OSSERVAZIONI AL PRIMO RAPPORTO SEMESTRALE 2024 CARCERE DI BOLOGNA


Prima edizione ferragostana del commento al primo rapporto
Il carcere di Bologna è una “struttura ricettiva” che va immediatamente chiusa
Basta rimozioni: il re è nudo !
La on. Meloni preferisce un resort in Puglia…comprensibile anche perché conosciamo bene la zona del suo
resorte; ma noi invitiamo lei e i ministri Piantedosi , Nordio e Salvini assieme al sindaco Lepore trascorrere
una settimana alla Dozza !

Premessa
Anche a questa tornata commentiamo il rapporto semestrale della Ausl di Bologna sul carcere cittadino; lo facciamo sistematicamente dal 2004 suscitando interesse da parte di diversi interlocutori che lavorano nel sociale che lavorano per mettere in campo azioni di miglioramento (il nostro commento al penultimo report è stato pubblicato dalla autorevole rivista VOCI DI DENTRO diretta da Francesco Lopiccolo, n.52, febbraio 2024 ) mentre le reazioni istituzionali alle nostre osservazioni e proposte le possiamo definire a eeg piatto; ad ogni modo stante la percezione di essere (quasi) una “vox clamans in deserto” andiamo avanti in quanto rifiutiamo di essere complici di prassi contrarie al senso di umanità e giustizia.

Problematiche individuate dagli operatori Ausl
In questa tornata il rapporto “perde pezzi” e ne guadagna altri; le dinamiche a monte sono imperscrutabili e comunque il rapporto rimane limitato ad alcuni aspetti dell’ambiente carcerario con totale rimozione di questione alle quali dovrebbe essere allargato; vediamo cosa il rapporto contiene questa volta, precisando che lo aspettavamo con vivo interesse per constatare cosa la Ausl avrebbe fatto nel caso avesse riscontrato condizioni simili a quelle constatate col rapporto precedente; per essere chiari : è ammissibile che un rapporto di una istituizone pubblica dica meno di un rapporto
di Antigone ? Antigone, ben meritoriamente, indaga per esempio il tema enorme dell’uso degli psicofarmaci e riporta i dati sulle condotte autolesioniste : una Ausl può non farlo ? Assurdo; certo questo tema è la punta dell’iceberg e i problemi derivano dai “paletti” che i burocrati che gestiscono le assll italiane hanno inventato per opportunismo politico.

la struttura carceraria di Bologna è sovraffollata e siamo ben oltre il sovraffollamento medio constatato a livello nazionale; in sostanza quasi dappertutto il tasso di affollamento è del 200%, vedremo in dettaglio;

come la Ausl , stante questa constatazione, possa parlare di “condizioni igienico sanitarie sufficienti” , deve essere attribuito ad un abile trucco ipnotico nel quale però non tutti cascano; IN VERITA’ UNA QUALUNQUE STRUTTURA RICETTIVA VISITATA DA ORGANI ISPETTIVI E TROVATA NELLE CONDIZIONI DELLA DOZZA SAREBBE IMMEDIATAMENTE CHIUSA

vediamo in dettaglio i problemi fotografati o, per meglio dire, “contemplati”:

  • Gli “ospiti” di sesso maschile sono 777 rispetto una capienza ottimale (dichiarata dal carcere) di 483 persone; occorre però osservare che esistono diversi spazi inagibili, vedremo comunque settore per settore; negli anni passati le presenze sono state anche molto superiori, sempre nella indifferenza dei “decisori politici”; ricordiamo quel ministro che vagheggiò (aveva assunto sostanze ad azione psicodislettica ?) “carceri galleggianti con vista mare per detenuti buoni” ; le proposte del signor Nordio non sono meno “fantasiose”
  • Le donne sono 84 per una capienza di 40; 6 sono in condizioni di “semilibertà”
  • C’è anche una settore “pediatrico” ne carcere di Bologna con un bambino !ma ci sarebbe anche posto per un altro !!! ancora i decisori politici non si muovono per evitare la carcerazione di minori !

