di vita nelle carceri che possiamo definire, eufemisticamente, bestiali; di recente pure abbiamo inviato un esposto alla Procura della repubblica di Bologna, per l’ultimo “suicidio” verificatosi nella Dozza ; sarà archiviato come già fu archiviato il “caso” del suicidio di J.B. sempre nel carcere di Bologna (da poco aperto) nel 1986? Torneremo sulla protesta della “battitura sulle sbarre” anche perché essa è prevista sia per l’8 che per il 15 agosto; le istituzioni mostreranno ancora una volta la loro “belle indifference” ? Possibile , prevedibile…Noi continueremo ad assumerci l’impegno di lottare per il rispetto della Costituzione repubblicana e per la esecuzione di sanzioni che non si configurino come “trattamenti disumani e degradanti”.
Vito Totire
RETE PER LA ECOLOGIA SOCIALE ( circolo “Chico” Mendes , centro per la alternativa alla medicina e alla
psichiatria F.Lorusso) via Polese 30 40122 Bologna Bologna, 7.8.2024
7/8/2024
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