In piazza la prima manifestazione contro Renzi: «Rottamiamo Renzi e i Trattati dell’Unione europea». Il segre­ta­rio di Rifon­da­zione Comu­ni­sta Paolo Fer­rero: “Renzi sta facendo un enorme tea­tro privo di qual­siasi con­te­nuto – ha detto — ha otte­nuto un accordo con Junc­ker peg­giore di quello con­cesso qua­trro mesi fa: non ha otte­nuto nulla, lasciando fiscal com­pact e fles­si­bi­lità sostan­zial­mente immutate”.

Renzi lancia il semestre europeo? A Roma parte il «con­tro­se­me­stre popo­lare» con una mani­fe­sta­zione di 10mila per­sone che hanno sfi­lato ieri (28 giugno 2014) da piazza della Repub­blica fino a piazza Santi Apo­stoli.

Hanno partecipato, tra gli altri, l’Unione sin­da­cale di base (Usb), Rifon­da­zione Comu­ni­sta, il movi­mento per l’acqua pub­blica, la rete dei comu­ni­sti, Ross@ e la mino­ranza Cgil «Il sin­da­cato è un’altra cosa». Il cor­teo è stato «il primo tas­sello di sei mesi di con­te­sta­zioni». Una mani­fe­sta­zione con­tro l’Unione Euro­pea intesa come un «super-stato in for­ma­zione con metodi dispotico-oligarchici», distinta dall’Europa come insieme di «popoli e spa­zio geografico-culturale comune». Una dif­fe­renza riba­dita nel cor­teo aperto da espo­nenti della caro­vana dei migranti e dei rifu­giati pro­ve­nienti da Bruxelles.

La promessa è di vigilare, tenere sotto pressione e fare proposte alternative per tutta la durata del semestre europeo italiano. In testa alla manifestazione un grosso striscione, esposto da alcuni giovani immigrati africani, con su scritto «Rottamiamo Renzi e i Trattati dell’Unione europea» e accanto l’immagine del gufo che richiama simbolicamente l’affermazione più volte utilizzata dal premier nella campagna elettorale per le europee («prima c’erano falchi e colombe, ora gufi e sciacalli»).

E proprio Matteo Renzi è stato simbolicamente portato in corteo, assieme al ministro per le Riforme Marianna Madia, con due manichini vestiti da «apprendisti stregoni» con finte banconote da 80 euro attaccate al mantello nero. In piazza dai lavoratori dell’Ilva ai movimenti per la casa e per l’acqua bene comune, dai vigili del fuoco ai sostenitori delle cause della Palestina e dell’Ucraina. «Siamo ottomila», hanno detto gli organizzatori nel corso della manifestazione. Tra i numerosi striscioni anche uno dedicato al Pontefice: «Siamo con Francesco ma noi il paradiso lo vogliamo sulla terra».

Durante il tragitto un gruppo è salito sulla terrazza della Scalinata dei Borgia che affaccia su via Cavour, ha srotolato alcuni striscioni e acceso fumogeni. «No UE», recitava uno degli striscioni. Lungo il corteo anche bandiere No-Tav. Anche il leader di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ha partecipato alla manifestazione di oggi. «Renzi sta mettendo in piedi un enorme teatro privo di contenuti – ha detto Ferrero – perché ha accettato i Trattati europei, ha chiesto la flessibilità ma non ha ottenuto nulla. È più cattivo di Berlusconi, con la Merkel stanno facendo il gioco delle parti».

Qualche attimo di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine c’è stato poco prima della conclusione della manifestazione quando una delegazione, all’arrivo in piazza Santi Apostoli, voleva raggiungere la sede italiana della Commissione europea di via IV Novembre, già imbrattata nei giorni scorsi. Ad impedirglielo un cordone di agenti in tenuta antisommossa e alcuni blindati. «Vergogna, vergogna», hanno urlato alcuni manifestanti che poco dopo indietreggiando hanno acceso diversi fumogeni. In piazza anche i migranti e i rifugiati della Carovana della dignità di ritorno da Bruxelles dove, spiegano gli organizzatori, hanno consegnato le loro istanze.

L’Usb, presente con tante e tanti lavoratori, ha dichiarato: “Oggi 10.000 manifestanti hanno percorso le strade di Roma nella prima iniziativa del Controsemestre popolare che così saluta il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea. Ma questa è stata anche la prima manifestazione contro il governo Renzi e le sue politiche antipopolari e di austerità. Usb c’era ed ha contribuito in modo evidente e sostanziale alla riuscita del corteo che e partito da piazza della Repubblica ed è terminato a piazza Santi Apostoli a pochi metri dagli uffici dell’Unione europea. È stato un segnale forte e chiaro che avvierà una serie di iniziative che si svilupperanno nei prossimi mesi”.

“Era dif­fi­cile mani­fe­stare, oltre tutto per chi va con­tro l’onda ren­ziana che tra­volge tutto c’è la cen­sura — ha dichiarato Gior­gio Cre­ma­schi — Da oggi con­tro il governo Renzi e il tra­sfe­ri­mento in Ita­lia del governo della signora Mer­kel, comin­cia un’opposizione con­ti­nua che andrà avanti per tutto il seme­stre. Con lotte e mobi­li­ta­zioni con­te­ste­remo alla radice il falso ideo­lo­gico che si sta costruendo ai danni dei lavo­ra­tori ita­liani, la seconda cavia d’Europa dopo la Grecia”.

“E’ chiaro che avreb­bero dovuto par­te­ci­pare tutti quelli che sono con­tro Renzi – ha aggiunto Cre­ma­schi in una dichia­ra­zione al quo­ti­diano online “Con­tro la crisi” — E che non ci sono. Que­sto vuol dire che dob­biamo pren­dere il toro per le corna e affron­tare le dif­fe­renze che pure ci sono, chiu­dendo con l’eccessiva con­cor­ren­zia­lità nella sini­stra anta­go­ni­sta e che non ci pos­siamo permettere”.

Presente anche il segre­ta­rio di Rifon­da­zione Comu­ni­sta Paolo Fer­rero: “Renzi sta facendo un enorme tea­tro privo di qual­siasi con­te­nuto – ha detto — ha otte­nuto un accordo con Junc­ker peg­giore di quello con­cesso qua­trro mesi fa: non ha otte­nuto nulla, lasciando fiscal com­pact e fles­si­bi­lità sostan­zial­mente immutate”.

29/6/2014 www.controlacrisi.org

 

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