SETTORE PENALE

50 POSTI E 99 OSPITI dunque affollamento 200%

Gli arredi e le attrezzature sono vetusti e in scarso grado di conservazione

superficie illuminante/ventilante; è garantito lo standard 1/10 ; nulla dice il rapporto sulla vexata quaestio della sovrapposizione alle sbarre di
ulteriori reti con la risibile “motivazione” di evitare il lancio dei rifiuti ( questione che avrebbe una facile alternativa…

la temperatura invernale (il sopralluogo è stato fatto a maggio!) sarebbe garantita tra 18 e 20 °C

Non è garantito il benessere termico estivo neppure in caso di bisogno per persona disabile

Sono consentiti i fornellini cosiddetti da campeggio ( vedi osservazioni finali)

Vengono descritte le fasce orarie di socialità
Viene rispettato, secondo la Ausl, il divieto di fumo (in verità la questione da approfondire al penale , comunque è una situazione diversa del giudiziario)
Esiste una procedura di sicurezza per la gestione dei “taglienti” (lamette da barba) ma non esiste un contratto con una azienda per lo smaltimento come rifiuto speciale: prendiamo atto senza nessuna prescrizione vincolante né sanzione ?
Non c’è una zona coperta nel campo sportivo
Attività lavorative: c’è un laboratorio di sartoria (numero di occupati non dichiarato) e una attività di assemblaggio parti meccaniche che impegna 15 persone; dunque una buona iniziativa in corso salvo che la percentuale complessiva degli occupati è irrisoria, fatto molto grave se si considera che le attività lavorative sono uno dei modi più efficaci per contrastare il degrado del sistema penitenziario e per ridurre le recidive; esistono in Italia esperienze controcorrente ma dove esistono non sono gestite dalle istituzioni ma dal volontariato
A p.12 il rapporto constata la presenza di numerose blatte in tutto il pian terreno ; NB: NON E’ DATO DI SAPERE SE LA REGIONE ABBIA RITENUTO LE CARCERI LUOGO IN CUI EFFETTUARE GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLA INFEZIONE WEST NILE: lo sapremo col prossimo rapporto semestrale, passata l’estate?
Vengono effettuati controlli di potabilità dell’acqua ; abbiamo chiesto i riscontri , quindi al momento non sappiamo cosa risulti per amianto e organoalogenati ; tuttavia la previsione di un impianto di addolcimento fa pensare ad una acqua dura che è evidentemente controindicata per una popolazione che ha un regime di vita quotidiano diciamo “sedentario” per usare un termine eufemistico; si poteva intervenire 30 anni prima?
I controlli per la legionella vengono fatti ma devono essere migliorati in quanto sono stati riscontrati picchi anomali di legionelle; se in qualche mcarcere italiano il rischio legionella viene monitorato nulla sappiamo , anche se possiamo fare previsioni, su cosa accada nei CCPPRR e non lo sapremo mai fino a quando il ceto politico non si renderà conto della insostenibilità , anche dal punto di vista costituzionale, della esclusione deimCCPPRR dai rapporti semestrali Ausl; non che questi sarebbero risolutivi visto che i CCPPRR devono essere semplicemente aboliti, ma intanto…
Presso la INFERMERIA : un locale di pernottamento multiplo al momento non utilizzato per motivi di sicurezza (non specificati)
Nel settore “nuovi giunti “non utilizzato ???
Non è minimamente garantita la posizione di isolamento
Nell’area di isolamento sanitario vi sono due camere per una persona con 2 o 3 ospiti !
Nei pressi della stessa ABBONDANTI DEIEZIONI DI PICCIONI

SEZIONE FEMMINILE
Nella sezione femminile l’altezza dei locali è di 2.80 m.; essendo di 2.70 nelle sezioni maschili occorrerebbe comprendere la ratio della progettazion edilizia ; motivo in più per abbattere il carcere della Dozza e ricostruire una struttura ex-novo , ovviamente in un posto diverso dall’attuale e ispirandosi alle tipologie edilizia di alcuni istituti nord-europei ;
il rapporto riferisce la esistenza di due celle per “donne con bambino”: in verità ove la privazione della libertà della donna con figlio piccolo fosse davvero giuridicamente inevitabile questa deve essere gestita fuori dal circuito carcerario (Icam o casa famiglia); abbiamo già fatto propostenlogistiche ma sono rimaste inascoltate

nella sezione femminile il sovraffollamento è oltre il 200%

il rapporto segnala la presenza di due ospiti con evidenti problemi di natura igienico-sanitaria manca la stanza per esigenze di isolamento infettivo : “ci si arrangia” al bisogno, come nelle sezioni maschili nel bagno manca il bidet !

