Con Luca Fiorini, lavoratore sindacalista licenziato per motivi politici
PERCHE’ NOI DI “DIARIO PREVENZIONE” STIAMO CON LUCA FIORINI
Stiamo vivendo un’epoca di rottura o , usando un termine diffuso, di disrupting dei diritti costituzionali in nome di un pragmatismo ottuso che pone l’efficienza, gli interessi e il comando dell’impresa come unico valore di riferimento per l’agire quotidiano.Tutto il mondo circostante deve essere al servizio e piegarsi alle esigenze dell’impresa.
Un nuovo dogmatismo autoritario è alla base di questa ideologia che sta avvelenando le relazioni tra lavoratori e impresa: tutto ciò che fa bene all’impresa coincide con il bene comune.
I diritti dei lavoratori alla dignità sul lavoro rappresenterebbero , secondo questa ideologia, un ostacolo al pieno dispiegarsi degli obiettivi dell’impresa e quindi vanno ridimensionati se non annullati. Questa ideologia neo autoritaria si manifesta in modo clamoroso nei comportamenti spregiudicati dei manager che ne sono portatori. Innumerevoli sono gli episodi di licenziamenti mascherati nella fattispecie del licenziamento per ragioni economiche per eliminare i lavoratori che hanno sollevato obiezioni sulla qualità della gestione delle relazioni con i lavoratori nell’azienda.
Il caso recente più clamoroso riguarda il licenziamento di un delegato della Rsu del Petrolchimico di Ferrara, Luca Fiorini, con il pretesto di un banale alterco nel corso di una trattativa. Tante volte chi scrive è stato testimone in corso di trattative sindacali di reazioni verbali sopra le righe ( da entrambe le parti ) che venivano archiviate con una pausa caffè .
Una multinazionale che ha avuto moltissimo dai lavoratori, dalle istituzioni elettive che governano quel territorio per risanare e rimettere in piedi gli stabilimenti, ora si pone come una potenza coloniale che , con questo licenziamento, manda il segnale a tutti i soggetti sociali e istituzionali:il sistema di relazioni è cambiato. Il messaggio che pare provenire da questo episodio suona più o meno così :
” D’ora innanzi si cambia registro, noi abbiamo il potere di decidere sia all’interno dell’azienda sia nel territorio senza che ci vengano frapposti ostacoli. Chiunque cerchi di rappresentare un altro punto di vista o altri interessi sia pure legittimi è fuori.”
La fitta trama di relazioni tra lavoratori, sindacato e pubbliche istituzioni con l’azienda che hanno consentito negli anni una governance dei problemi complessi, ambientali, d’innovazione industriale e occupazionali appare come polverizzata da questo atto. Il comportamento di questi manager non va letto come un ritorno al passato ma come una strategia tesa a ridisegnare le relazioni complessive tra l’azienda, i lavoratori e le istituzioni locali per redifinire i rapporti di potere e di forza sia nell’azienda sia nel territorio. Comune di Ferrara, Regione sono state avvisate: non ci saranno più mediazioni praticabili.
Per questi motivi bisogna essere più che mai con Luca Fiorini, perché venga revocato il licenziamento e vi sia un pieno rispetto dei rappresentanti che i lavoratori si sono liberamente scelti.
Gino Rubini
editor di diario prevenzione
8/1/2016 www.diario-prevenzione.it
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Ultimo aggiornamento ( venerdì 08 gennaio 2016 ) |
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