A GALLARATE (VA) RESISTE IL PRESIDIO PER LA SALVAGUARDIA DEL BOSCO

Gallarate (VA) il presidio permanente contro l’abbattimento del bosco di via Curtatone resiste alle incursioni delle forze del dis-ordine e se queste forze lo permetteranno, si incontrerà oggi 31 agosto con gli abitanti dei quartieri popolari di Cascinetta e Caiello e con altri attivisti in un momento di socialità per condividere le giuste e buone ragioni di questa lotta che dura da più di tre settimane.

IL Presidio è intergenerazionale, partecipato da ragazze e ragazzi del Gruppo TANUKI, che hanno costruito piattaforme e punti di forza integrati nel bosco – che abitano giorno e notte – mentre fuori, sotto il gazebo, lo storico drappello di boomer del COMITATO SALVIAMO GLI ALBERI DI GALLARATE raccoglie firme – ad oggi più di 6000 – di solidarietà alla lotta e spiega perché si sta bloccando il taglio del bosco.

Il Comitato, contrario al progetto in toto che prevede l’abbattimento del bosco per costruire una nuova scuola materna e primaria incuneata fra autostrada e ferrovia in sostituzione delle quattro già esistenti nei due quartieri, aveva formulato come proposta di discussione una piattaforma in nove punti.

Il primo punto, irrinunciabile, è LA SOSPENSIONE DEL TAGLIO DELLE PIANTE FINO AL 15 OTTOBRE, come da regolamento forestale, recepito anche dal Regolamento del Verde del Comune, nel rispetto del ciclo vitale di flora e avifauna (ricci, tassi, scoiattoli, leprotti, picchio rosso)

L’ Amministrazione comunale non ha avuto nessuna volontà di dialogo e confronto.

Ha ricevuto il Comitato una sola volta su pressione della Prefettura.

Ha rifiutato di convocare un tavolo di esperti per capire insieme come gestire la biodiversità di fauna e flora che in 70 anni e più ha creato vita nei 20mila ettari di bosco.

Vale la pena ricordare che molte delle piante presenti sono state piantumate negli anni 60 del secolo scorso dalle scolaresche dei due quartieri durante la rituale “festa dell’albero” con la partecipazione dei sindaci.

L’amministrazione del Sindaco Cassani (lega-forza Italia e fratelli d’Italia) ha scelto di gestire questa protesta pacifica alla distruzione del bosco solo come un problema di ordine pubblico inasprendo notevolmente il rapporto col Presidio.

L’intervento delle forze dell’ordine – DIGOS-PM-PS – di martedì 27/08 e venerdì 30/08 ha portato alla

distruzione di parte del materiale a difesa delle piattaforme costruite sugli alberi, sequestro di corde e

funi di sicurezza, vestiti scarpe oggetti personali e cibo dei ragazzi e ragazze che presiedono in permanenza sulle piattaforme. Arresto di una compagna, rilasciata il giorno dopo, ma che andrà a processo, cinque daspo con divieto per quattro anni di entrare a Gallarate e cinque provvedimenti di allontanamento dall’area identificazione, con richiesta di documenti, di tutti i presenti intorno al presidio.

La resistenza sugli alberi del gruppo TANUKI ha stabilito un efficace rapporto di forza che ha permesso alle altre componenti del Presidio di portare avanti questa lotta anche su un piano legale con diffide, determine e denunce – anche alla ditta TAGLIAFERRI incaricata del taglio-bosco – che avranno il loro corso.

Nel frattempo, questa resistenza in un quartiere popolare di Gallarate ha ricevuto la solidarietà da molte realtà e professionalità che hanno condiviso le stesse ragioni e portato aiuto con i loro corpi al Presidio, a partire da alcuni compagni venuti da Firenze e Bologna, fino al dott. Zanzi agronomo varesino noto e stimato che collabora da sempre con il Comitato, ed il dott. Vacchetta, veterinario e fondatore del “Centro di Recupero Ricci”, e svariate altre associazioni.

Immancabile il red carpet dei partiti istituzionali che si è aggiunto in questi ultimi giorni.

Ben sappiamo e non dimentichiamo che questo insensato progetto di nuovo polo scolastico finanziato con 18 milioni del PNRR è stato approvato in Consiglio anche dalle opposizioni, con un PD in prima fila che mai in tutti questi giorni di lotta ha preso posizione, ed è arrivato ultimo, superato perfino da Forza Italia, che ha tentato una mediazione col Sindaco sul punto irrinunciabile di posticipare il taglio dopo il 15 0ttobre.

Risultato: intervento massiccio e attacco repressivo delle forze dell’ordine governative.

Luisa ColomboSegreteria provinciale Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea Varese

31/8/2024 https://rifondazionelombardia.com/

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