umidità e muffa nelle camere di pernottamento comunque dotate di doccia

una cella ancora chiusa dopo un suicidio : sorprendente che la parola “suicidio” compaia in un rapporto semestrale solo per questa tragica evenienza

il divieto di fumo non viene rispettato ! Sanzioni ? Rimedi ? NIENTE ; SI FUMA IN UNA SALA PROMISCUA ; ANCORA UNA VOLTA LA AUSL SORVOLA SULLA LEGGE 3/2003 d’altra parte Nordio docet…

le lamette usate vanno nella raccolta indifferenziata dei rifiuti

esiste un laboratorio di sartoria , produzione borse, bigiotteria
installati distributori di H2O : buona grazia: con le attuali ondate di caldo siamo al “superminimo£

Reparto giudiziario maschile 1°, 2° ,3° piano

L’affollamento è quasi ovunque al 200% ; capienza ottimale 100/ospiti 177; capienza ottimale 100/ospiti 187; capienza ottimale 100/ospiti 191
Arredi vetusti e in scarso grado di conservazione; h soffitti m.2.7
Non ci sono camere dedicate all’isolamento infettivi
Non c’è il bidet nei bagni delle celle , c’è il lavapiedi
Orari di socialità differenziati tra i diversi bracci
Mobili, sanitari e rubinetti usurati e in alcuni casi lesionati
NONSI RISPETTA IL DIVIETO DI FUMO sia da parte dei detenuti che da parte del personale che lavora; si cerca di mettere insieme i detenuti secondo
il criterio fumatori/non fumatori ; salette socialità separate? Confermato il dubbio che la Ausl abbia una idea molto soggettiva della legge 3/2003, d’altra parte , dito nella piaga, Nordio docet
Muffe diffuse nelle docce comuni; non problemi di questo tipo invece nel primo piano BCD in cui ci sono docce in ogni bagno
In ogni braccio ci sono dispenser di acqua fresca; anche qui: buona grazia
C’è una presa elettrica che consentirebbe un cambiamento nella gestione della alte temperature e consentirebbe di evitare l’uso delle bombolette di gas .

Cucine sezione maschile
15 lavoranti addetti; privi di attestati di formazione ai sensi della legge regionale 11/2003 ? Da approfondire rimedi e provvedimenti
Caduta di intonaci, cappa non ben funzionante , pela patate e frullatore non funzionanti
Locali del deposito non presentano superfici facilmente sanificabili

Cucine sezione femminile

Tre persone addette ai lavori
Cappa non funzionante (anche qui) , teglie usurate, reticelle anti-insetto non integre

Conclusioni della Ausl

  • A questa edizione del rapporto semestrale è associata una sorta di “pagella a punti” che comunque con un voto finale si direbbe,
    scolasticamente parlando, quasi di “sufficienza” : UNA POSIZIONE CHE RITENIAMO POLITICAMENTE GRAVEMENTE OPPORTUNISTICA
  • Viene reiterata la proposta di intervenire per garantire un microclima accettabile e contestualmente mettere fuori uso le bombolette di
    gas
  • Le altre proposte della Ausl si deducono da quanto descritto e relazionato
  • Si capisce molto poco su cosa proponga la Ausl circa la esposizione a fumo passivo che, co
  • me è noto, è un rischio cancerogeno che anche nelle carceri ha mietuto molte vittime
  • NULLA DICE LA AUSL SULLA ASSENZA DI REFETTORI : UNA DOTAZIONE RITENUTA INDSPENSABILE , PER RAGIONI IGIENISTICHE E
    PSICOLOGICHE, DALLA CARTA DEI DIRITTI ELABORATA DALL’ONU NEL 1965
  • NULLA DICE LA AUSL SULLE CAMERE DI DETENZIONE DELLA QUESTURA : COME NULLA HA MEI DETTE DELLA REMS, QUANDO QUELLA DI
    BOLOGNA ERA APERTA, COME NIENTE HA MAI DETTO DEL CIE/CPT DI INFAUSTA MEMORIA ; eppure la ratio delle visite è quella di visitare i luoghi in cui vi sono persone trattenute contro la loro volontà; se i giovani ecologisti trattenuti in questura dopo la manifestazioni contro il G7, occorreva “dare una occhiata “ a quei locali i cui servizi igienici non sembrano ricordare “ il fulgore dei cessi tedeschi” per citare una poesia di Brun Cirino

Conclusioni “nostre”

Questo rapporto semestrale Ausl introduce alcune novità (come abbiamo detto : una sorta di pagellina finale) ma si colloca nel filone precedentemente seguito anzi con nuove lacune ; per esempio mancano i dati sulle tossicodipendenze, sulla incidenza e prevalenza di epatiti ed altre patologie che nei rapporti precedenti venivano segnalati; dunque anche questo ultimo rapporto è impostato alla vecchia maniera ottocentesca cioè con una attenzione solo ad alcuni aspetti igienistici quando invece (lo ripetiamo ogni 6 mesi quantomeno dal 2004) occorre un approccio sistemico al tema della salute psicofisica dei detenuti e della salute dell’intero pianeta carcere compreso evidentemente il tema della salute dei
“detenenti” come qualcuno ha definito gli agenti penitenziari. Questo ultimo rapporto conferma che il carcere di Bologna è da demolire; abbiamo inviato un documento sul tema al sindaco di Bologna ; nessuna risposta;
abbiamo inviato un esposto alla procura della repubblica sull’ultimo “suicidio” : nessuna risposta
abbiamo proposto una istruttoria pubblica sul carcere di Bologna : nessuna risposta
Questo rapporto semestrale è stato inviato dalla Ausl a numerosi enti e soggetti istituzionali e non ; è stato inviato anche al Tribunale di sorveglianza; chiunque ha taciuto e non ha adottato i provvedimenti necessari sta avallando una condizione disumana, illegale e anticostituzionale; foriera di nuovi lutti e di nuove tragedie di cui sarà considerato corresponsabile ; ma soprattutto è corresponsabile quella parte del ceto politico che “fa finta di niente” o fa proposte “ipnotiche” ma anche sbagliate , come le ultime del governo in carica.
Noi facciamo in sintesi una proposta molto semplice e chiara per tutti “gli uomini e le donne di buona volontà”: garantire alle persone private della libertà la stessa speranza di vita e di salute che si cerca , in una società democratica, di garantire a tutti .
Per fare questo un primo semplicissimo passo: le indicazione della Ausl , a partire da linee guida igienistico-sanitarie contenenti anche indicazione per il benessere psicologico, SIANO NON SUGGERIMENTI O MERI CONSIGLI,MA SIANO VINCOLANTI evitando la frustrazione di dover constatare, di sei mesi in sei mesi, che anche su interventi ragionevoli, minimali e obbligatori, NON SI E’ FATTO NULLA E NESSUNA CONDOTTA OMISSIVA VIENE SANZIONATA
Questa condizione non solo è grave per gli aspetti propriamente fisico-ambientali dei rischi ma è forse ancora più grave dal punto di vista psicosociale in quanto determinano tra i reclusi uno stato di DISSONANZA COGNITIVA: sei carcerato per non aver rispettato le regole da uno stato che in prima persona non le rispetta ; IL PRIMO TESTIMONIAL E’ IL MINISTRO NORDIO CHE E’ RIUSCITO AD ADIRARE ANCHE I SINDACATI DI POLIZIA
Per questo abbiamo considerato e atteso questo primo rapporto 2024 come una cartina di tornasole : i “consigli” contenuti nel precedente rapporto anche su questioni fondamentali come la temperatura estiva e l’evitamento delle bombolette (il secondo strumento suicidario dopo la impiccagione) SONO RIMASTI LETTERA MORTA !
Condizioni di vita bestiali come quelle delle carceri italiane esasperano, incitano alla protesta , proteste che non nascono dalla “cattiveria” dei detenuti ma dal fatto che essi subiscono tutti i giorni “trattamenti disumani e degradanti “ contrari ai principi sanciti dalla Costituzione repubblicana.
Basta !

Vito Totire, medico psichiatra, portavoce Rete per la ecologia sociale ( circolo “Chico” Mendes, centro Lorusso, Antropologiainmovimento) via Polese
30 40122 Bologna
14.8.2024

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